Compost e biometano da FORSU: con Cesaro Mac Import si può

Cesaro Mac Import ha realizzato il nuovo impianto ASJA di FoliIgno. Un progetto innovativo per produrre compost di qualità e biometano partendo dalla frazione organica dei rifiuti solidi grazie alle tecnologie Il Girasole, Hitachi Zosen Inova, Doppstadt e Tiger Depack. Così l'azienda veneta trasforma i rifiuti in prodotti


Cesaro Mac Import, forte della sua esperienza nella realizzazione di impianti integrati e nella fornitura dei macchinari necessari, ha ottenuto l'incarico per la realizzazione dell'impianto per la produzione di compost e biometano di Foligno promosso da Asja Ambiente Italia, società privata che progetta, costruisce e gestisce impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Attraverso un Project Financing l'azienda piemontese Asja ha indetto una procedura di selezione alla quale la Cesaro Mac Import ha partecipato e vinto grazie ad un progetto assolutamente innovativo.
L'impianto è stato inaugurato il 31 maggio scorso, dopo 9 mesi di lavorazione ed è dotato di macchinari Hitachi Zosen Inova e Doppstadt che operano nella fase di trattamento del rifiuto, mentre nella fase di pretrattamento è stata inserita una Tiger Depack HS 10 UNIT macchinario brevettato dalla stessa Cesaro Mac Import per la pulizia dei sovvalli, nonché il sistema di biofiltrazione con scrubber di proprietà Cesaro Mac Import.
Come tutti gli impianti realizzati da Cesaro Mac Import, anche questo di Foligno rappresenta una perfetta sinergia con il territorio su cui sorge ed è stato inserito in un ambiente naturale, per certi versi simile a quello in cui si trova l'impianto integrato di Faedo - TN, circondato anch'esso da culture agricole e da un ambiente naturale votato al turismo.
In un territorio del genere un impianto con queste caratteristiche ha una valenza doppia, da un lato quella per cui è nato, cioè risolvere il problema annoso della gestione del rifiuto organico sul territorio in maniera efficiente ed efficace e, dall'altra, un ritorno di visibilità dello stesso come struttura che si integra perfettamente nel territorio circostante tanto da diventarne un elemento di eccellenza.
I territori ad alta vocazione turistica e agricolo/ambientale sono attenti ad integrare sempre di più i due aspetti ossia il rendere un impianto di grandi dimensioni parte integrante di un territorio, accettato e apprezzato dalla popolazione residente e il fare in modo che sia invisibile per la popolazione turistica.
L'impianto è stato autorizzato a trattare 40.000 tonnellate anno di rifiuto organico e 13.500 tonnellate di rifiuto verde. I rifiuti di provenienza locale attraverso il sistema di raccolta differenziata sul territorio vengono conferiti giornalmente all'impianto, rendendo così il territorio di Foligno e dell'Umbria autonomo per quanto riguarda la gestione dei rifiuti organici. I Comuni riusciranno così a ridurre i costi di trasporto ad impianti distanti e garantiranno un'efficiente rimozione del rifiuto organico, elemento di primario interesse per la popolazione locale.
L'impianto è dotato di un sistema integrato che unisce due processi distinti di trattamento del rifiuto: una prima fase di digestione anaerobica con tecnologia a secco e una seconda fase di compostaggio.
L'impianto è composto da diverse aree che rappresentano le diverse fasi del processo, tutte le fasi avvengono all'interno delle strutture con sistemi per il filtraggio delle arie.
La prima area è il pretrattamento: in questa fase il rifiuto, raccolto nell'area di Foligno, viene conferito all'impianto all'interno di una fossa. Qui la criticità della gestione degli odori del rifiuto organico viene abbattuta attraverso un sistema di porte a chiusura ermetica e un sistema forzato di filtraggio delle arie. In questa fase il rifiuto organico e quello verde vengono triturati e vagliati per rimuovere le impurità (principalmente plastiche). In questa area sono stati inseriti macchinari Doppstatd (un trituratore e un Vaglio) e una Tiger Depack HS 10 UNIT. La gestione dell'area di pretrattamento è totalmente automatizzata e controllata da remoto attraverso un sistema software di gestione e controllo. L'inserimento all'interno della fase di pretrattamento della Tiger Depack HS 10 UNIT per il trattamento dei sovvalli consente di abbattere notevolmente i volumi di rifiuto da avviare a discarica e di recuperare la totalità della materia organica ancora presente.
La seconda fase è quella di digestione anaerobiaca in cui il materiale triturato, vagliato e omogeneizzato dalla Tiger Depack viene avviato a due digestori anaerobici ognuno dalla capacità di 20.000 t/a. Il materiale resta all'interno dei digestori circa 21 giorni. Durante il processo anaerobico vengono prodotti circa 6.000.000 Nmc/a di biogas che successivamente verranno trasformati in energia elettrica tramite un motore e in biometano grazie alla stazione di ugrading.
Al termine del processo anaerobico di trattamento del rifiuto organico il digestato in uscita dai digestori viene inserito nel secondo processo aerobico nel quale il materiale viene miscelato con del materiale verde triturato al fine di strutturarlo e permetterne il compostaggio.
Il materiale miscelato composto da digestato, rifiuto verde triturato e sovvalli di ricircolo della fase di compostaggio viene introdotto nelle 8 biocelle Il Girasole (marchio e sistema di proprietà Cesaro Mac Import). Tali celle vengono riempite del materiale miscelato e chiuse per 14 giorni durante i quali il processo di compostaggio avviene in un area a temperatura e umidità controllata grazie alle aie areate e all'innaffiamento.
Al termine del processo di compostaggio il materiale viene estratto dai tunnel e avviato alla fase finale in aia di maturazione.
In questa fase del processo il materiale compostato viene ulteriormente vagliato e posizionato in aie di maturazione e i sovvalli da ricircolo verranno utilizzati nella fase di miscelazione.
Al termine della maturazione che dura all'incirca 45 giorni e dopo le analisi finali, il compost è pronto per essere sparso nei campi come stabilizzante e fertilizzante.
Il ciclo da rifiuto organico a compost di qualità e biometano dura 80 giorni.
I macchinari utilizzati per la produzione del compost successivamente alla fase di digestione anaerobica sono: un miscelatore Doppstadt DM 215 E tramogge Doppstast, Vaglio Doppstadt SM 518 F, 8 biocelle Il Girasole (marchio e sistema di proprietà Cesaro Mac Import), sistema di biofiltrazione con scrubber. Il sistema a otto biocelle "Il Girasole" si basa sul compostaggio di materiale organico all'interno di un ambiente-contenitore chiuso, detto tunnel o biotunnel in cemento armato, in cui viene insuflata aria per favorirne la degradazione. Questo sistema brevettato dalla Cesaro Mac Import ha reso l'azienda il maggiore costruttore di impianti di compostaggio e stabilizzazione in biocelle in Italia.
L'obiettivo finale che distingue tutti gli impianti realizzati dalla Cesaro Mac Import è quello di non avere più un rifiuto ma un prodotto. Il sistema attuato per trattare il rifiuto organico consente, infatti, di ottenere un composto privo di materie plastiche ed elementi che lo farebbero ricadere nella tipologia di rifiuto. Il compost ottenuto dai sistemi integrati Cesaro Mac import è, al contrario, un importante prodotto per l'agricoltura con caratteristiche di fertilizzante e di stabilizzante già in uso in maniera efficace nelle campagne Trentine dove è entrato a far parte delle buone pratiche agricole dei coltivatori trentini sia nella gestione dei vigneti sia nei frutteti.
Il compost ottenuto a Foligno sarà un prodotto di qualità con caratteristiche di grande valore per il comparto agricolo circostante.
Nell'ottica di completare il processo di valorizzazione del rifiuto i due sistemi di digestione anaerobica e compostaggio vengono integrati con il processo di upgrading che consente di trasformare il biogas ottenuto nel processo di digestione anaerobica in biometano cioè un combustibile utilizzabile direttamente per la trazione degli autoveicoli. Tale processo è un tassello fondamentale che consente di chiudere il trattamento ottenendo 2 prodotti fondamentali: il compost e il biomentano.
Quando ci riferiamo ai nuovi impianti di Foligno possiamo dunque parlare di un perfetto esempio di economia circolare che punta a risolvere una problematica importante come la gestione dei rifiuti organici prodotti da un territorio restando all'interno del territorio stesso senza la necessità di costosi trasferimenti.