Accadueo Bari, le tante opportunità di crescita per le tecnologie idriche a livello internazionale

Tutte le anticipazioni della prossima edizione della manifestazione presentate in occasione della Conferenza Stampa presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT)

Il Centro Sud Italia come ponte per ampliare gli orizzonti del servizio idrico verso i Paesi del bacino del Mediterraneo, grazie a soluzioni tecnologiche all'avanguardia già operative e tante partnership importanti.

Si è parlato di questo durante la Conferenza Stampa di presentazione di Accadueo, la manifestazione internazionale per i professionisti del settore idrico che quest'anno si terrà presso la Nuova Fiera del Levante di Bari, dal 27 al 28 novembre 2024.

L'evento si è svolto ieri presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) a Roma. Ad aprire con i saluti di benvenuto sono intervenuti Paolo Casalino, Direttore Generale per la politica industriale, la riconversione e la crisi industriale, l'innovazione, le PMI e il Made in Italy, del MIMIT; Loredana Sarti, Segretario Generale di AEFI; Rossano Bozzi, Director Corporate Business Development di BolognaFiere.

Dopo un'annata particolarmente critica tra alluvioni e siccità, ad Accadueo ci si confronterà su tutti i temi caldi del momento, calati in particolar modo nella realtà del Centro Sud: la depurazione, il riuso, l'approvvigionamento, la dissalazione, la transizione digitale, le nuove tecnologie contro le perdite idriche, le policy Ue e italiane, i finanziamenti disponibili. Grande attenzione sarà data anche a come l'industria può contribuire nei processi industriali all'obiettivo del risparmio idrico.

Verranno approfondite le problematiche, le prospettive e gli aspetti normativi del servizio idrico, con istituzioni, stakeholder e gestori del servizio idrico. Presente anche tutta la realtà industriale pugliese, da Confindustria Puglia a Unioncamere Puglia fino alla Camera di Commercio Bari.

L'edizione di quest'anno guarda in particolar modo all'internazionalizzazione del settore. Come ha sottolineato Luca Durante, Dirigente dell'Ufficio Beni Strumentali della Direzione Centrale per i Settori dell'Export, dell'Agenzia ICE, l'Export totale di beni del settore delle tecnologie idriche ammonta nel 2023 a 19,9 miliardi di euro, con una crescita del 3,4% rispetto all'anno precedente. Il saldo commerciale è positivo per 12,8 miliardi di euro e a livello globale l'Italia risulta il quarto paese al mondo per fatturato export nel settore del trattamento delle acque reflue e nelle tecnologie per la gestione dell'acqua potabile con quota di mercato del 6,26%.

Canada e Corea del Sud, pur essendo tra i maggiori importatori mondiali di tecnologie legate all'acqua, non figurano tra i principali mercati di destinazione dei prodotti italiani. Questo suggerisce la possibilità di ulteriore crescita in questi Paesi, attualmente meno serviti dalle imprese italiane.

Dunque la tappa di Bari è un momento particolarmente importante non solo a livello nazionale ma anche internazionale: sono ben 25 gli operatori tra buyers e Trade Analyst coinvolti, provenienti da Angola, Etiopia, Ghana, Marocco, Nigeria, Tanzania, Tunisia e Uganda.

Accadueo sarà anche l'occasione per discutere delle novità che sono arrivate in questi giorni sulle sulla revisione della direttiva Ue per le acque reflue urbane, approvata di recente.

Come ha spiegato durante la conferenza stampa Angiolo Martinelli, Direttore Divisione Uso Sostenibile delle Risorse Idriche, del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, la direttiva andrà a toccare tutte le tematiche ambientali e sanitarie collegate alla depurazione, valorizzando in ottica di economia circolare il riutilizzo delle risorse. Da qui - ha detto Martinelli - si vuol dare avvio a un confronto con tutti i portatori di interesse proprio per il recepimento a livello nazionale.

Altro focus dell'edizione di quest'anno sarà l'assetto gestionale del servizio idrico.

Sandro Cruciani, Direttore della Direzione centrale per le statistiche ambientali e territoriali dell'Istat, ha sottolineato l'importanza delle statistiche ufficiali per il monitoraggio della risorsa idrica. Inoltre ha evidenziato come ci sia ancora un'elevata frammentazione gestionale dei servizi idrici per uso civile, soprattutto in Calabria, Sicilia, Valle d'Aosta, parte della Campania e nelle province autonome di Trento e Bolzano, nonché elevate perdite totali in distribuzione, soprattutto nel Mezzogiorno

Alla Conferenza Stampa non potevano mancare i gestori locali con la loro esperienza sul territorio. In particolare la Puglia è un osservatorio efficace di quello che sta accadendo a livello climatico in tutto il mondo e in particolare nel Mediterraneo allargato, in quanto la Regione non ha acqua e fa i conti con la scarsità idrica da sempre.

Francesca Portincasa, Direttrice Generale di Acquedotto Pugliese si è focalizzata in particolar modo sul tema dell'interconnessione. "Il sistema unico di Aqp - ha sottolineato Portincasa - composto da 6 schemi idrici e 570mila interconnessioni ci consente una particolare resilienza a crisi idriche come quella che stiamo vivendo. Il cambiamento climatico è una minaccia per tutto il Mediterraneo allargato e siamo convinti che una maggiore interconnessione fra i territori, le istituzioni, i gestori e tutti gli attori della filiera dell'acqua sia la chiave per affrontare le sfide che ci attendono. È necessario che tutti siano al passo nel percorso di efficientamento e digitalizzazione dei sistemi e che temi come il riuso, la razionalizzazione dei consumi e la ricerca di fonti alternative siano prioritari nell'agenda".

Presente alla Conferenza Stampa anche Alfonso Andretta, Amministratore Unico di Acquedotto Lucano, che ha sottolineato come il tema delle perdite idriche sia complesso: sarebbero necessari investimenti elevatissimi se si pensasse di risolvere il problema solo con la sostituzione delle condotte; è necessario puntare anche sulle tecnologie innovative e sui sistemi di controllo a distanza.

I numeri della diciassettesima edizione di Accadueo

A fare il punto sui dati della manifestazione ci ha pensato Daniela Pitton, Exhibition Manager di BFWE. Sono circa 147 gli espositori che avranno modo di presentare i propri progetti e prodotti più all'avanguardia negli 8.295 metri quadrati previsti.

Rilevante la presenza di espositori esteri, di cui molti provenienti da Francia, Spagna, Austria e Svizzera, ma anche dalla lontana Cina.

Prevista la partecipazione di 110 relatori, tra rappresentanti istituzionali e delle società, professori ed esperti del settore, che prenderanno la parola durante i 13 convegni in programma per discutere dello stato attuale del settore e dei futuri scenari, nell'ottica della transizione ecologica e con focus particolare sul centro sud.

Tra i principali temi che verranno affrontati la depurazione, il trattamento e il riuso della risorsa idrica, la digitalizzazione dei sistemi, l'approvvigionamento idrico, la dissalazione, la sostenibilità ma anche l'aggiornamento normativo, l'innovazione e la ricerca.

La fiera gode del supporto del Ministero delle Infrastrutture e del Made in Italy, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Italian Trade Agency.

La manifestazione è organizzata in collaborazione con Acquedotto Pugliese. Platinum Sponsor Acquedotto Lucano. Gold Sponsor Idromet Sider, Michele Battezzati e Philip Morris Italia. Silver Sponsor Acqua Tech, Lucana Utensili, P-TREX e Società del Gres.

Tanti i patrocinatori (44) che hanno creduto in Accadueo. Main Media Partners Watergas.it, Antenna Sud e TVA, per un totale di oltre 30 Media Partners.

La diciottesima edizione di Accadueo è prevista dal 7 al 9 ottobre 2025 presso il polo fieristico BolognaFiere.

 


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