CGT ha partecipato alla 25a edizione della Fiera Ecomondo di Rimini proponendosi come partner "end to end" per le imprese che operano nel ciclo del recupero
CGT, azienda italiana parte del gruppo internazionale TESYA presente in 15 Paesi, ha partecipato a Ecomondo presentando "Soluzioni che generano valore e sostenibilità". Non ha certo bisogno di presentazioni CGT: nel corso della sua lunga storia, iniziata nel 1934, è sempre stata al passo con i tempi partendo dalla vendita e assistenza di macchine Caterpillar ed evolvendosi fino a diventare un'azienda di riferimento in Italia per la fornitura di soluzioni integrate dedicate ai settori delle Costruzioni, delle Infrastrutture, dell'Industria e al mondo della Generazione di energia.
A Ecomondo, fiera di riferimento per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa, CGT si è presenta come partner "end to end" nell'intero ciclo di gestione e valorizzazione dei rifiuti e delle biomasse. E lo fa in maniera innovativa, senza portare "ferro" all'interno dello stand, attraverso installazioni multimediali, animazioni e video che hanno accompagnato i visitatori alla scoperta delle "Soluzioni che generano valore e sostenibilità". Unica eccezione all'assenza di prodotti fisici è stato il Terminator Komptech 5000S E-mobile, il primo trituratore totalmente elettrico e semovibile con batteria, che era esposto in area esterna.
"L'attenzione all'ambiente, l'efficienza dei processi, la riduzione del carbon footprint" - sottolinea Giorgio Brenna, CEO di CGT SpA - "sono obiettivi sempre più centrali per le aziende, e sempre più lo saranno nel futuro. CGT si pone come partner di riferimento per accompagnare i clienti verso la transizione digitale ed energetica, per aiutarli ad essere sempre più performanti nella crescita del loro business".
Essere partner "end to end" significa proporre prodotti e soluzioni per coprire l'intera catena del valore del Cliente: dalla movimentazione con le macchine Caterpillar Next Generation, al trattamento con le macchine mobili o gli impianti fissi Komptech, passando per i processi di digestione che produce biogas e upgrading per ottenere biometano - entrambi tramite impianti realizzati insieme a partner specializzati -, fino alla generazione di energia sostenibile grazie alla cogenerazione "chiavi in mano" e su misura per ogni esigenza. Proprio in ambito cogenerazione CGT ha presentato un'altra grande novità: l'accordo con 2G Italia per completare la gamma dei gruppi elettrogeni con la "piccola taglia", quindi sotto ai 400 kW. Questo consente a CGT di potenziare la propria offerta anche nei confronti delle imprese coinvolte nel ciclo di recupero, da rifiuti organici o agricoli, che sfruttano la cogenerazione da biogas anche per produrre biometano sostenibile, attività che sarà sempre più incentivata sia per sviluppare l'economia circolare sia per ridurre la dipendenza dal gas estero. Per rafforzare ulteriormente il concetto di partner "end to end", anche la cogenerazione è stata presentata a Ecomondo e non nel contenitore di Key Energy.
CGT e 2G insieme per la cogenerazione di piccola taglia
Lo scorso novembre CGT SpA e 2G Italia Srl hanno stipulato un accordo formalizzato da Giorgio Brenna, Amministratore Delegato di CGT, e da Christian Manca, Amministratore Delegato di 2G Italia, in base al quale CGT arricchirà la sua già vasta gamma con i motori 2G di piccola taglia fino a 400 kW.
Il binomio tra la capacità di CGT di fornire un servizio completo ai clienti e la qualità dei motori 2G di piccola taglia offre nuove interessanti opportunità di business per entrambe le aziende.
CGT, azienda leader nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti di cogenerazione chiavi in mano, amplia e completa la propria offerta. 2G Italia accresce le proprie opportunità commerciali, contando sulla capillarità di CGT sul territorio e sulla sua radicata presenza nel settore dell'Industria.
"L'accordo con 2G ci consente di completare la nostra offerta nel mondo della cogenerazione" - ha affermato Giorgio Brenna, AD di CGT SpA - "proponendoci anche a tutti i mercati che necessitano di impianti di piccola taglia. Potremo anche cogliere le opportunità che nasceranno in seguito al recente Decreto che incentiverà, attraverso circa 1,7 miliardi di € del Pnrr, la costruzione di nuovi impianti di produzione di biometano sostenibile, da rifiuti organici o agricoli, o riconvertiti da precedenti produzioni agricole di biogas. La cogenerazione utilizzata in questi impianti, soprattutto quelli agricoli, avrà mediamente una taglia entro i 300 kW che, grazie all'accordo con 2G, saremo in grado di proporre ai Clienti. La nostra offerta, come di consueto, non sarà limitata alla fornitura dell'impianto ma sarà arricchita da servizi di connettività a valore aggiunto per monitorare lo stato di salute e le prestazioni da remoto, con un servizio di manutenzione H24/7."
L'AD di 2G Italia Christian Manca ha poi aggiunto: "Questo accordo commerciale porterà indiscutibili vantaggi ad entrambe le Aziende; esiste infatti assoluta complementarità per la gamma proposta. CGT ha oggi la possibilità di essere protagonista anche in segmenti di mercato che prima la vedevano esclusa, dando a noi la possibilità di collaborare con un importante partner che vanta da sempre una grande conoscenza del mercato italiano. Utilizzando le alte prestazioni che contraddistinguono tutti i prodotti 2G, e la loro collaudata affidabilità, la collaborazione appena nata porterà mutui benefici. Nel campo di applicazione del biogas poi, vantiamo un'esperienza pluridecennale con più di 200 impianti funzionanti in Italia e ad oggi siamo gli unici produttori di cogeneratori a proporre un'estesa gamma di motori funzionanti a idrogeno 100%".
Non va dimenticato che l'Italia nel breve termine punterà sul biometano ritenuto strategico per la politica di decarbonizzazione, per lo sviluppo dell'economia circolare e per ridurre la dipendenza dal gas estero. Poiché molti impianti di grossa taglia tra il 2024 e il 2027 arriveranno alla fine dell'incentivazione per la produzione di energia elettrica, avranno la possibilità di essere riconvertiti per generare, mediante un processo di upgrading, il biometano.
Il prodotto 2G ha rendimenti elettrici ai vertici del mercato per i motori di piccola taglia, fino al 42.5%, che si traducono in un minor consumo di biogas che può essere valorizzato in fase di upgrading per ottenere biometano e quindi essere incentivato. In alternativa, il risparmio di biogas consente di utilizzare meno biomassa per l'alimentazione dell'impianto con una conseguente riduzione dei costi. Un'altra caratteristica fondamentale dei motori 2G è che sono già predisposti per funzionare a idrogeno, in qualsiasi percentuale di miscelazione fino al 100% di H2, con il vantaggio che quando la disponibilità di questo vettore energetico sarà idonea ai consumi della cogenerazione, non sarà necessario sostituire il motore per convertirlo al nuovo combustibile.
È dunque indubbio che, sulla base di questi presupposti, l'accordo tra CGT e 2G Italia sia nato su solide e concrete basi al fine di costruire insieme un futuro di successo in grado di contribuire anche allo sviluppo sostenibile dell'economia del nostro Paese.