Recuperare i metalli dalle frazioni fini della triturazione

BHS-Sonthofen: grazie al mulino con rotore ad impatto è possibile recuperare materie residue provenienti dalla demolizione delle auto (ASR) che altrimenti andrebbero perse. Una sezione di trattamento avanzata permette di recuperare anche la frazione dei metalli non ferrosi


Nella città finlandese di Kajaani, circa 500 km a nord-est di Helsinki, la Kajaanin Romu Oy gestisce uno degli impianti più all'avanguardia di tutta la Finlandia per il riciclaggio dei rottami.
Da poco l'azienda ha messo in funzione un impianto della BHS-Sonthofen per la lavorazione delle frazioni fini di ASR - Automotive Shredder Residue (tra 0 e 30 mm) che contengono elevate quantità di metalli preziosi. L'impianto separa il materiale in ingresso in "leggero" e "pesante" in un'unica fase, recuperando un'elevata percentuale dei metalli in esso contenuti. Questo consente di valorizzare frazioni che possono essere rivendute con profitto, riducendo notevolmente anche i costi per lo smaltimento a discarica.
Le esperienze negli impianti di riciclaggio dei residui della demolizione di automobili (ASR) hanno dimostrato che ogni tonnellata di frazione pesante non ferrosa del materiale lavorato derivante dal riciclaggio dei rottami di automobili, elettrodomestici e dispositivi elettronici, in seguito alla frantumazione e alla lavorazione dei componenti grezzi, può contenere fino a 20 grammi d'oro e 300 grammi d'argento, oltre a platino e ad altri metalli non ferrosi.
I gestori degli impianti affermano di riuscire a ricavare circa 3.000 euro dalla vendita di una sola tonnellata della frazione pesante dei metalli non ferrosi. Con l'integrazione del trattamento delle frazioni fini, BHS-Sonthofen compie un decisivo passo avanti: un'ulteriore pulizia dei metalli adesso è inclusa nel processo di lavorazione.
Grazie al nuovo impianto BHS-Sonthofen, l'azienda finlandese Kajaanin Romu Oy riesce a recuperare materie di valore dalle frazioni fini di ASR. L'impianto lavora con una portata di circa 10 t/ora.
Al termine del processo, anche le frazioni non ferrose vengono raccolte in silos perfettamente separate: sia quelle pesanti (ad es. rame, oro e argento), sia quelle leggere (come l'alluminio). I primi resoconti in merito all'operatività dell'impianto hanno mostrato che la quota dei metalli non ferrosi recuperati e commercializzabili ammonta a circa il 5-7% delle quantità trattate in ingresso.
Gli impianti per ASR di BHS-Sonthofen non lavorano solo la frazione fine proveniente dalla demolizione delle auto, bensì sono ideali anche per il trattamento delle scorie degli impianti di incenerimento e dei rifiuti di apparecchiature elettroniche. In questo modo le aziende di riciclaggio possono adattare i loro servizi a richieste sempre più esigenti: maggiore è il numero dei componenti elettronici e delle schede presenti nei veicoli e nei dispositivi elettronici, maggiore è la quantità di materie preziose che possono essere reintrodotte nel ciclo di vita dei materiali.

La tecnologia nel dettaglio
L'impianto in funzione presso la Kajaanin Romu Oy permette di recuperare dalla demolizione delle auto una frazione fine con una granulometria inferiore a 30 mm, finora non utilizzabile. Il mulino con rotore ad impatto di tipo RPMV 1513, proposto a livello mondiale esclusivamente da BHS-Sonthofen, tritura e divide il materiale. L'operazione avviene in modo selettivo: i materiali frantumabili (ad esempio minerali, vetro, parti fuse) vengono triturati finemente e gli aggregati separati. Il materiale elastico invece (ad esempio la gomma) resta intatto.
L'operazione fondamentale che determina il recupero dei metalli è svolta dal mulino con rotore ad impatto che smussa ed arrotonda i metalli duttili, ovvero quelli a cui è possibile conferire una forma. Solo in questo modo i metalli non ferrosi possono essere separati perfettamente dagli altri materiali nella fase successiva; per eseguire una cernita efficace delle parti metalliche non ferrose, spesso piatte e lunghe, il materiale deve avere una forma il più possibile sferica.
Successivamente il materiale viene alimentato ad un vaglio meccanico attraverso una tramoggia e diviso in tre frazioni (da 0 a 3 mm, da 3 a 6 mm e da 6 a 12 mm). In base alla densità delle stesse, le frazioni vengono separate in "pesanti" e "leggere". Attraverso un sistema magnetico, quelle pesanti che contengono metalli vengono suddivise ulteriormente in magnetiche e non magnetiche. Nell'ultima fase del processo, i materiali non ferrosi vengono divisi in pesanti (ad esempio rame, oro e argento) e leggeri (come l'alluminio).
Inoltre l'impianto permette di recuperare una frazione leggera, contenente principalmente plastica. Questa può essere sottoposta ad un trattamento termico, evitando di finire in una discarica.