Siamo andati a Cornaredo (MI) per visitare l'impianto di Gamma Recuperi società facente parte, insieme a Polirecuperi e a Centro del Recupero, di Mega Srl, gruppo attivo dal 1984 nel campo del recupero e smaltimento rifiuti. Forte di ben 25 anni di attività, Gamma Recuperi è oggi un vero e proprio punto di riferimento per il settore
Se stessimo parlando di calcio, non sarebbe la punta ma l'ala. Non il centravanti, quello che realizza più goal e a cui tutta la squadra cerca di passare la palla nella speranza che riesca a segnare, bensì un laterale d'attacco, sempre pronto a irrompere verso la porta avversaria. Non Polirecuperi, che lo scorso anno ha festeggiato 40 anni di storia, bensì Gamma Recuperi, che quest'anno taglia l'importante traguardo dei 25 anni di attività. Proprio come la gamma, la terza lettera dell'alfabeto greco, Gamma Recuperi è la terza società di Mega Srl, gruppo attivo dal 1984 nel campo del recupero e smaltimento rifiuti che riunisce Polirecuperi, Centro del Recupero e appunto Gamma Recuperi, azienda specializzata nel recupero, stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non.
Siamo stati nella sede di Cornaredo, in provincia di Milano, a pochi chilometri dal polo Rho-Fiera, per vedere da vicino una realtà che ha saputo diventare, negli anni, un vero e proprio punto di riferimento per chi opera nel settore.
Situata in una posizione strategica dal punto di vista viabilistico, in quanto vicina ai vari ingressi autostradali Genova, Bologna, Torino, Venezia e Laghi, nonchè alla tangenziale Ovest di Milano, la sede si estende su una superficie complessiva di circa 12.000 mq di cui 4.000 mq coperti, in una struttura moderna dotata di sistema antincendio, videosorveglianza e rispondente appieno alle normative di sicurezza sul lavoro e di tutela ambientale.
Operante prettamente nelle provincie di Milano e nel suo vasto hinterland, oltre che nelle province di Novara, Varese, Como, Bergamo e Pavia (ma su tutto il territorio nazionale per quanto riguarda la divisione gestione rifiuti plastici), l'azienda ha una capacità annua di ritiro pari a 500 mc per la messa in riserva R13 di rifiuti speciali pericolosi, 2.200 tonnellate per la messa in riserva R13 di rifiuti speciali non pericolosi e 29.900 tonnellate per le operazioni di recupero R3 R4.
Abbiamo incontrato Andrea Gandini, Responsabile Commerciale di Gamma Recuperi, che ci ha spiegato come avviene nel dettaglio la gestione dei rifiuti, quindi lo smaltimento dei rifiuti speciali, dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, la gestione dei rifiuti plastici, il recupero dei RAEE e i servizi di consulenza ambientale offerti da Gamma Recuperi.
L'essenziale invisibile agli occhi: la gestione dei rifiuti plastici
"L'essenziale è invisibile agli occhi" scriveva Antoine de Saint-Exupéry ne "Il Piccolo Principe" e proprio parafrasando quella famosa frase possiamo dire che, nonostante la divisione gestione rifiuti plastici sia la più importante per Gamma Recuperi, non è presente in loco un vero e proprio impianto di trattamento dei rifiuti plastici, in quanto la divisione è specializzata nella ricerca continua di nuovi sistemi, e impianti, per la massima valorizzazione dei vari polimeri, oltre che nella commercializzazione di materie prime plastiche e frazioni EOW di materiale plastico.
Come ci illustra Andrea Gandini: "non molto materiale in termini di plastica transita dalla nostra sede poiché il servizio che offriamo a clienti e fornitori è quello di trovare le diverse collocazioni sulla base dei polimeri che vengono proposti, come ad esempio polietilene, polipropilene e poliestere. Sulla base della richiesta o della disponibilità del fornitore, noi troviamo impianti in collaborazione terza, dove il materiale, sia che si tratti di materie prime, di rifiuti o di sottoprodotti, viene o trasformato, ricomprato e rivenduto, o semplicemente intermediato. Anzi - specifica Gandini - più che di un'intermediazione possiamo parlare di una trasformazione, in quanto preleviamo gli scarti, li facciamo trasformare e rigenerare secondo le specifiche necessità del cliente e poi li rivendiamo. Nel trovare la migliore collocazione dei diversi polimeri secondo quello che sarà l'utilizzo successivo si predilige sempre il criterio guida del recupero per prodotti simili, vale a dire che, ad esempio, da un sacchetto di film da supermercato si torna a fare sacchetti, da una cassetta una cassetta, da un bancale un bancale. Se poi prendiamo - prosegue - dei flaconi di scarto industriale come i flaconi nuovi, questi vengono macinati e granulati per tornare ad essere flacone, per tornare ad essere fusto o per tornare ad essere tubo dell'acqua.
Nella sede di Cornaredo, al massimo facciamo selezione e suddivisione, vale a dire che possono arrivare scarti plastici composti da due o tre polimeri che noi identifichiamo appunto per polimero o per colore, li separiamo e poi li mandiamo in trasformazione. Ad esempio i big bag contenenti miscele di PET e PE sottoforma di scaglie vengono mandati presso impianti terzi per essere rigenerati, rigranulati ed estrusi per diventare nuova bobina. Non solo - sottolinea sempre Gandini - il focus si spinge anche agli elastomeri, ossia quelle gomme termoplastiche che vengono utilizzate per la creazione di compound di plastica o per la creazione di geomembrane per la copertura dei tetti o comunque in ambito edile. Facciamo quindi ricerca e sviluppo: si parte da grosse quantità, si fanno delle prove di lavorazione, si trova il cliente ad hoc che può riutilizzare quel particolare tipo di materiale, si fanno le prove di filmatura o di stampaggio che poi vengono consegnate all'utilizzatore e se il materiale va bene si procede in continuo.
I nostri clienti - specifica Gandini - sono sia stampatori sia compoundatori, ossia coloro che creano un prodotto ad hoc sulla richiesta del successivo utilizzatore, vale a dire che il granulo viene creato in funzione dell'utilizzo per colore, per fluidità, per modulo elastico, per rigidità e viene combinato di volta in volta sulla base degli scarti che possono comporre questa miscela. Infine, abbiamo una serie di polimeri misti che non possono essere recuperati a materia, quindi non possono tornare ad essere il prodotto iniziale o un prodotto simile, che vengono destinati a recupero energetico, alla produzione di CSS, combustibile solido secondario, che viene utilizzato nei cementifici in sostituzione alla risorsa vergine che normalmente usano.
Quindi se vogliamo parlare di volumi di materiale trattato possiamo dire che di plastica presso il nostro impianto siamo intorno a 1.500.000 kg, mentre di plastica diciamo intermediata siamo intorno a 11.000.000 di kg.
Il futuro della plastica, il futuro di Gamma Recuperi
Venticinque anni è un traguardo importante, se pensiamo all'età anagrafica si è nel pieno dell'energia e tutto è ancora in potenza, o quasi. Lo stesso vale per un'azienda, tanto che Gamma Recuperi è in attesa dell'AIA per poter inaugurare una vera e propria linea di trattamento della plastica e precisamente del PEHD, polietilene ad alta densità. Il nuovo impianto, che verrà allocato in una struttura già dotata di pannelli fotovoltaici sul tetto, sarà destinato alla macinazione e lavaggio degli imballaggi pericolosi, che verranno ridotti in scaglia da avviare poi alla granulazione e alla produzione di nuovo tubo.
Come chiarisce Andrea Gandini: "per imballaggi in plastica pericolosi si intendono tutti quei contenitori ex contenuto pericoloso, come ad esempio il flacone di Amuchina che, se nel circuito domestico rientra negli imballaggi non pericolosi, nel circuito industriale viene trattato come pericoloso. Questo nuovo impianto segnerà un po' anche il futuro di Gamma Recuperi che, da trattare differenti materiali i quali passeranno in capo direttamente a Polirecuperi si specializzerà sempre più sul trattamento della plastica". Un business sempre più importante e sempre più da sviluppare, un business che rende Gamma Recuperi un vero e proprio punto di riferimento nel settore.
RAEE: crescita esponenziale, trattamento ad hoc
Stando al rapporto annuale del Centro di Coordinamento RAEE nel 2024, la raccolta dei RAEE, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, in Italia ha segnato un aumento del 2,5% rispetto all'anno precedente, con quasi 360mila tonnellate di RAEE avviate al riciclo, con una raccolta pro capite che è salita a 6,07 kg per abitante segnando così un trend positivo a livello nazionale.
D'altronde i rifiuti elettrici ed elettronici sono il simbolo della modernità, nonchè una delle categorie di rifiuti in più rapida crescita nell'UE. A una rapida crescita deve corrispondere un altrettanto efficacie smaltimento e recupero. Ecco quindi che Gamma Recuperi si è dotata di un impianto di selezione e smontaggio, vale a dire che, come ci spiega Maurizio Marazzi, impiegato commerciale di Gamma Recuperi: "a Cornaredo vengono collettati i RAEE provenienti da diversi clienti, vengono separati, suddivisi per diversa tipologia e mandati a diversi impianti di recupero, visto che ogni impianto è specializzato in lavorazioni ad hoc in base alla tipologia che gli viene conferita. Il materiale, sia esso costituito da pc, monitor, schermi, totem, schede elettroniche, TV, ecc, viene prima stoccato, poi cernito, dividendo condensatori, trasformatori ed elettronica mista.
I prodotti in plastica e metallo vengono macinati: i metalli vengono suddivisi tra ferrosi e non ferrosi, quindi ferro, alluminio, acciaio e ottone, mentre le plastiche vengono mescolate visto che ci sono impianti che, sfruttando i lettori ottici per polimero e per colore, riescono a recuperare ancora una parte delle frazioni plastiche che ritornano così sul mercato per essere riutilizzate, così come oro e metalli preziosi. Nel nostro impianto lavorano tre operatori che manualmente cerniscono materiale ferroso recuperando rame e ottone. Sempre manualmente selezionano i metalli quali acciaio, alluminio e ferro. Ovviamente - prosegue Gandini - il ferro è facile da asportare tramite calamita, mentre per gli altri metalli invece si usano le correnti parassite. In più, in base alla composizione del materiale decidiamo se lavorare in positivo o in negativo ossia lasciando correre sul nastro il materiale presente nel maggior quantitativo, quindi in positivo, oppure in negativo lasciando correre l'impurità.
Nel caso di oggi è presente tanto rame e quindi viene eliminata solo l'impurità. Quando si parla di metalli - conclude Gandini - il valore aggiunto è sempre alto, ma al di là dei prezzi, quello che Gamma Recuperi è riuscita a creare nel tempo è il valore inestimabile di risolvere un problema, offrire un servizio, qualsiasi sia la tipologia di rifiuto".
Rifiuti speciali, una specie a sé
I rifiuti speciali sono tali perchè derivanti da attività produttive di industrie e attività commerciali. Fra i rifiuti speciali trattati da Gamma Recuperi troviamo pneumatici fuori uso, guaine bituminose, toner e cartucce da stampa, oltre che lo stoccaggio e l'avvio al recupero di qualsiasi tipologia di batteria: piombo, alcaline, litio, nichel, metalidrato, nichel/cadmio, sempre con l'intento di minimizzare l'impatto ambientale di queste tipologie di rifiuti fra i più impattanti sull'ambiente, a causa delle sostanze chimiche che contengono e che, se mal gestiti e non smaltiti, possono poi inquinare suolo e acque sotterranee.
Esperienza e competenza: come fare la differenza
Con l'entrata in vigore del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti R.E.N.T.Ri (Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità Rifiuti) Gamma Recuperi offre assistenza ai suoi clienti nella gestione del R.E.N.T.Ri: dall'iscrizione al mantenimento. Fornisce anche la sua consulenza per la compilazione e presentazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale MUD e registri di carico e scarico online; per la pratica iscrizione Albo Gestori Ambientali; assistenza per la corretta compilazione e tenuta dei formulari e del registro di carico/scarico; supporto per la corretta classificazione, il confezionamento e l'etichettatura dei rifiuti; fornitura e compilazione dei formulari identificazione rifiuti con restituzione della 4° copia via PEC; vidimazione del registro rifiuti, compreso versamento dei diritti di segreteria e consegna del registro vidimato alle singole unità produttive.
Esperienza e competenza, dunque, che sono messe in campo da Gamma Recuperi per aiutare clienti e fornitori nella risoluzione delle diverse problematiche inerenti alla gestione dei rifiuti. Non si tratta di un semplice comprare, vendere o smaltire ma come sottolinea ancora Andrea Gandini: "cerchiamo di dare un servizio a 360° per aiutare clienti e fornitori, attraverso anche l'appoggio al nostro software gestionale, per rendere possibile la più corretta gestione dei rifiuti".
Gamma Recuperi in numeri
Plastica trattata presso l'impianto 1.487.450 Kg
Plastica gestita con DDT 2.054.316 Kg
Plastica solo intermediazione 10.884.041 Kg
RAEE 503.279 Kg
Guaina bituminosa 509.900 Kg
PFU 651.780 Kg
Metalli 754.070 Kg
I dati sono riferiti all'anno 2024
In foto: Andrea Gandini, Responsabile Commerciale di Gamma Recuperi