Al servizio del territorio

Il nuovo impianto di Mira-Venezia realizzato dal Gruppo Ladurner per il trattamento di terreni di bonifica e stradali, è autorizzato a trattare fino a 100.000 tonnellate di materiali l'anno e conta
di operare nel raggio di 300 km nel Nord-Est

È operativo il nuovo impianto di Ladurner da 100.000 tonnellate annue per il trattamento e il recupero di rifiuti da spazzamento stradale e rifiuti speciali non pericolosi (terreni da bonifica e rifiuti inerti) autorizzato dalla Città Metropolitana di Venezia nel comune di Mira. I lavori di revamping e costruzione si sono conclusi a luglio 2022, dopo le prove in bianco per la verifica delle funzionalità dei diversi macchinari, l'impianto è stato avviato nel settembre 2022 ed opera ora a pieno regime. L'infrastruttura recupera, in modo virtuoso, pressoché interamente l'area dismessa di un vecchio impianto di compostaggio.

L'impianto
Si tratta di un impianto, realizzato da Ladurner Enviro, la società di engineering del Gruppo Ladurner Ambiente, per conto della consorella Ladurner Remedia, società della Divisione Bonifiche del gruppo industriale altoatesino (che ne curerà la gestione operativa e commerciale). Con una favorevole posizione logistica adiacente alla strada statale Romea, è autorizzato al recupero di rifiuti di matrice inorganica, finalizzato alla produzione di materiale End of Waste, che cessa quindi la qualifica di rifiuto e più precisamente:
A. aggregati non legati e aggregati migliorati a calce e cemento per rilevati e sottofondi stradali conformi alle norme UNI 13242 e UNI 14227;
B. aggregati non legati per calcestruzzo conformi alle norme UNI 12620;
C. aggregati per miscele bituminose conformi alle norme UNI 13043.
L'impianto di Mira sarà anche oggetto di efficientamento energetico grazie alla realizzazione di un impianto fotovoltaico da circa 700 kW per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili anche destinata all'autoconsumo per le diverse fasi di trattamento che richiedono apporto di energia.

Le tecnologie
L'impianto di Mira di Ladurner Remedia è autorizzato a trattare fino a 100.000 tonnellate di materiali l'anno, anche se, tecnicamente, la capacità di trattamento dell'impianto è nettamente superiore. Cuore del sito di Mira è il nuovo impianto di Soil Washing che mediante una innovativa e variabile combinazione di varie sezioni di trattamento (log washer, celle di attrizione, jig pulsator, vagli e cicloni, ecc.) permette la gestione sia dei terreni contaminati che delle terre di spazzamento con capacità di ca. 20 - 25 t/h per le terre di spazzamento, la cui composizione merceologica è strettamente variabile a seconda dell'ambito territoriale nel quale vengono effettuati i servizi di pulizia e raccolta: in particolare nel periodo autunnale-invernale il materiale raccolto dalle spazzatrici stradali risulta particolarmente ricco di fogliame e terra, e fino a oltre 80 t/h per i terreni contaminati.

Una potente unità di trattamento chimico-fisico permette di mantenere le acque di processo in circolo chiuso riducendo al massimo il consumo di acqua ed evitando scarichi di acque reflue.
I contaminanti organici vengono trattati nella sezione biopile, mentre certi tipi di materiali con contaminazioni prevalentemente inorganiche saranno sottoposti a lavorazioni meccaniche quali inertizzazione/stabilizzazione, vagliatura, ecc.

Posizione e logistica
Il sito in cui sorge l'impianto, nel comune di Mira in provincia di Venezia, si trova in un'area e in una posizione geografica strategica favorevole, in quanto nel centro del quadrante Nord-Est del territorio italiano.

Facilmente accessibile dalla strada statale SS 309 Romea, nella frazione di Gambarare di Mira, a soli 5 chilometri dall'area industriale di Venezia-Marghera, è capace di intercettare favorevolmente dal punto di vista logistico i flussi di materiali da trattare provenienti innanzitutto dalla vicina zona industriale e dai vicini porto e canali, ma anche dalle zone adriatiche fino a Ravenna, all'ovest e fino a Trieste, all'est. Oltre, naturalmente, alle aree del Veneto nordorientale, come il Trevigiano e alla direttrice dell'autostrada A4 da ovest. In linea di massima si stima un raggio d'azione dell'impianto di ca. 300 km per i terreni contaminati e ca. 200 km per le terre di spazzamento. Un raggio d'azione non poco rilevante considerando che in Italia gli impianti di trattamento di rifiuti da spazzamento stradale sono circa 17, di cui 12 al Nord.

I bisogni del mercato
Nel raggio d'azione dell'impianto si trovano importanti siti d'interesse nazionale (SIN):
• Porto Marghera - a pochi chilometri dall'impianto di Mira, il sito si estende per una superficie di circa 1618 ha, caratterizzata dalla presenza di diverse famiglie di contaminanti, tra cui principalmente metalli e idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
• Torviscosa - sito con superficie composta da una parte a terra di circa 4.500 ha caratterizzata da fenomeni di inquinamento causati dalla presenza di discariche non controllate di rifiuti industriali, quali ad esempio peci tolueniche e benzoiche, fanghi mercuriali, ceneri di caldaia e ceneri di pirite.
• Trieste - sito ubicato a sud est della città che comprende un'area di circa 1700 ha caratterizzata da criticità ambientali dovute alla contaminazione dei suoli e della falda da metalli, idrocarburi e composti cancerogeni.
• Polo chimico di Mantova - territorio di circa 1027 ha di cui fanno parte aree pubbliche quali i Laghi di Mezzo ed Inferiore, la riserva naturale della Vallazza, alcuni tratti del fiume Mincio con le relative sponde, ed aree private quali l'area del Polo Industriale, caratterizzate da inquinamento dei suoli da metalli, BTEXS, idrocarburi leggeri e pesanti e diossine.
• Brescia - sito esteso per 262 ha di suolo caratterizzato da contaminazione da policlorobifenili (PCB), diossine e furani (PCDD/PCDF), metalli, IPA, composti clorurati cancerogeni, clorobenzeni e fitofarmaci.

A questi si aggiungono gli innumerevoli siti industriali abbandonati (brownfields), punti vendita carburanti, e siti produttivi caratterizzati da contaminazioni del sottosuolo. Considerando che la destinazione discarica per terreni contaminati andrà sempre più a ridursi, mentre il quantitativo di terreni contaminati sul mercato è destinato ad aumentare nel medio-lungo termine (soprattutto nel momento in cui nei SIN partiranno interventi di riqualificazione e costruzione edilizia con interventi di sbancamento), si ritiene che la potenzialità dell'impianto sarà facilmente sfruttata.

La strategia
L'asset di Mira-Venezia si inserisce nei programmi di espansione del Gruppo Ladurner Ambiente nei territori strategicamente più interessanti per la presenza di aree di produzione di rifiuti speciali non pericolosi (terre da bonifica e spazzamento stradale) e nell'ambito del piano che prevede lo sviluppo di iniziative per la creazione di una pipeline di progetti in project financing mirati al recupero di materia da quelle filiere il cui bisogno di risposta e di soddisfazione è divenuto di grado primario, come i fanghi da depurazione e le terre da bonifica e spazzamento stradale.