Un modello sostenibile e circolare

Best Available Technology e Management Impeccabile: la sinergia Tecnoidea-metcam per il nuovo impianto di Amrein Ag


Un'azienda familiare radicata nel cuore della Svizzera, capace di reinventarsi per affrontare le sfide del presente e del futuro. È questa la storia di Amrein AG, realtà attiva dal 1959 che, partendo dalla costruzione di strade forestali, ha saputo crescere e diversificarsi fino a diventare un riferimento nella gestione del ciclo completo dei materiali: costruzione, smaltimento e riciclo.

Negli ultimi anni, un cambiamento normativo di grande impatto in territorio elvetico - il divieto di smaltimento tradizionale dei fanghi introdotto tra il 2016 e il 2018 - ha posto gli imprenditori di fronte a una scelta netta: adeguarsi o innovare. Per Amrein AG, quell'obbligo è diventato l'occasione per realizzare il progetto più ambizioso della sua storia: un revamping completo del proprio processo di riciclo con un impianto di trattamento inerti e fanghi di nuova generazione, concepito come modello di sostenibilità e destinato a segnare una svolta strategica per l'azienda.

Un investimento senza precedenti per l'azienda, che, non solo ha trasformato una criticità in opportunità, ma ha anche messo in luce il valore della collaborazione tra più attori: la visione imprenditoriale di Amrein, la regia ingegneristica di metcam e la tecnologia specialistica di Tecnoidea.


Un'azienda con una visione
Fondata nel 1959, Amrein AG nasce come impresa di costruzioni impegnata nella realizzazione di strade forestali. Con il tempo l'attività si è ampliata, affiancando alla costruzione di opere civili la gestione di una cava di aggregati e, successivamente, una discarica per materiali da scavo, da attività di demolizione e rifiuti speciali.
Oggi l'azienda, giunta alla terza generazione, si distingue per la capacità di presidiare l'intero ciclo dei materiali attraverso tre aree operative ben definite:

  • Costruzioni (Bau): lavori stradali e opere civili.
  • Smaltimento (Entsorgung): gestione della discarica e trattamento dei rifiuti derivanti da attività edilizie e industriali.
  • Riciclo (Recycling): recupero e valorizzazione dei materiali provenienti da demolizioni ed escavazioni, con l'obiettivo di reinserirli nei processi produttivi.

La visione strategica dell'azienda era chiara: evolvere da una gestione tradizionale delle risorse a un modello moderno, sostenibile e circolare, in linea con le direttive ambientali e con la crescente sensibilità ecologica del mercato svizzero.

 
La sfida
Dal 2016, la Svizzera ha introdotto normative sempre più restrittive sullo smaltimento dei fanghi provenienti da perforazioni, scavi e demolizioni. Bacini di decantazione e soluzioni tradizionali non erano più consentiti: servivano sistemi chiusi, sicuri e tecnologicamente avanzati.
Per Amrein AG, la situazione era ancora più delicata. La discarica aziendale stava progressivamente esaurendo la sua capacità residua. Senza un ripensamento radicale, l'azienda avrebbe visto ridursi drasticamente le proprie possibilità operative.

La sfida era duplice:

  • Ambientale e normativa, con la necessità di conformarsi a standard severissimi e garantire la massima tutela del territorio.
  • Strategica ed economica, trasformando un vincolo in opportunità di crescita, con un investimento importante e un progetto che potesse durare nel tempo.

Da qui la decisione di compiere il passo più importante della storia dell'azienda, sia in termini economici che di visione imprenditoriale: realizzare un impianto innovativo, in grado di trattare sia materiali solidi che fanghi liquidi con un approccio circolare, recuperando acqua e materie prime seconde, e riducendo al minimo l'impatto ambientale.

 
La soluzione: un progetto di sinergia
Per dare forma a un progetto così ambizioso, Amrein AG ha scelto una squadra di partner in grado di unire visione imprenditoriale, competenza ingegneristica e tecnologia specialistica.
Il ruolo di metcam, società di ingegneria svizzera, è stato quello di assumere la regia complessiva, coordinando i fornitori come un vero e proprio direttore d'orchestra, dalla fase di progettazione a quella di messa in opera dell'impianto.
La parte tecnologica dedicata al trattamento acque e fanghi è stata affidata a Tecnoidea Impianti, che ha progettato e fornito un sistema completo, il più ambizioso della storia dell'azienda brianzola, articolato su due linee integrate a ciclo chiuso:

  • Linea A - Aggregati da demolizione e scavo.

I camion conferiscono materiali misti che vengono frantumati, vagliati e lavati. Le acque di lavaggio, cariche di fini in sospensione, confluiscono all'impianto di trattamento acque, dove vengono sottoposte a un processo di chiariflocculazione: attraverso il dosaggio controllato di polielettrolita e, se necessario, di coagulanti, le particelle sospese si aggregano e sedimentano, consentendo di ottenere acqua chiarificata e un fango concentrato. L'acqua chiarificata viene riutilizzata nel ciclo di lavaggio, mentre il fango viene avviato al trattamento successivo.
Nell'impianto è presente una sezione dedicata alla preparazione e dosaggio di latte di calce: nella fase di omogeneizzazione a monte della disidratazione del fango, infatti, la calce idrata può essere utilizzata come condizionante, una soluzione che non è sempre necessaria ma che può essere utile per coadiuvare la filtrazione di fanghi a composizione mineralogica complessa. La calce, infatti, agisce a livello delle interazioni elettrochimiche che legano l'acqua alla matrice minerale, migliorando l'efficienza di filtrazione e la disidratazione.
Il fango così condizionato viene infine disidratato tramite una filtropressa a trave alta Tecnoidea FPTA 1620/100/30 in grado di smaltire una produzione di fango pressato pari a 6,2 m3/ciclo, che produce un fango palabile e compatto e un'acqua chiarificata reimmessa nel ciclo.

  • Linea B - Fanghi liquidi geotermici, da trivellazione ecc. Questa linea è dedicata ai fanghi pompabili (slurry) ad alta concentrazione di fini, argille e bentoniti, provenienti prevalentemente da attività di perforazione e consolidamento. Il materiale, una volta stoccato e pompato nell'impianto, attraversa una prima fase di lavaggio e vagliatura che consente di recuperare eventuali frazioni solide ancora valorizzabili. Il refluo liquido del lavaggio viene anch'esso avviato ad una fase di chiarifica con flocculante, atto a separare l'acqua chiarificata - destinata al reintegro nel processo - dai solidi sospesi sedimentabili. Questi, eventualmente condizionati, vengono inviati ad una seconda filtropressa a trave laterale Tecnoidea FPTL 1300N/35/30, in grado di smaltire una produzione di fango pressato di 1,5 m3/ciclo. L'acqua filtrata viene quindi reintegrata nel sistema.

Le due linee, pur autonome, dialogano tra loro grazie a serbatoi di accumulo e reintegro. In questo modo, l'acqua recuperata da una linea può compensare i deficit dell'altra, mantenendo il ciclo idrico sempre chiuso e bilanciato.
A valle dei processi principali, il sistema integra un trattamento terziario per la correzione del pH e la microfiltrazione, necessario quando l'acqua deve essere scaricata in fognatura o reimmessa in rete.
La neutralizzazione con CO2 consente di riportare il pH a valori neutri, mentre la microfiltrazione a sabbia e carbone attivo rimuove le ultime tracce di solidi sospesi e di eventuali contaminanti organici.
L'intero impianto è gestito da un sistema di automazione avanzata con controllo remoto e monitoraggio in tempo reale, che regola i dosaggi dei reagenti, controlla i parametri chimico-fisici e garantisce la massima efficienza e stabilità del ciclo idrico.
Questo approccio modulare e flessibile consente all'impianto di adattarsi a materiali di diversa natura e qualità, ottimizzando i consumi di acqua, energia e prodotti chimici, e garantendo un funzionamento continuo e sostenibile nel tempo.


La realizzazione
Il percorso è iniziato nel 2016, con le prime riflessioni sulla necessità di superare i bacini di decantazione. Dopo anni di studi e confronti, il permesso edilizio per la costruzione dell'impianto è arrivato nel 2019.
La fase esecutiva non è stata priva di ostacoli. Le analisi geotecniche hanno rivelato problemi di stabilità del terreno, rendendo necessari lavori di consolidamento per circa 1,5 milioni di euro. La pandemia ha ulteriormente rallentato i lavori, costringendo a una sospensione.
Il rilancio è avvenuto nel 2021 con una decisione strategica, basata su una reputazione ben consolidata: concentrare le responsabilità del progetto su metcam e Tecnoidea, semplificando la catena dei fornitori.
Tra aprile e maggio 2025, l'impianto è stato avviato nei tempi previsti, con uno startup impeccabile: in poche settimane, le due linee hanno raggiunto la piena operatività. Fondamentale la presenza costante sul campo dei tecnici Tecnoidea e metcam, che hanno seguito l'avviamento e formato il personale Amrein, trasformando la complessità di un impianto tecnologicamente avanzato in un sistema percepito come intuitivo e facile da gestire.


I risultati

A pochi mesi dall'entrata in funzione, l'impianto ha già dimostrato di essere all'altezza delle aspettative.

  • Recupero idrico: il sistema lavora con un riciclo sistematico sempre superiore al 90%, riducendo al minimo il fabbisogno di prelievi esterni. Un risultato reso ancora più evidente dalla capacità di raccogliere e riutilizzare l'acqua piovana: in una sola notte sono stati immessi in circuito oltre 70 m³ provenienti dal tetto dei capannoni, dimostrando l'efficacia del recupero nel ciclo chiuso delle acque.
  • Fanghi palabili e smaltimento semplificato: grazie alle due filtropresse dedicate, i fanghi vengono trasformati in materiale solido, facilmente movimentabile e idoneo a successive destinazioni, con una riduzione significativa dei volumi da gestire.
  • Sostenibilità ambientale: l'impianto abbatte la necessità di scarichi diretti in fognatura, che per Amrein costituirebbero inoltre un costo, utilizzando questa possibilità solo come extrema ratio. L'impatto ambientale è drasticamente ridotto e i processi si allineano alle Best Available Technologies (BAT) a livello europeo.
  • Efficienza gestionale: l'automazione avanzata e il monitoraggio in tempo reale consentono di ottimizzare costi e risorse. Gli operatori, inizialmente timorosi di dover gestire un sistema complesso, hanno trovato un impianto più semplice da condurre rispetto alle aspettative.
  • Innovazione e sviluppo futuro: come dichiarato da Beat Amrein, l'impianto è predisposto per ulteriori ottimizzazioni, grazie alla raccolta dati in corso che permetterà di migliorare i consumi idrici ed energetici. Sono già stati installati pannelli fotovoltaici con smart meter per monitorare i carichi e si lavora a strategie di programmazione dei cicli in orari notturni per ridurre i costi energetici e aumentare ulteriormente la sostenibilità operativa.
  • Startup senza intoppi: il collaudo e la messa in opera si sono conclusi nei tempi previsti, senza ritardi né problematiche tecniche, un traguardo non scontato per un'opera di questa portata.

Questi risultati non rappresentano soltanto benefici immediati, ma rafforzano il posizionamento strategico di Amrein AG, che oggi può proporsi come riferimento nazionale in Svizzera per la gestione sostenibile dei fanghi e degli inerti.


La voce del cliente

Per Beat Amrein, titolare della terza generazione dell'azienda, la forza del progetto non risiede soltanto nella tecnologia adottata, ma soprattutto nella qualità della collaborazione con i partner.

"Fin dall'inizio avevo chiaro che la parte più critica non sarebbe stata il lavaggio o la classificazione degli inerti, ma il trattamento delle acque. È lì che si gioca la vera sfida. Per questo volevo qualcuno con esperienza profonda: Tecnoidea è stata la scelta giusta."
Accanto a Tecnoidea, Beat sottolinea il ruolo determinante di metcam:"Hanno saputo gestire ogni fase come un vero direttore d'orchestra. Con incontri frequenti, grande disponibilità e un approccio pragmatico, hanno reso semplice quello che inizialmente sembrava complicato. Non hanno mai cercato scorciatoie, ma ci hanno aiutato a scegliere soluzioni solide per il lungo periodo."La combinazione tra la competenza tecnica di Tecnoidea e la regia organizzativa di metcam ha dato vita a una partnership che Beat definisce unica: "Non si sono limitati a eseguire. Mi hanno sfidato, hanno proposto alternative, mi hanno fatto riflettere. È quello che cerchi in un partner: qualcuno che ti ascolta, ma che sa anche contraddirti quando serve."

Anche l'avviamento operativo ha confermato le aspettative: "Il nostro responsabile impianto all'inizio temeva fosse troppo complicato. Dopo pochi giorni di training è venuto a dirmi: sono sorpreso di quanto sia semplice. L'automazione è talmente avanzata che l'impianto sembra quasi lavorare da solo. È davvero impressionante."

E, ultima cosa, ma forse prima per importanza, il sapere di poter lavorare con serenità, un fattore che in un investimento di questa portata fa la vera differenza: "Oggi lavoriamo con la serenità di sapere che, se anche dovesse esserci un problema, il magazzino e i ragazzi di metcam e Tecnoidea sono a quindici chilometri da qui. Questo elemento logistico e di supporto locale non è secondario, specialmente per un progetto BAT in un mercato esigente come la Svizzera: significa avere ricambi immediati, assistenza veloce e la certezza di non fermarsi mai."


Verso il futuro, con serenità

Il nuovo impianto realizzato da Amrein AG rappresenta molto più di un investimento infrastrutturale: è un salto quantico in termini tecnologici per l'azienda e un modello di riferimento per l'intero settore.

Definito da Tecnoidea come "l'impianto della maturità", esso integra tecnologie di ultima generazione, risorse digitali all'avanguardia e una gestione circolare delle risorse, trasformando un vincolo normativo in un'occasione di crescita e innovazione.
La collaborazione tra Amrein, metcam e Tecnoidea ha reso possibile un risultato che coniuga concretezza e visione: un impianto avviato nei tempi previsti, sostenibile sotto il profilo ambientale e competitivo sul piano economico, capace di garantire alla terza generazione della famiglia Amrein la serenità di guardare al futuro con basi solide.

Oggi Amrein AG non è soltanto un'impresa che ha superato una sfida normativa: è un esempio di come la sinergia tra imprenditorialità, ingegneria e tecnologia possa generare progetti ad altissimo impatto, capaci di elevare l'intero settore verso nuovi standard di efficienza e sostenibilità. 

 


In foto: Beat Amrein, titolare di terza generazione dell'azienda: la vera forza del progetto non sta solo nella tecnologia, ma soprattutto nella qualità della collaborazione e nella scelta dei partner giusti


foto a cura di "Pixel Art e 3DbiagioLAB"