Panizzolo: a tutto riciclaggio

Panizzolo Recycling Systems, leader nel campo della macinazione e raffinazione dei rifiuti ferrosi e metallici, raddoppia le novità per il 2019: ampliamento della sede, potenziamento dell'attività di assemblaggio e collaudo, incremento dell'organico specializzato interno e nuovi mulini brevettati. Così l'azienda veneta porta alta la bandiera del Made in Italy

Con la massima greca "Panta rhei", che significa "tutto scorre", si condensa solitamente il pensiero del grande Eraclito, filosofo del divenire. Secondo questo pensatore ogni elemento della realtà è sottoposto alla legge inesorabile del mutamento che, per Panizzolo, si potrebbe tradurre in ristrutturazione e ampliamento. Infatti l'azienda padovana, che vanta più di 150 impianti e macchinari dedicati al recupero e alla valorizzazione dei rifiuti ferrosi e metallici in tutto il mondo, per far fronte al costante incremento registrato nella domanda ha avviato nel 2018 un preciso progetto di riorganizzazione e rinnovamento di molti reparti adeguandoli all'importante mole di lavoro e rendendoli ancora più efficienti, tanto che i proprietari Mauro e Cristina Panizzolo si avviano alla fine di quest'anno allo step successivo, ossia raddoppiare l'area produttiva.
Nei primi mesi del 2019 saranno portati a termine i lavori di ampliamento della sede di via Giacomo Matteotti ad Arzergrande di Padova, con il preciso intento di potenziare l'attività di assemblaggio e collaudo. Di pari passò seguirà l'incremento dell'organico specializzato interno, potenziando sia montaggio e collaudo finale che messa in funzione e supporto post-vendita, così da riuscire ad essere ancora più vicino ai clienti.


Raffinazione Panizzolo: output di ottima qualità con i nuovi mulini brevettati

Le novità non sono finite, anzi, sono appena iniziate. New entry 2018 sono i mulini brevettati, importante innovazione destinata all'impianto di raffinazione, che potranno essere toccati con mano, così come il nuovo Flex 500 Stationary Refine, in occasione di Ecomondo, tradizionale appuntamento fieristico riminese.
Diverse aziende europee hanno già mostrato un grosso interesse presso l'impianto di trattamento nella sede storica. Un impianto è già stato venduto in Europa e molti altri sono già in fase di trattativa avanzata.
Ma perché questo impianto di raffinazione è così speciale?
Il mulino è progettato per il trattamento di particolari frazioni di rifiuti sempre con lo scopo di valorizzare i metalli in essi contenuti, ad iniziare dal rame. A differenza dei convenzionali metodi di trattamento, l'impianto di raffinazione Panizzolo permette il completo recupero dei metalli (rame, alluminio e acciaio inox), reintroducendoli nel mercato come materia prima secondaria.
L'impianto di raffinazione Panizzolo permette il trattamento su pezzature in input più grandi (fino a 30 mm) e con un notevole rapporto di riduzione (pari a 5:1). Adopera solo sistemi meccanici di macinazione con mulini brevettati che fanno sì che il metallo risulti granulato e
l'inerte polverizzato. In questo modo si riesce ad ottenere un output perfetto per la separazione finale tramite le tavole densimetriche.
Alcuni esempi di particolari frazioni di rifiuti trattati dall'impianto di raffinazione Panizzolo allo scopo delle loro valorizzazione, possono essere:
-FLUFF, derivante da impianti di flottazione o dalla macinazione di metalli misti (contenenti rame, alluminio, acciaio, vetro, polvere di cemento, ecc.);
- frazione deferrizzata e non selezionata da impianti di trattamento RAEE (contenti plastiche, componenti con acciaio, cavetteria, ecc.);
- rame deferrizzato (inquinato da acciaio, plastiche, ecc.) proveniente da macinazioni dei motori elettrici;
- ritagli da circuiti stampati delle schede elettroniche (contenenti polveri di vetro e rame).
Nel ciclo di trattamento Panizzolo a far la differenza sono proprio i mulini a martelli serie RAF-M e RAF-F brevettati e progettati grazie alle dirette esperienze dell'azienda così da garantire alta produttività sia in presenza di acciai e inerti usuranti, sia nella macinazione e granulazione dei metalli. Il materiale viene di seguito trasportato alle tavole di separazione densimetrica, permettendo di separare completamente i metalli dagli inerti da discarica, separare e valorizzare il granulo di rame e alluminio, recuperare e separare l'acciaio inox.


Soluzioni Panizzolo: qualità made in Italy

Il made in Italy è da sempre, in tutto il mondo, sinonimo di qualità senza se e senza ma. Panizzolo questo lo sa bene e grazie a un'esperienza trentennale alle spalle, frutto della quotidiana gestione di un impianto di trattamento, nonché della progettazione di elementi brevetti (come la culla intercambiabile dei mulini a martelli), offre impianti e macchinari unici di altissima qualità e completamente Made in Italy.
Le soluzioni di riciclaggio Panizzolo concretizzano il motto "il tempo è denaro" visto che i componenti dell'impianto sono studiati per valorizzare gli spazi del sito produttivo ottimizzando i punti di input e output dei materiali. Le soluzioni di riciclaggio offerte, proprio grazie alla culla brevettata dei mulini a martelli, sono inoltre flessibili nella tipologia di rifiuti da trattare e sono progettate per essere ergonomiche garantendo agli operatori un lavoro in completa sicurezza.
Le carpenterie e le lavorazioni meccaniche sono eseguite da aziende certificate e completamente italiane, mentre il software di gestione e controllo è progettato internamente dalla Panizzolo ed è sviluppato appositamente per l'impianto specifico così da poter effettuare in modo automatico le differenti lavorazioni pur mantenendo la possibilità di regolare in maniera semplice e intuitiva i parametri in tutte le fasi di trattamento con la possibilità di connettersi anche a internet per una gestione e un controllo operabile anche da remoto: aspetto di non poca importanza specie per quanto riguarda l'assistenza.
La progettazione è studiata per eseguire montaggi rapidi, cosicchè nel più breve tempo possibile l'impianto possa lavorare a pieno regime ed essere operativo. Senza dimenticare che prima di essere consegnati al cliente tutti gli impianti vengono pre-assemblati in sede e in sede collaudati.
Essendo progettati per operare a cicli continui, anche le manutenzioni sono semplici ed essenziali e la logica di lavorazione abbatte il consumo di energia elettrica, così da non intaccare la produttività oraria, anche nel caso di trattamento di rifiuti particolarmente usuranti come barattolame e rifiuti misti da RSU, motori elettrici fino a 40 kg, profilo e carter di alluminio, rifiuti da RAEE, metalli misti e molto altro ancora, per arrivare al completo recupero dei metalli, trasformando davvero il rifiuto in materia prima secondaria secondo quelli che sono i dettami dell'economia circolare.
Vediamo nel concreto un esempio di impianto in grado di trattare rifiuti misti da RSU.
La possibilità di recuperare alluminio e ferro contenuti nei rifiuti solidi urbani e in particolare nel barattolame post consumo risulta fortemente impedita dall'alta percentuale di plastica, nylon e inerti usuranti come ad esempio il vetro che rende particolarmente gravosa questa operazione, tanto che fino a qualche anno fa questi rifiuti venivano conferiti direttamente in discarica, cosa non più possibile viste le recenti e stringenti norme in materia, nonché direttive europee, che stanno portando alla graduale chiusura dei centri di raccolta. Più che mai attuale quindi il problema di condurre tale rifiuto ad un completo ed efficace ciclo di recupero.
Una concreta ed efficiente soluzione, la riesce ad offrire l'azienda padovana grazie ai suoi impianti di riciclaggio altamente produttivi.
I mulini a martelli Panizzolo riescono ad eseguire un'eccellente macinazione e ad ottenere in output un proler di alta qualità e densità, la cui valorizzazione avviene tramite un separatore densimetrico ad aria con sistema a zig zag serie ZZ che riesce a liberare definitivamente il metallo anche dai residui più leggeri di inerti.
L'output non magnetico, in uscita dal mulino, viene invece trattato in linea dall'eddy current Panizzolo ECP che rende possibile così il recupero e la pulizia dell'alluminio dall'inerte.
Ma soprattutto, lo stesso impianto in grado di trattare rifiuti misti RSU, grazie alla culla intercambiabile brevettata, può essere velocemente impostato per la lavorazione di altri rifiuti come: barattolame, motori elettrici, metalli misti, RAEE (da R2,R3,R4), profilo di alluminio, carter di alluminio e molto altro ancora.


Panizzolo in vetrina
Forte della più che positiva partecipazione ad IFAT 2018, Panizzolo si avvia verso la conclusione dell'anno con un fitto calendario di eventi cui prenderà parte in Italia e all'estero.
Settembre e Ottobre hanno visto la partecipazione della Panizzolo ad importanti fiere come RMW, Aluminiun e POL ECO, presso cui l'azienda veneta ha potuto mostrare tutte le ultime novità riguardanti gli ormai famosi suoi impianti di riciclaggio che spaziano dal nuovo impianto di raffinazione brevettato (per il completo ciclo di recupero, dei metalli) ai nuovi modelli di mulini stazionari a martelli come il Mega 1500 (450kW, 40 martelli, produttività fino a 16 ton/h).
Panizzolo ha anche partecipato e sponsorizzato la conferenza ASSOFERMET organizzata a Roma presso la sede di confcommercio per celebrare i 70 anni dell'importante associazione nazionale che riunisce imprese che trattano e lavorano ferro, acciaio e metalli.
Ormai una felice consuetudine la partecipazione alla fiera Ecomondo di Rimini (stand 47 Hall A3). Durante questo evento i visitatori potranno vedere in anteprima i nuovi mulini raffinatori brevettati e il nuovo Flex 500 Stationary Refine, mulino progettato per la macinazione e raffinazione dei rifiuti metallici di medio-piccole dimensioni. Equipaggiato con tramoggia di carico specificamente studiata, il Flex 500 presenta un quadro operatore di gestione e controllo, motori elettrici di funzionamento, base di appoggio con ammortizzatori delle vibrazioni prodotte e sistema di convogliamento e trasporto del materiale lavorato per un totale di 5.000 kg di peso, 90 kW di potenza motore, 20 martelli e una produzione oraria fino a 3 t/h.
Il prossimo gennaio invece, a Salisburgo in Austria, Panizzolo non solo sarà presente allo IERC presso lo stand 32, ma il 17 gennaio p.v. presso l'auditorium l'azienda padovana sarà protagonista di un approfondimento riguardante il recupero e la valorizzazione dei metalli contenuti nel rifiuto da fluff.
Sono quindi la capacità di rinnovarsi continuamente unita alla competenza e alla conoscenza diretta dei meccanismi di riciclaggio, a far sì che un'azienda internazionale come Panizzolo possa portare alta la bandiera del Made in Italy, fornendo sempre sistemi innovativi per macinare e raffinare rifiuti metallici di vario genere. Che siano impianti completi con mulini a martelli, trituratori e sistemi di separazione o singole attrezzature, la caratteristica comune dell'intera gamma Panizzolo è la semplicità, la compattezza e l'instancabilità delle macchine in grado di garantire risparmio di energia, risparmio di tempo e denaro, a tutto beneficio della produttività.