Addio alle vecchie ciminiere della centrale di Piombino: al loro posto sorgerà un innovativo polo di turismo sostenibile
Le due ciminiere dell'ex centrale Enel di Tor del Sale, alte 195 metri ciascuna, non svettano più sul golfo della città toscana. Sono state abbattute in un'operazione spettacolare e simbolica, che ha rappresentato uno dei passaggi chiave del progetto di riqualificazione del sito industriale dismesso. L'intervento è avvenuto attraverso microcariche esplosive, posizionate alla base delle strutture, che ne hanno provocato il ribaltamento controllato fino al suolo.
L'ex centrale, dismessa nel 2015 e oggetto di un preliminare di vendita nel 2018 tra Enel e Tor del Sale Spa, è da allora al centro di un vasto progetto di rigenerazione urbana e ambientale. A partire dal novembre 2021 erano iniziate le attività di demolizione nel perimetro di centrale, secondo un cronoprogramma che prevedeva che Tor del Sale Spa eseguisse gli smantellamenti delle strutture preesistenti entro il 2025, in parallelo alle bonifiche dell'area curate da Enel.
L'abbattimento delle due ciminiere ha segnato un momento altamente simbolico e scenografico della trasformazione dell'ex sito produttivo, un cambio radicale dello skyline cittadino. Lo spettacolare abbattimento, avvenuto con microcariche esplosive secondo i migliori standard tecnologici e ambientali ha rappresentato di fatto la tappa più iconica di un progetto di riqualificazione destinato a trasformare un sito industriale dismesso in un innovativo polo vocato al turismo sostenibile, con numerose opportunità e strutture dedicate all'attività fisica, allo svago e alla nautica.
L'operazione si è svolta in totale sicurezza grazie alla partecipazione di ditte specializzate. Presenti all'evento figure istituzionali di rilievo come il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il Prefetto di Livorno Giancarlo Dionisi, il Sindaco di Piombino Francesco Ferrari, insieme ai rappresentanti di Enel e Tor del Sale.
"Un evento storico - ha dichiarato Giani - il segno tangibile della nuova progettualità per Piombino e per la costa toscana. Avevamo già parlato più volte, anche attraverso la nostra disponibilità per il rigassificatore della strategia di rilancio innovativo di questo tratto di costa e non solo, come confermato dalla trattativa sul futuro dell'acciaio in Italia e a Piombino che, come Regione, abbiamo seguito passo dopo passo. Solo pochi giorni prima, da commissario straordinario delle opere, avevo inaugurato il nuovo piazzale di fronte alla banchina: si sono cominciate a vedere le fortissime potenzialità di Piombino e la sua funzione di interesse nazionale. Il progetto con Enel è stato forte del dialogo con le istituzioni - ricordo il supporto delle fasi autorizzative e ambientali da parte della Regione e di Arpat -, con il territorio e con l'Oasi Padule Orti Bottagone del WWF: quel giorno si è restituito il sito a nuova vita all'insegna della sostenibilità economica e ambientale".
"L'intervento sulla ex centrale Enel in generale e l'abbattimento delle ciminiere in particolare - ha aggiunto Francesco Ferrari, sindaco di Piombino - è il simbolo di una città che cambia: da area industriale a struttura turistico ricettiva, una transizione significativa del futuro su cui abbiamo lavorato per la nostra città. Per decenni, infatti, si è parlato di quale destinazione dare all'area: grazie all'approvazione del piano strutturale di pochi mesi prima, abbiamo chiuso un iter cruciale per consentire al progetto di proseguire senza rallentamenti. Ciò è stato possibile anche grazie alla grande collaborazione nata tra Comune, Enel e Tor del Sale Spa. La rinnovata attenzione all'ambiente e alla sostenibilità è motore propulsore di politiche innovative in grado di far convivere l'industria e l'ambiente, di supportare la diversificazione e il turismo, di rilanciare l'economia dell'intero territorio. Questo evento è emblema di tutto questo: una centrale dismessa che diventerà struttura ricettiva green e all'avanguardia, due ciminiere che lasciano spazio a nuove opportunità".
"La demolizione delle strutture, che per oltre 40 anni avevano dominato l'orizzonte piombinese - hanno osservato Rofi e Ferri per Enel - ha segnato una tappa fondamentale del più ampio progetto di nuovo sviluppo sostenibile avviato insieme alla società di scopo Tor del Sale Spa, che darà vita a un nuovo polo turistico arricchendo il paesaggio costiero con una testimonianza virtuosa di recupero e riqualificazione urbana. Per Enel si è trattato di un ulteriore passo per favorire la transizione energetica, attraverso l'abbandono delle fonti fossili, lo sviluppo delle rinnovabili e la collaborazione per progettualità innovative a beneficio dei territori e delle comunità locali".
L'intervento tecnico
L'intervento di demolizione si è svolto la mattina del 29 ottobre 2024 a partire dalle ore 10:00. Le due ciminiere in cemento armato, alte 195 metri e pesanti complessivamente 14.000 tonnellate, sono state abbattute con microcariche esplosive posizionate alla base che ne hanno prodotto il ribaltamento fino a terra. Questa tecnica viene comunemente adottata nelle demolizioni di strutture alte e snelle come quelle di Tor del sale. Alla base di ogni ciminiera sono stati realizzati 470 fori in cui sono stati posizionati 88 chili di esplosivo in cartucce con lo scopo di disintegrare completamente il calcestruzzo, innescando il cinematismo di collasso simile a quello del taglio di un albero alto quasi 200 metri. Le direzioni di caduta previste per le ciminiere sono state leggermente diverse e scelte per ricadere completamente entro il perimetro del cantiere recando il minor disturbo possibile verso l'esterno.
L'intervento è stato progettato nei minimi dettagli per garantire la massima sicurezza in tutte le operazioni di preparazione e brillamento delle cariche esplosive ed allo stesso tempo adottando tutte le misure di mitigazione dei principali disturbi prodotti nelle aree circostanti con particolare attenzione alla tutela della avifauna presente nella riserva naturale regionale del WWF Padule Orti Bottagone che confina con il cantiere. Sono state previste anche speciali microcariche dissuasorie fatte esplodere alcuni secondi prima della detonazione vera e propria, per consentire agli uccelli di allontanarsi per tempo dalle aree vicine alle ciminiere.
Per l'abbattimento delle polveri prodotte dall'impatto a terra delle due ciminiere sono stati usati particolari cannoni ad acqua simili a quelli per l'innevamento artificiale delle piste da sci e muri d'acqua sollevati in aria da cariche lineari di esplosivo immerse in vasche.
Tra memoria industriale e rinascita verde
La centrale Enel di Piombino è stata per anni uno dei motori energetici della Toscana. Entrata in servizio nel 1977 è stata chiamata per l'ultima volta in produzione nel 2012 per poi ottenere nel 2015 il nulla osta alla dismissione da parte del Ministero dello Sviluppo economico. Le operazioni di demolizione, gestite da Tor del Sale, sono cominciate dai trasformatori della stazione elettrica, situati a fianco dell'edificio contenente i gruppi di produzione, e dai cinque serbatoi che contenevano l'olio combustibile, già bonificati da Enel secondo le procedure previste dalla normativa in materia. Successivamente sono state demolite le turbine, la sala macchine, gli edifici ausiliari, alcuni fabbricati adibiti ad ufficio e una caldaia, mentre le altre tre erano in fase di abbattimento. Uno degli ultimi e più importanti step è stato quello che ha coinvolto le ciminiere. Enel ha portato avanti ogni iniziativa in dialogo con le Istituzioni nazionali, regionali e locali nell'ambito del percorso di confronto con il territorio, intrapreso alcuni anni prima secondo linee guida di sostenibilità sociale, economica e ambientale.
Importante è stata anche la collaborazione con l'Oasi Padule Orti Bottagone del WWF con cui è stata rinnovata la convenzione per l'utilizzo di una parte di terreni di proprietà Enel e con cui è stato promosso un progetto di sostenibilità attraverso la realizzazione, a cura di Tor del Sale Spa, di portali nido a fianco della centrale per i balestrucci, uccelli migratori della famiglia delle rondini che nidificavano nell'area delle caldaie. I rappresentanti dell'Oasi sono in contatto anche con Tor del Sale Spa per futuri contributi nella progettualità che darà nuova vita al sito.
Un esempio virtuoso di rigenerazione che unisce tutela ambientale, innovazione e rilancio economico. Piombino cambia volto, e lo fa in grande stile.