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Con la soluzione XSpectra®: meno spreco e riciclo più efficace
Xnext, PMI innovativa italiana, è stata invitata dalla Commissione Europea a far conoscere il suo progetto XSpectra® durante una sessione informativa sugli sprechi alimentari e a mostrare la tecnologia e le sue applicazioni allo stand della Commissione Europea ed EASME.
Il progetto del valore di 3.3 milioni di euro si inquadra nell'ambito del programma Horizon 2020 (SME Strumento fase 2). L'esempio virtuoso di Xnext dimostra concretamente quali siano le opportunità europee di finanziamento per l'economia circolare.
La Commissione Europea ha giudicato disruptive la tecnologia XSpectra® per il suo elevato livello di innovazione e per gli impatti economici e sociali futuri.
Che cosa fa Xspectra® e qual è il suo impatto?
La tecnologia XSpectra® analizza un prodotto in tempo reale mentre scorre sulla linea di produzione e ne decreta la conformità o meno agli standard di qualità richiesti. In particolare, nel settore food è capace di identificare nei cibi corpi estranei ad oggi non altrimenti rilevabili e di valutare il livello di maturazione e la durata di conservazione dei prodotti alimentari.
Le cause di sprechi alimentari possono essere molteplici: la mancanza di tecnologie adeguate per valutare in modo accurato la qualità del cibo è una di queste. Il sistema XSpectra®, con la sua capacità d'identificazione precisa e veloce della composizione dei prodotti, aumenta l'efficienza dei processi produttivi e anche la loro sostenibilità.
"A Ecomondo vengono messi in evidenza il fenomeno degli sprechi alimentari e le possibili soluzioni come la nostra tecnologia XSpectra® - dice Bruno Garavelli CEO e Co-Founder di Xnext. Combattere gli sprechi alimentari è una responsabilità di tutti gli attori della catena alimentare, da chi coltiva i campi ai consumatori, passando per chi produce e distribuisce il cibo".
About XNext
Xnext è una PMI innovativa fondata nel 2014, con sede e laboratori a Milano. Xnext ha l'ambiziosa missione di rendere più sicuri il cibo di tutti i giorni, i farmaci che prendiamo, i viaggi che facciamo in aereo, e non solo. Per ottenere ciò, ha reinventato i sistemi a raggi X che già oggi sono utilizzati sulle linee di produzione, per renderli capaci di identificare in tempo reale contaminanti e corpi estranei di dimensioni ad oggi non rilevabili, come, per esempio, pezzi di guanti di lattice, noccioli o insetti.