La startup brianzola, sfruttando il know-how e la tecnologia dell'azienda madre Casati Flock & Fibers, impiega la polvere ricavata dagli scarti tessili per realizzare nuovi prodotti. Creatività e tecnologia vengono messe a supporto delle aziende, che possono realizzare prodotti innovativi e personalizzati partendo dai loro stessi scarti di produzione
Si chiama Pulvera - come "polvere" nel dialetto brianzolo, ma anche come pulv-era, "era della polvere" - ed è una startup che fa dell'ecosostenibilità la sua ragion d'essere: sfrutta il know-how e la tecnologia della polverizzazione con cui si produce il flock, la "polvere magica" ottenuta dal riutilizzo delle fibre tessili e dei loro avanzi - oggi impiegata in una vasta gamma di settori, dalla moda all'automotive, dal packaging di lusso alla Pulvera si muove dunque in un ambito d'innovazione e creatività, al servizio della bellezza e dell'ambiente. Sviluppa applicazioni per creare una tavolozza di idee-prodotto, in continuo ampliamento, così da consentire allo scarto di entrare in un nuovo processo produttivo. «All'azienda che ha scarti tessili noi offriamo sia la tecnologia Casati, che consente il processo produttivo a monte, sia quella Pulvera che abilita quello a valle, per generare un prodotto tailor-made e di alta qualità», sintetizza Eleonora Casati. Pulvera non è solo un fornitore di servizi di riciclo, ma partner che affianca le aziende durante l'intero processo di recupero degli scarti tessili e consente loro di sviluppare prodotti su misura, ottimizzando l'efficienza produttiva e riducendo l'impatto ambientale.Pulvera e Casati Flock & Fibers formano un ecosistema virtuoso che mira a rivoluzionare il settore tessile. L'esperienza pluridecennale di Casati nel mondo del flock e della tecnologia della polverizzazione, e la visione innovativa di Pulvera creano un valore aggiunto che va oltre il semplice riciclo: si tratta di un modello di business basato sull'innovazione, che integra soluzioni tecnologiche avanzate e personalizzabili. In un contesto globale in cui la sostenibilità sta diventando sempre più centrale per le aziende, la sinergia tra Casati Flock & Fibers e Pulvera rappresenta un punto di riferimento per un futuro più responsabile.
Primo esempio di questa commissione tra creatività, tecnologia e sostenibilità ambientale è Cremino: un pouf di design nato delle cover tessili dei materassi, altrimenti destinate alla discarica. Il prodotto, realizzato in collaborazione con la startup Re Mat, è stato presentato all'ultima edizione di Ecomondo, fiera per la transizione ecologica e nuovi modelli di economia circolare.cosmetica, fino al design industriale - per realizzare materiali innovativi e soluzioni di design. Pulvera nasce per chiudere il cerchio: si pone al servizio della creatività e delle aziende che non sanno come impiegare i resti delle loro produzioni tessili, il cui smaltimento è un costo a loro carico. Grazie a Pulvera, dallo scarto nasce la bellezza.
Pulvera è nata lo scorso aprile a Renate, in provincia di Monza-Brianza, come spin-off di Casati Flock & Fibers, fra le aziende leader nel mondo della produzione di flock d'alta qualità. A fondarla sono state Eleonora e Beatrice Casati, due sorelle under 30 che, partendo dalle solide radici dell'azienda di famiglia, hanno dato vita a una nuova impresa dedicata al riciclo tessile, uno dei temi più caldi del momento. CEO dell'azienda è Eleonora Casati: classe 1998, è entrata nell'azienda di famiglia, dopo un percorso professionale in un primario gruppo editoriale, desiderosa di offrirvi nuovi percorsi di sviluppo. Ecco l'idea: prendere la tecnologia di produzione del flock, il cuore della produzione aziendale di famiglia, e ampliarne gli ambiti di utilizzo. Pulvera si pone come vero e proprio laboratorio creativo capace di fornire consulenze e progetti alle aziende alle prese con i loro scarti tessili. Scarti che vengono plasmati e riconsegnati al committente in una nuova veste, a metà tra moda e design: una sedia, un vaso, un quadro.Erano gli anni Quaranta quando Celso Casati, disegnatore presso la Tessitura Perego di Renate, spinto dalla curiosità e dalla creatività portò a casa con sé alcuni scarti della cimatura del velluto della stessa fabbrica tessile. Applicò quella polvere ai paralumi che disegnava lui stesso, per regalare loro una texture tridimensionale e un effetto più chic: aveva non solo scoperto le potenzialità del flock - il figlio Angelo avrebbe creato la ditta Casati nel 1952 - ma utilizzato direttamente lo stesso materiale per dargli nuova vita, o ripensare prodotti che il flock va a rendere più belli e funzionali.
«Pulvera, tramite il know-how di Casati Flock & Fibers, si propone ai brand che hanno bisogno di idee per riutilizzare i propri scarti tessili. E fornisce loro soluzioni all-in-one», dichiara Eleonora Casati. Non solo un'opportunità, questa, ma un'esigenza, giacché - come ribadito a più riprese dalla Commissione europea - la UE si prepara alla stretta finale per imporre alle aziende di moda di produrre vestiti in modo più sostenibile. La deadline è fissata al 2028, quando entreranno in vigore normative più restrittive e la cosiddetta responsabilità estesa del produttore (EPR), che imporrà ai produttori di pagare tariffe per finanziare i costi di raccolta e trattamento dei loro rifiuti tessili.Pulvera punta ad affermare nei prossimi 18 mesi la propria presenza sul mercato italiano, per poi estendere il suo raggio d'azione all'Europa: per questo è al lavoro per intensificare le partnership commerciali con le più virtuose aziende italiane, consolidando al contempo una strategia di collaborazione con altre startup innovative europee per fornire soluzioni ogni giorno più efficaci alla clientela.