Qualità, standard e best practice di un percorso di recupero sostenibile ed efficiente.
Tra gli eventi in calendario a Ecomondo, il convegno online dedicato al recupero energetico dei PFU con le testimonianze di Ecopneus, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, Geocycle e M&IT Consulting Disponibile in diretta streaming il 4 novembre dalle ore 15.00 alle 16.30
Ogni anno in Italia arrivano a fine vita circa 400.000 tonnellate di PFU-Pneumatici Fuori Uso tra mercato del ricambio e dalla demolizione veicoli; di queste, circa 200.000 tonnellate sono raccolte e riciclate ogni anno da Ecopneus, la società consortile senza scopo di lucro tra i principali operatori della gestione dei PFU in Italia nel mercato del ricambio.
Un sistema di gestione che in 10 anni ha trasformato i PFU in una risorsa preziosa e che nel suo complesso garantisce raccolta e recupero del 100% dei PFU generati da pneumatici regolarmente immessi nel mercato del ricambio dai propri soci.
I Pneumatici Fuori Uso possono essere avviati verso un duplice percorso di recupero: il riciclo di materia, da cui si ottengono gomma riciclata per moltissime applicazioni ad esempio nello sport, negli asfalti e nell'edilizia e acciaio; oppure avviati a recupero energetico come combustibile alternativo in impianti altamente energivori, dove vengono sostituiti ai combustibili fossili tradizionali.
Se forte è l'impegno di Ecopneus per il riciclo della gomma da PFU, la stessa attenzione è posta alla preparazione al recupero dei PFU come combustibili alternativi per la produzione di energia. Il recupero energetico dei PFU rappresenta, infatti, una componente fondamentale per poter assicurare il 100% del ciclo virtuoso del recupero dei PFU, soprattutto a fronte di un mercato interno della gomma riciclata da PFU ancora non sufficientemente maturo per assorbire tutto il materiale disponibile.
Il recupero energetico dei PFU viene prevalentemente effettuato nei cementifici, che consente di sfruttare al meglio l'elevato potere calorifico della gomma, superiore a quello del pet-coke, nonché di recuperare come materiali i residui della combustione, ceneri e acciaio, che vengono inglobate nel prodotto finito, evitando il ricorso ad ulteriori materie prime vergini, con un beneficio ambientale ed economico per le aziende e la collettività. L'impiego dei PFU per l'alimentazione dei cementifici in sostituzione di altri combustibili fossili si traduce infatti in una riduzione delle emissioni di CO2 di ciclo di vita e nel risparmio di materie prime vergini utilizzate nella produzione, in particolare ossidi di ferro grazie all'acciaio presente nei PFU: per ogni tonnellata utilizzata in sostituzione di coke di petrolio, si evitano l'emissione in atmosfera di 1 tonnellata di CO2eq e il consumo di 210 kg di materie prime vergini, minerali e fossili.
L'opzione del recupero energetico è quindi una scelta ineludibile per consentire la sostenibilità ambientale ma anche economica dell'intero settore. Con trasparenza e nell'ottica di un dialogo aperto con i propri stakeholder, Ecopneus vuole portare proprio a Ecomondo la propria visione sul ruolo strategico del recupero energetico dei PFU nell'ambito del convegno online "Il recupero energetico dei Pneumatici Fuori Uso: Qualità, standard e best practice di un percorso di recupero sostenibile ed efficiente" che si svolgerà il prossimo mercoledì 4 novembre dalle ore 15:00 alle 16:30 e che sarà possibile seguire in modalità streaming.
Al convegno, interverranno Daniele Fornai, Responsabile Operazioni di Ecopneus e Chairman dell'evento, Mauro Nolli, Senior Partner ed Amministratore di M&IT Consulting, Responsabile dell'area Industria e Operation, Marco Turri, Sales and Marketing Manager di Geocycle e Massimiliano Bienati, Project manager area "Studi e ricerche" della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Quello impostato da Ecopneus, anche su questo fronte, è infatti un percorso fondato sull'importanza della Qualità lungo tutti gli anelli della filiera e della definizione di standard univoci e riconosciuti. Un lavoro di R&D portato avanti anche attraverso la collaborazione con soggetti terzi altamente specializzati. La strategia di Ecopneus, individua infatti come destinatarie di tali flussi di PFU solo aziende di comprovata affidabilità ed elevati standard di sostenibilità, permettendo così di assicurare anche a tali impieghi un significativo beneficio ambientale.
L'impegno di Ecopneus per strutturare un ciclo di recupero energetico, solido e controllato, ha già portato risultati concreti: miglioramento della gestione di Qualità nelle aziende della filiera, lavoro di R&D sulla frazione tessile, qualificazione come CSS del combustibile.