Quei millimetri che sanno fare la differenza

Visita allo stabilimento NLMK Clabecq, a Ittre in Belgio, dove si producono gli acciai antiusura altoresistenziali
Quard e Quend, ideali per l'impiego nel settore construction e recycling

Non sempre i premi sono garanzia di merito, però quando si tratta del SQEP (Supplier Quality Excellence Program) i requisiti di eccellenza da dimostrare per il suo ottenimento sono tanti. Il SQEP è il sistema di qualità che CAT, non un nome qualsiasi, ha ideato per selezionare, valutare e certificare i suoi fornitori strategici, e che ha assegnato per ben quattro anni consecutivi a NLMK Clabecq, dopo che ne sono state valutate a fondo le prestazioni sia da un punto di vista commerciale che produttivo, progettuale, logistico e di qualità.
In esclusiva per l'Italia abbiamo potuto visitare lo stabilimento di NLMK Clabecq, situato a Ittre, in Belgio, a soli 40 km da Bruxelles.
Nel verde della campagna belga puntinata dalle tipiche costruzioni in laterizi rossi che un tempo contraddistinguevano i villaggi degli operai, si trova NLMK Clabecq: ben 54.000 metri quadrati nascosti da un fitto bosco che non lascerebbe mai immaginare l'esistenza di un'acciaieria.
La vocazione industriale di Clabecq si perde ormai nel tempo: il sito è stato fondato oltre due secoli fa, nel 1792. Ma per arrivare alla configurazione odierna non occorre risalire a tanti anni orsono, bensì al 1997, quando Clabecq viene acquistato dal gruppo Duferco che ne riattiva la produzione di acciaio nel 1998, per poi cederlo definitivamente nel 2011 a NLMK.
NLMK, ossia Novolipetsk Steel, è una delle 4 più grandi compagnie russe produttrici di acciaio, ed ha base a Lipetsk, a 400 km da Mosca in una zona da sempre ricca di minerali ferrosi, tanto che già Pietro il Grande, a inizio ‘700, aveva ordinato la costruzione di una grande fonderia nella zona. Oggi il Gruppo NLMK è un colosso mondiale, quotato in borsa con profitti milionari.
Le bramme prodotte a Lipetsk vengono sia trasformate in bobine di acciaio che vendute direttamente in tutto il mondo e in particolare ai laminatoi del gruppo, situati in Europa e in America. Ecco dunque svelata la caratteristica vincente di NLMK, produttore verticalmente integrato che, non solo controlla l'acciaio prodotto e venduto dal Gruppo, ma detiene anche il controllo delle materie prime estratte dalle proprie miniere.
Sulla scia del successo di Discovery Channel e dei suoi documentari "How It's Made" cerchiamo di capire come si sviluppa il Gruppo in Europa, e ovviamente in Italia, e da dove provengono e come nascono gli acciai antiusura altoresistenziali che tanto vengono impiegati nel settore construction, quarryng and mining e nel recycling.
In Europa il Gruppo NLMK può contare su ben 6 siti di produzione con alle spalle una lunga storia e una vasta esperienza in laminazione a caldo, laminazione a freddo e in acciai rivestiti. Ogni sito (che sia NLMK Strasbourg, NLMK DanSteel A/S, NLMK Verona, o NLMK La Louviére e NLMK Clabeq) è specializzato in una produzione di nicchia, che si distingue dalle altre, e trasforma e distribuisce autonomamente i propri prodotti in acciaio agli utenti finali.
Come ci spiega Marc Bianchi, Director Sales & Strategy Quenching & Tempering di NLMK Europe: "I nostri prodotti vengono commercializzati in Italia, in quanto NLMK Verona produce prodotti speciali per gli stampi o acciai da forgia, mentre NLMK Clabecq distribuisce gli acciaia antiusura (Quard) e altoresistenziali (Quend). Il mercato italiano - prosegue Bianchi - è, insieme a quello tedesco, tra i primi due mercati in Europa per importanza tanto che rappresenta oggi il 7% delle vendite dell'acciaio bonificato. In Italia - specifica ancora - abbiamo sia rivenditori locali che una gestione diretta da Clabecq, sempre sfruttando il deposito di San Stino di Livenza, situato tra Venezia e Trieste, in cui da cinque anni stocchiamo i nostri prodotti". E di prodotti da Clabecq ne escono tanti visto che nel sito lavorano circa 500 persone per una produzione teorica annua di 750.000 tonnellate all'anno.
Fabiano Spedicato, Business Manager Quard & Quend NLMK Europe, ci tiene a precisare che: "solo a Clabeq c'è un laminatoio continuo, basato su 4 step in grado non solo di assecondare i clienti nel caso abbiano particolari richieste di spessore, ma in grado soprattutto di produrre, costantemente nel tempo, lamiere larghe e molto sottili: Quard con spessori che vanno da 3,2 mm a 64 mm e larghezze da 1.500 a 3.100 mm e Quend con spessori che vanno da 4 mm a 64 mm e larghezze da 1.500 a 3.100 mm".
Ma cosa sono Quard e Quend?
Quard è il nome commerciale delle lastre resistenti all'abrasione prodotte a Clabecq e fornite con durezza 400 HB (Quard 400), 450 HB (Quard 450) e 500 HB (Quard 500), ideali per il settore construction e mining (escavatori, dumper, bulldozer, tramogge, miscelatori, ecc), così come per le macchine nell'industria del riciclaggio in cui, come dichiarano da Clabeq, l'uso di Quard può triplicare la durata del prodotto se confrontato con gli acciai standard impiegati.
Quend è invece il nome commerciale dell'acciaio alto resistenziale, sempre prodotto a Clabecq, con una resistenza allo snervamento di 700 MPa (Quend 700), 900 MPa (Quend 900), 960 MPa (Quend 960) e 1100 MPa (Quend 1100) anch'esso impiegato nei medesimi settori, e soprattutto per attrezzature per il sollevamento e la movimentazione, nonché per tutte le categorie di macchine utilizzate in maniera intensiva e in condizioni difficili.
Entrambi vengono prodotti attraverso un processo all'avanguardia che si avvale di due treni di laminazione, grazie all'associazione del treno quarto reversibile e di un rifinitore a quattro gabbie.
Si inizia con la sfiammatura a caldo, seguita da un preriscaldamento che anticipa l'ossitaglio delle bramme che vengono poi ripulite dalle impurità per essere immesse nella fornace e passare nel quarto per la laminazione. Il treno di laminazione è composto da 4 diverse gabbie con rulli posizionati a interasse decrescente: il materiale entra alla testa dell'impianto sotto forma di semilavorato ad alto spessore e viene affinato in un solo passaggio fino ad ottenere lo spessore richiesto.
Un'ulteriore serie di rulli spiana le lastre e ne controlla la planarità . Le lamiere vengono poi testate con ultrasuoni per controllare la salute interna, dopodiché tagliate. Tutti i processi produttivi sono monitorati dagli operatori mediante rigorosi processi di controllo che garantiscono un prodotto veramente eccellente, così come eccellente è la parte nuova dello stabilimento dove avviene la bonifica dell'acciaio, ossia l'insieme dei trattamenti termici che comprendono la tempra seguita da un rinvenimento (Quenching and Tempering). In estrema sintesi: la lastra passa nella macchina sabbiatrice che ne rimuove le impurità prima di essere immessa nella fornace per l'austenizzazione (900°C) che costituisce la prima fase del trattamento di tempra, in cui avviene un rapido raffreddamento, prima che la lastra entri nuovamente nella fornace di rinvenimento. Dopodichè si ha un nuovo livellamento con contestuali controlli computerizzati di spessore, planarità, durezza e resistenza allo snervamento dell'acciaio che viene quindi tagliato con il plasma, ricontrollato e nuovamente passato nella sabbiatrice e poi finalmente colorato, di verde se Quard e di blu se Quend, marchiato e stoccato.

Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 73 del n. 5/2016 di Recycling...continua a leggere