METEF: al centro della transizione ecologica per la filiera dell'alluminio
Con il ritorno di METEF, la fiera internazionale di riferimento per la filiera dell'alluminio organizzata da Senaf, dal 5 al 7 marzo 2025 presso BolognaFiere, il settore si prepara ad affrontare temi cruciali come sostenibilità, efficienza energetica e innovazione. La fiera si pone come punto di riferimento internazionale, in un contesto in cui l'alluminio, materia prima critica per l'Europa, deve confrontarsi con importanti sfide strutturali.
Il mercato europeo dell'alluminio tra crisi e opportunità
Il panorama europeo del settore alluminio evidenzia problemi profondi che incidono sulla competitività e sulla capacità produttiva. Tra questi spiccano gli alti costi energetici, una delle principali cause della perdita del 52% della produzione primaria dal 2021. La crisi energetica, con l'aumento delle bollette fino al 400%, ha reso insostenibile per molte aziende continuare l'attività, portando la capacità produttiva da 2 milioni a 1 milione di tonnellate l'anno. A ciò si aggiunge la crescente difficoltà nel reperire rottami, elemento essenziale per alimentare il ciclo virtuoso del riciclo e favorire la decarbonizzazione. Nel 2023, le esportazioni di rottami fuori dall'Europa sono aumentate del 18%, privando il continente di una risorsa strategica che consente di ridurre la domanda di energia: il riciclo dell'alluminio, infatti, richiede solo il 5% dell'energia necessaria per produrre il metallo vergine.
Queste dinamiche, unite alla concorrenza sleale di paesi extraeuropei come la Cina, mettono a rischio la sostenibilità del comparto. Nonostante l'alluminio prodotto in Europa abbia un'impronta di carbonio tre volte inferiore rispetto a quello cinese, le aziende europee faticano a competere a causa di normative ambientali complesse, mancanza di investimenti in energia verde e costi energetici non competitivi. La filiera deve inoltre confrontarsi con la difficoltà di attrarre nuovi investimenti, scoraggiati dalla scarsa prevedibilità normativa e dalla mancanza di infrastrutture adeguate a garantire una fornitura stabile di energia pulita.
In questo scenario, l'Unione Europea ha avviato una serie di misure per sostenere il settore, tra cui l'European Critical Raw Materials Act e il Circular Economy Act, che puntano a rafforzare la circolarità e a creare un mercato unico per i materiali secondari. Tuttavia, l'applicazione concreta di queste iniziative sarà determinante per il futuro dell'alluminio europeo, chiamato a giocare un ruolo centrale nella transizione ecologica del continente.
Questi sono stati i principali temi trattati in occasione del webinar organizzato lo scorso martedì 12 novembre da METEF, con l'obiettivo di approfondire le tematiche legate alla sostenibilità dell'alluminio e di enfatizzarne l'importanza come materia prima critica nel contesto attuale.
Confronto tra due visioni produttive
La filiera dell'alluminio europeo si trova davanti a sfide cruciali, che aziende come Hydro e Raffmetal stanno affrontando con approcci distinti ma complementari. Entrambe rappresentano esempi di eccellenza industriale e di innovazione sostenibile, con un impegno costante per ridurre l'impatto ambientale e migliorare l'efficienza produttiva.
Hydro, sviluppa leghe di alluminio a basse emissioni, note come leghe "green", che presentano un'impronta di carbonio fino a quattro volte inferiore rispetto alla media mondiale e due volte inferiore rispetto alla media europea. Il riciclo dei rottami di alluminio post-consumo è un punto cardine per Hydro. Questo processo non solo consente un risparmio energetico significativo - il riciclo dell'alluminio richiede il 95% in meno di energia rispetto alla produzione primaria - ma contribuisce a ridurre drasticamente le emissioni di CO2. Hydro, tuttavia, si scontra con una sfida comune a tutta l'industria: la crescente scarsità di rottame disponibile in Europa, un fenomeno aggravato dalle esportazioni verso paesi terzi. Nonostante le difficoltà, Hydro continua a investire in tecnologie avanzate per ottimizzare la produzione e garantire un ciclo produttivo il più possibile sostenibile.
Raffmetal, leader europeo nella produzione di alluminio secondario con una capacità di 350.000 tonnellate annue, si distingue per il suo impegno nel recupero totale dei rifiuti e nella promozione della circolarità. La circolarità, per Raffmetal, è molto più di un obiettivo: è una necessità. I rottami e i rifiuti rappresentano una vera e propria "banca energetica" per l'Europa, fondamentale per ridurre la dipendenza dalle materie prime vergini e per rafforzare la sostenibilità del settore. Tuttavia, anche Raffmetal soffre per la perdita di rottame a causa delle esportazioni e per i costi energetici crescenti, che minacciano la competitività delle imprese europee rispetto ai produttori extra-UE.
Entrambe le aziende concordano sulla necessità di politiche industriali più incisive, che limitino l'export di risorse strategiche come il rottame e incentivino l'utilizzo di energie rinnovabili. In questo contesto, è essenziale un maggiore coinvolgimento delle istituzioni, non solo per supportare gli investimenti tecnologici, ma anche per sensibilizzare le nuove generazioni alla sostenibilità. La formazione e l'educazione sul riciclo sono viste come leve indispensabili per costruire una filiera dell'alluminio più forte, resiliente e orientata al futuro.
Questi modelli dimostrano come la transizione ecologica non possa essere affrontata solo a livello aziendale, ma debba coinvolgere l'intero ecosistema industriale, supportato da una normativa efficace e da una visione condivisa tra imprese e governi.
METEF, un appuntamento strategico per l'intera filiera
La 13ª edizione di METEF, organizzata da Senaf, rappresenterà un momento di sintesi e visione per l'intera filiera dell'alluminio. In contemporanea con MECSPE, l'evento accoglierà espositori e visitatori da tutto il mondo, offrendo un'occasione unica per affrontare le sfide del settore. Con un focus su sostenibilità, efficienza energetica e innovazione tecnologica, METEF punta a consolidare il ruolo dell'alluminio come volano della transizione ecologica.
Grazie al supporto di ICE e alle sinergie con MECSPE, METEF si propone come piattaforma di dialogo tra istituzioni, aziende e associazioni per promuovere soluzioni concrete e strategie condivise. Dal 5 al 7 marzo 2025, Bologna diventerà il centro internazionale dell'alluminio, simbolo di una filiera che guarda al futuro con un impegno condiviso verso la sostenibilità