Costruire con materiali sempre più sostenibili è necessario. Legambiente inserisce i laterizi Wienerberger, prodotti contenenti materiale riciclato, tra le best practice in chiave recycling del settore delle costruzioni
Il futuro delle costruzioni passa per le buone pratiche di innovazione ambientale. È questo il messaggio che ha lanciato Legambiente nel Rapporto dell'Osservatorio Recycle, L'economia circolare del settore delle costruzioni, pubblicato a giugno 2017, e che ha come obiettivo raccontare e approfondire i cambiamenti già in corso in edilizia.
Il settore delle costruzioni, infatti, per uscire dalla crisi deve guardare in modo nuovo al futuro, orientando le proprie scelte in ottica di economia circolare, riducendo l'impatto degli interventi e investendo in processi capaci di aumentare il recupero di materiali altrimenti arrivati a fine vita e di spingerne il riciclo e il riutilizzo. Non solo ottimi propositi ma un processo già in corso, normato da Leggi e Decreti italiani ma soprattutto dalla Direttiva europea 2008/98/CE che prevede il raggiungimento nel 2020 dell'obiettivo del 70% di riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione.
Le buone pratiche in tale direzione esistono e sono dimostrate anche da alcuni progetti di opere pubbliche in Italia e all'estero, che documentano la concreta possibilità di ridurre l'impatto sugli ecosistemi e spingere la creazione di lavoro e di ricerca applicata.
"Oggi non esistono più motivi tecnici, prestazionali o economici per non utilizzare materiali provenienti dal riciclo nelle costruzioni", scrive ancora Legambiente e le esperienze raccontate nel Rapporto descrivono cantieri e capitolati dove l'approccio in chiave di riciclo e riutilizzo è stato applicato con successo.
Tra questi progetti notevoli e innovativi, citati da Legambiente, sono presenti anche le soluzioni Wienerberger scelte per il progetto di Social Housing Casanova EA8 a Bolzano.
I laterizi riciclati di Wienerberger a Bolzano
Come richiesto dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) introdotti nel nuovo Codice Appalti, tutti i laterizi Wienerberger prodotti in Italia contengono almeno il 10% di materiale riciclato sul peso del prodotto. Nella realizzazione del nuovo isolato residenziale Casanova EA8 a Bolzano, composto da 85 unità residenziali suddivise in tre blocchi compatti, il 20% del contenuto dei laterizi utilizzati è stato ricavato da materiale riciclato e di recupero.
La struttura, progettata dal Laboratorio di Architettura Architetti Associati di Reggio Emilia e commissionato dall'Istituto per l'Edilizia sociale della Provincia Autonoma di Bolzano (IPES), si trova nella zona Sud della città altoatesina e fa parte di un progetto urbano che richiama i castelli dell'area, organizzati socialmente come una piccola comunità, con alcuni edifici disposti attorno a una corte centrale aperta e verde, immersi negli spazi del quartiere e nel paesaggio circostante. Le unità residenziali, suddivise in tre blocchi compatti, sono infatti composte da piccoli spazi pensati per le esigenze dell'uomo, nel rispetto della natura e dell'ambiente circostante.
L'edificio è costituito da un telaio e solai in cemento armato, con solette dello spessore di 25 cm, per incrementare le prestazioni acustiche e di accumulo termico.
L'involucro esterno è costituito dalla soluzione Wienerberger Porotherm BIO PLAN 25, per i muri perimetrali e un cappotto con pannelli in lana di roccia di cm 18 per l'isolamento termico, raggiungendo un valore di trasmittanza di U=0,149 W/m2K. Questa soluzione è stata scelta per gli ottimi valori di conduttività termica e per il suo potere fonoisolante. Inoltre, grazie alla comprovata facilità di posa, questa soluzione ha reso i lavori di cantiere facili e veloci. I tempi di posa si riducono, infatti, fino al 50% grazie al perfetto incastro dei blocchi e all'impiego della malta speciale Porotherm BIO PLAN, facilmente mescolabile con acqua, che permette di ridurre al minimo l'uso di silos, gru o betoniere, consentendo di risparmiare anche nel consumo di acqua ed energia elettrica in cantiere.
I giunti orizzontali di solo 1 mm consentono la riduzione del consumo di malta del 90% e l'eliminazione degli sfridi, anche il cantiere risulta inoltre più pulito.
Casanova EA8 e il risparmio energetico
Classificati come "Casa Clima A parametrata", i tre corpi di fabbrica del nuovo isolato residenziale di Bolzano, consentiranno un evidente risparmio economico nella gestione dell'abitazione grazie a una rete del teleriscaldamento alimentata a energia solare e consumi stabiliti di circa 29-36 Kw/mq per anno senza l'utilizzo di un impianto a ventilazione controllata con recuperatore di calore. In copertura delle autorimesse e degli edifici sono stati realizzati dei tetti verdi intensivi per recuperare superfici permeabili che la costruzione dell'edificio aveva consumato. Tali tetti verdi contribuiranno inoltre al controllo del deflusso delle acque meteoriche, all'isolamento termico e acustico, al miglioramento della qualità dell'aria e del ciclo di evaporazione. Tutte le acque meteoriche non assorbite dalle coperture saranno convogliate in apposite vasche di raccolta che restituiranno alle falde l'acqua sottratta, nel rispetto di un corretto ciclo dell'acqua.
I LATERIZI WIENERBERGER NEL RAPPORTO RECYCLE 2017 DI LEGAMBIENTE
Costruire con materiali sempre più sostenibili è necessario. Legambiente inserisce i laterizi Wienerberger, prodotti contenenti materiale riciclato, tra le best practice in chiave recycling del settore delle costruzioni.
Il futuro delle costruzioni passa per le buone pratiche di innovazione ambientale. È questo il messaggio che ha lanciato Legambiente nel Rapporto dell'Osservatorio Recycle, L'economia circolare del settore delle costruzioni, pubblicato a giugno 2017, e che ha come obiettivo raccontare e approfondire i cambiamenti già in corso in edilizia.
Il settore delle costruzioni, infatti, per uscire dalla crisi deve guardare in modo nuovo al futuro, orientando le proprie scelte in ottica di economia circolare, riducendo l'impatto degli interventi e investendo in processi capaci di aumentare il recupero di materiali altrimenti arrivati a fine vita e di spingerne il riciclo e il riutilizzo. Non solo ottimi propositi ma un processo già in corso, normato da Leggi e Decreti italiani ma soprattutto dalla Direttiva europea 2008/98/CE che prevede il raggiungimento nel 2020 dell'obiettivo del 70% di riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione.
Le buone pratiche in tale direzione esistono e sono dimostrate anche da alcuni progetti di opere pubbliche in Italia e all'estero, che documentano la concreta possibilità di ridurre l'impatto sugli ecosistemi e spingere la creazione di lavoro e di ricerca applicata.
"Oggi non esistono più motivi tecnici, prestazionali o economici per non utilizzare materiali provenienti dal riciclo nelle costruzioni", scrive ancora Legambiente e le esperienze raccontate nel Rapporto descrivono cantieri e capitolati dove l'approccio in chiave di riciclo e riutilizzo è stato applicato con successo.
Tra questi progetti notevoli e innovativi, citati da Legambiente, sono presenti anche le soluzioni Wienerberger scelte per il progetto di Social Housing Casanova EA8 a Bolzano.
I laterizi riciclati di Wienerberger a Bolzano
Come richiesto dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) introdotti nel nuovo Codice Appalti, tutti i laterizi Wienerberger prodotti in Italia contengono almeno il 10% di materiale riciclato sul peso del prodotto. Nella realizzazione del nuovo isolato residenziale Casanova EA8 a Bolzano, composto da 85 unità residenziali suddivise in tre blocchi compatti, il 20% del contenuto dei laterizi utilizzati è stato ricavato da materiale riciclato e di recupero.
La struttura, progettata dal Laboratorio di Architettura Architetti Associati di Reggio Emilia e commissionato dall'Istituto per l'Edilizia sociale della Provincia Autonoma di Bolzano (IPES), si trova nella zona Sud della città altoatesina e fa parte di un progetto urbano che richiama i castelli dell'area, organizzati socialmente come una piccola comunità, con alcuni edifici disposti attorno a una corte centrale aperta e verde, immersi negli spazi del quartiere e nel paesaggio circostante. Le unità residenziali, suddivise in tre blocchi compatti, sono infatti composte da piccoli spazi pensati per le esigenze dell'uomo, nel rispetto della natura e dell'ambiente circostante.
L'edificio è costituito da un telaio e solai in cemento armato, con solette dello spessore di 25 cm, per incrementare le prestazioni acustiche e di accumulo termico.
L'involucro esterno è costituito dalla soluzione Wienerberger Porotherm BIO PLAN 25, per i muri perimetrali e un cappotto con pannelli in lana di roccia di cm 18 per l'isolamento termico, raggiungendo un valore di trasmittanza di U=0,149 W/m2K. Questa soluzione è stata scelta per gli ottimi valori di conduttività termica e per il suo potere fonoisolante. Inoltre, grazie alla comprovata facilità di posa, questa soluzione ha reso i lavori di cantiere facili e veloci. I tempi di posa si riducono, infatti, fino al 50% grazie al perfetto incastro dei blocchi e all'impiego della malta speciale Porotherm BIO PLAN, facilmente mescolabile con acqua, che permette di ridurre al minimo l'uso di silos, gru o betoniere, consentendo di risparmiare anche nel consumo di acqua ed energia elettrica in cantiere.
I giunti orizzontali di solo 1 mm consentono la riduzione del consumo di malta del 90% e l'eliminazione degli sfridi, anche il cantiere risulta inoltre più pulito.
Casanova EA8 e il risparmio energetico
Classificati come "Casa Clima A parametrata", i tre corpi di fabbrica del nuovo isolato residenziale di Bolzano, consentiranno un evidente risparmio economico nella gestione dell'abitazione grazie a una rete del teleriscaldamento alimentata a energia solare e consumi stabiliti di circa 29-36 Kw/mq per anno senza l'utilizzo di un impianto a ventilazione controllata con recuperatore di calore. In copertura delle autorimesse e degli edifici sono stati realizzati dei tetti verdi intensivi per recuperare superfici permeabili che la costruzione dell'edificio aveva consumato. Tali tetti verdi contribuiranno inoltre al controllo del deflusso delle acque meteoriche, all'isolamento termico e acustico, al miglioramento della qualità dell'aria e del ciclo di evaporazione. Tutte le acque meteoriche non assorbite dalle coperture saranno convogliate in apposite vasche di raccolta che restituiranno alle falde l'acqua sottratta, nel rispetto di un corretto ciclo dell'acqua.
Committente: IPES Istituto per l'Edilizia Sociale Provincia Autonoma di Bolzano
Progettista: Laboratorio di Architettura, architetto Roberta Casarini, architetto Andrea Rinaldi
Collaboratori: architetto Stefano Veroni, architetto Roberta Paglioli, architetto Federica Camuncoli
Impresa: ZH G.C.C Spa
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