Tecnologie ed aspetti economici
Il riciclo dei metalli provenienti da rottami nuovi, quelli generati dalle lavorazioni industriali, è praticamente integrale e vicino al 100% grazie alla possibilità di garantirne la qualità, l'omogeneità e di effettuare i controlli più adeguati alle loro caratteristiche significative per il loro utilizzo nei processi industriali di fonderia.
In generale le esigenze diverse per la re immissione nei cicli industriali tra rottame nuovo e rottame post-consumo sono conseguenza delle diverse caratteristiche di omogeneità riferita alla composizione chimica, alla presenza di inquinanti e/o materiali estranei, all' omogeneità dimensionale e di forma.
Risulta di conseguenza più oneroso il riciclo del rottame proveniente dal post consumo, che ha un minor valore commerciale, in quanto tutte le caratteristiche di omogeneità citate sono peggiori.
Questo perché di norma la re-immissione di rottami nel ciclo produttivo come materie prime richiede ulteriori lavorazioni di preparazione che sono tanto più difficoltose ed onerose quanto più i rottami si presentano con caratteristiche disomogenee.
Il rottame ideale è quello che può immediatamente essere utilizzato in fonderia tal quale, senza rischi di mescolamenti involontari tra leghe diverse, senza pretrattamenti, di selezione, affinaggio e altre lavorazioni per eliminare presenze di sostanze indesiderate, come corpi estranei e/o inquinanti.
Che inoltre si presenti nella forma e nelle dimensioni ottimali per ridurre i tempi ed i costi di trasporto e movimentazione.
Il processo per il riutilizzo dei rottami è quindi funzione delle loro disomogeneità, il cui trattamento deve trovare l'equilibrio ottimale tra i costi di preparazione ed i relativi benefici derivanti dall' incremento di valore e dal miglioramento dell'efficienza dei successivi processi di lavorazione.
Sono valutazioni che hanno rilevanza economica importante: prendendo ad esempio un rottame di alluminio della stessa lega, proveniente dalla lavorazione industriale delle barre si generano sfridi di lavorazione principalmente sottoforma di trucioli e spuntature (tratti iniziali e finali delle barre lavorate). Il loro valore commerciale è molto diverso con un ordine di grandezza di maggior valore delle spuntature rispetto alle torniture che può arrivare fino al 20/40%.
Rimanendo ad esempio al rottame in forma di tornitura, che rappresenta una percentuale rilevante sul totale dei rottami prodotti dalla lavorazione di barre, profili e tubi, un tipico processo utilizzato per migliorarne il valore ed il successivo riutilizzo efficiente nelle fonderie è il brichettaggio che attraverso l'azione meccanica di compressione ottiene molteplici effetti di valorizzazione quali:
- la riduzione volumetrica con altissimo rapporto di pieno/vuoto
- l'espulsione dei residui di liquidi delle lavorazioni precedenti
- l'omogenizzazione di forma e dimensioni (Esempi Fig.2).
Questi costi delle lavorazioni di preparazione dei rottami rendono più efficiente la movimentazione ed il trasporto dal macchinario, dal processo dove vengono generati, all'area di preparazione degli stessi, normalmente ubicata negli spazi di pertinenza delle fonderie.
Una movimentazione efficiente si traduce quindi nel rendere i rottami quanto più possibile manipolabili con i macchinari, i mezzi e le attrezzature disponibili nell'azienda.
Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 43 del n. 4/2015 di Recycling...continua a leggere