Non sprecare ma ricreare, anche nel settore metalli

Intervista con Fabrizio Radice, responsabile globale del marketing e delle vendite, nonchè AD della filiale italiana di Tomra Sorting Recycling e Frank van de Winkel, business development manager del settore metalli di Tomra Sorting Recycling

Che si tratti di rifiuti solidi urbani, rifiuti industriali, carta e cartone, plastiche, imballaggi, rifiuti elettronici o di alluminio e veicoli a fine vita, tutti possono essere selezionati dai sistemi di Tomra Sorting Recycling, la divisione riciclaggio di Tomra Sorting Solutions, colosso norvegese specializzato in soluzioni di selezione altamente efficienti nei settori Food, Recycling e Mining, forte di oltre 110 anni di esperienza e 11.300 impianti installati in 80 Paesi. Per quanto riguarda il settore Recycling le unità Tomra installate sono quasi 5.000, numero destinato senz'altro a crescere, visto che il 20% dei dipendenti Tomra è impiegato nel settore Ricerca e Sviluppo, a cui viene destinato annualmente l'8% dei ricavi.
Ne abbiamo parlato con Fabrizio Radice, responsabile globale del marketing e delle vendite di Tomra Sorting Recycling. Laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, dopo anni passati a ricoprire cariche di alto livello in aziende quali Philips, Yageo, Flir Systems e Agilent Technologies è approdato, lo scorso febbraio, in Tomra Sorting Recycling in cui riveste anche il ruolo di ad della filiale italiana. A lui rispondono i Regional Sales and Mktg Directors: Europa, Asia, Americhe, Medio Oriente & Africa e Metal Market Segment.

Vista la vostra presenza in tutti i continenti, per quanto riguarda la Regione Emea l'Italia che posizione di mercato occupa e come sono distribuiti geograficamente gli impianti?
L'Italia ci sta dando grosse soddisfazioni in questi ultimi due anni. Nel settore plastica nell'ultimo biennio abbiamo avuto fatturati superiori rispetto alla media degli ultimi 5/10 anni e l'auspicio è che anche i governi, presenti e futuri, ci possano dare una mano in questo senso, vista la direzione imposta dalla Commissione Europea in merito al pacchetto Circular Economy e Zero Waste.
A livello di distribuzione, gli impianti più grossi di selezione si trovano al Nord, anche se abbiamo una buona penetrazione nell'area campana, adriatica e in Sicilia. Le previsioni di crescita ci sono a livello nazionale, grazie sia al ricambio delle strumentazioni (il nostro costante sviluppo di nuovi macchinari potrebbe decretare una bella opportunità di crescita sull'installato e sull'eventuale espansione di impianti produttivi già esistenti) che ai nuovi impianti da installare. La Germania rimane comunque il mercato industriale più grosso, anche se Italia e Francia reggono bene. L'Italia è un mercato molto importante dopo Germania, Francia e UK nel settore Recycling.

Sempre a livello di penetrazione di mercati quali sono le vostre prospettive future?
Noi siamo fiduciosi riguardo all'ulteriore sviluppo dei mercati dell'Est Europa, specie se adeguatamente supportati da fondi europei e in più stiamo guardando con interesse l'evolversi della situazione in Cina, poiché sembrerebbe che stiano per entrare in vigore restrizioni volte a limitare l'afflusso di rifiuti esteri da smaltire. Se così fosse, per Tomra sarebbe un'opportunità di miglioramento e di crescita in altri mercati emergenti vicini, come ad esempio il Sud Est Asiatico. India, ma anche Africa e Sud America potrebbero diventare dei nuovi importanti mercati, mercati che ad oggi sono limitati da una non appropriata regolamentazione e da un costo del lavoro talmente basso che, anziché utilizzare robot o sistemi sofisticati di selezione automatica, si preferisce impiegare ancora le persone per effettuare la cernita dei rifiuti.

Le tipologie di rifiuti che siete in grado di trattare comprendono un range molto ampio. State studiando nuovi sensori per riuscire ad intercettare frazioni ancora più piccole o vi state specializzando su una determinata tipologia di rifiuti?
A livello di frazioni arriviamo ormai a particelle finissime, 0,5 mm per cui non vediamo nell'immediato un implemento di diametro, l'azienda sta piuttosto investendo in analisi di materiali, ad oggi non riciclati, in modo tale da renderli appetibili. È il caso della plastica nera da residui di computer che oggi viene incenerita. Per noi il riciclaggio della plastica rimane predominante, anche se crediamo che, in un futuro, anche grandi colossi, al momento estranei al mondo del recycling, come IKEA Henkel ad esempio, si possano dedicare al riciclaggio della plastica, inteso come loro business alternativo o parallelo, per cui ci stiamo spostando verso altri campi e in particolare stiamo guardando con sempre più attenzione al settore del riciclaggio dei metalli che sta guadagnando per noi un peso sempre più importante.
Ne abbiamo quindi parlato, in occasione della fiera Metef di Verona, con Frank van de Winkel, business development manager del settore metalli di Tomra Sorting, deputato a trovare nuovi campi di applicazione e nuovi mercati.

Quali sono i metalli selezionati dalle macchine Tomra?
La nostra attività di recupero dei metalli inizia laddove la tecnologia di smistamento tradizionale si fermerebbe. Noi utilizziamo, ad esempio, i separatori di corrente per recuperare i metalli dai flussi di rifiuti. Quando si pensa al riciclaggio dell'auto, dopo i separatori a corrente continua abbiamo due frazioni: una di ottone di alluminio e di ottone di rame e l'altra non metallica, che include fili di acciaio inossidabile e rame. Possiamo quindi recuperare anche questi metalli nell'ottica di ottenere il minor spreco possibile. Gli altri metalli ottenuti dai separatori di corrente sono l'ottone di rame, lo zinco e l'alluminio, che riusciamo a selezionare in base al differente contenuto di metallo in essi presente. Abbiamo quindi un separatore di densità e un dispositivo di selezione dei colori (Combisense) per ordinare lo zinco di ottone di rame in diverse frazioni di colore. In sintesi riusciamo ad ottenere alluminio, rame, ottone, acciaio e acciaio inossidabile.

Oltre al settore dei veicoli fine vita quali altri settori rappresentano il core business della divisione metalli di Tomra?
Stiamo allargando la nostra gamma di applicazioni al campo della fusione dei metalli al fine di migliorare ancora di più la qualità dei metalli riciclati. Da quattro anni abbiamo trovato veramente interessante questo settore, specialmente per quanto riguarda l'alluminio.
L'alluminio è un materiale molto prezioso, la cui estrazione costa moltissima energia ma che riciclato permetterebbe notevoli risparmi. Visto che rifusori e riutilizzatori hanno bisogno di materiale di input puro abbiamo iniziato a ordinare l'alluminio in gruppi diversi e leghe diverse.

Quante macchine Tomra sono presenti in Italia per il riciclo dei metalli?
In Italia ci sono 45 impianti, ma più che l'impianto in sé è il servizio TOMRA Sorting in grado di fare la differenza: i nostri tecnici esperti nel settore del riciclaggio ben conoscono la complessità del trattamento e della lavorazione dei rifiuti e dei materiali metallici. Per ottenere i massimi livelli di recupero e purezza, noi lavoriamo a stretto contatto con i clienti mettendo la nostra esperienza nel settore, il nostro know how e poi la nostra assistenza h24 a pieno servizio dei nostri clienti, sempre forti del motto "non sprecare ma ricreare".