Crisi degli impianti della plastica, Ecopolietilene:«Serve incentivare l’uso di polimeri riciclati»

Il consorzio di Sistema Ecolight per la gestione dei beni in polietilene fa proprie le istanze dell'industria del riciclo: «Occorre sostenere la competitività e regolamentare meglio il settore con raccolta differenziata e target»

 

Motore economico, snodo di circolarità e motivo di innovazione: l'industria del riciclo della plastica deve essere sostenuta. Ecopolietilene, consorzio di Sistema Ecolight per la gestione dei beni in polietilene, si pone al fianco degli impianti di trattamento plastico e rilancia la necessità di intervenire a livello nazionale al fine non solamente di creare le condizioni per una maggiore competitività italiana, ma anche di aumentare fin da subito il ricorso a polimeri riciclati.

«La crisi che la filiera del recupero della plastica sta vivendo merita di essere ascoltata», dice il presidente di Ecopolietilene, Fabio Pedrazzi. «Come consorzio di produttori di beni in polietilene evidenziamo la necessità di intervenire subito al fine di porre il settore nelle condizioni di una maggiore competitività. Parliamo di un ambito importante per l'apporto economico, ma soprattutto per il contributo all'economia circolare che è capace di dare».

Prosegue il presidente di Ecopolietilene, consorzio che ha all'attivo oltre 200 consorziati: «Fin dall'avvio della nostra operatività ci siamo posti con un preciso approccio: valorizzare i rifiuti in polietilene perché sono interamente riciclabili». Attraverso due strade: «Innanzitutto, studiando e sviluppando delle filiere circolari dove il rifiuto potesse diventare materia prima seconda da impiegare in nuovi processi produttivi; non certo secondo, migliorando la qualità della raccolta in ambito urbano, perché da una raccolta di qualità inizia il percorso virtuoso del riciclo».

Sostenere l'industria del riciclo significa per Ecopolietilene incentivare l'uso di plastica riciclata. Come ricorda Pedrazzi: «Il polietilene è il polimero più utilizzato dall'economia circolare. Tra tutte le plastiche rigenerate e impiegate dall'industria di trasformazione, la famiglia dei polietileni rappresenta infatti oltre il 35%, dimostrando non solamente la varietà di applicazioni che può avere, ma anche l'importanza che ricopre all'interno di una visione circolare». Ma per fare questo, serve un quadro normativo chiaro: «Una migliore regolamentazione dei rifiuti di beni in polietilene, che preveda una raccolta differenziata e individui obiettivi di riciclo, è il punto di partenza per sostenere una filiera nodale sia sotto il profilo economico, sia sotto quello ambientale», conclude.

 

 


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