Eural Gnutti - primo produttore mondiale di barre trafilate in leghe di alluminio per lavorazioni meccaniche e tra i maggiori player in barre estruse e profilati - ospite d'onore all'evento, organizzato da EY, "SOSTENIBILITÀ E TRACCIABILITÀ NEL SETTORE DELL'ALLUMINIO" in programma al Kilometro Rosso Innovation District di Bergamo. Un momento di confronto tra imprenditori e manager di aziende del settore dell'alluminio che hanno già affrontato il percorso di certificazione ASI o intendono farlo nell'immediato futuro, nonché un'opportunità per i partecipanti di condividere i vantaggi derivanti dall'applicazione dello standard ASI.
Nel corso del convegno, Gianfranco Cazzago - Responsabile della Sostenibilità di Eural Gnutti - ha illustrato il percorso che ha portato l'azienda a ottenere la certificazione ASI Performance Standard V3 per gli stabilimenti di Pontevico e Rovato. Un intervento centrato sulle sfide superate, in particolare nella raccolta e gestione dei dati ESG, e sui risultati concreti raggiunti. Un'esperienza che, nelle parole di Cazzago, rappresenta uno stimolo per l'intero comparto dell'alluminio, chiamato a confrontarsi con standard sempre più stringenti e a costruire filiere realmente tracciabili e sostenibili.
LA CERTIFICAZIONE ASI:
UN RIFERIMENTO GLOBALE PER LA FILIERA DELL'ALLUMINIO
L'Aluminium Stewardship Initiative (ASI) è un'organizzazione internazionale no profit e indipendente che promuove la sostenibilità lungo l'intera catena del valore dell'alluminio attraverso due standard volontari: il Performance Standard, che definisce i criteri ESG applicabili agli impianti produttivi, e il Chain of Custody (CoC) Standard, che garantisce la tracciabilità del materiale certificato lungo tutta la filiera. Eural Gnutti ha conseguito la certificazione ASI Performance standard V3, al termine di un percorso articolato in quattro fasi: il self assessment, l'audit indipendente condotto da un ente terzo accreditato, l'elaborazione del report di verifica e infine la validazione da parte del comitato ASI. La valutazione si è basata su 11 principi e 62 criteri, con un esito che ha riconosciuto un elevato livello di maturità dei sistemi aziendali, pienamente integrati nella gestione quotidiana e orientati al miglioramento continuo.
Durante l'intervento, Gianfranco Cazzago ha illustrato, in prima istanza, le motivazioni che hanno condotto Eural a intraprendere questo percorso: "Abbiamo ritenuto strategico consolidare ulteriormente la credibilità delle nostre dichiarazioni in ambito ESG, scegliendo di affidarci a un sistema di validazione oggettivo da parte di un organismo indipendente e riconosciuto a livello internazionale. La scelta dell'ASI è stata naturale in quanto unico standard interamente dedicato alla filiera dell'alluminio e già adottato da numerosi player globali."
LCA E TRASPARENZA: EURAL GNUTTI RENDE MISURABILE LA SOSTENIBILITÀ DELL'ALLUMINIO
Tra le azioni chiave intraprese in fase di certificazione è fondamentale citare lo studio LCA (Life Cycle Assessment) condotto su due leghe rappresentative, la 6026LF e la 2033, entrambe prive di piombo e sviluppate da Eural Gnutti per ridurre l'impatto ambientale e tutelare la salute e la sicurezza umane. Lo studio LCA, così come il Report di Sostenibilità, sono documenti propedeutici all'ottenimento della certificazione ASI, che vanno aggiornati e pubblicati periodicamente, al fine di garantire la massima trasparenza nei confronti di stakeholder e autorità competenti. Dall'analisi LCA, l'aspetto ambientale è emerso come punto di forza che conferma la capacità di Eural di tradurre la sostenibilità in pratiche industriali misurabili e tracciabili.
Gianfranco Cazzago commenta: "Il percorso, seppur complesso, sta già dando i suoi frutti in termini di efficienza, tempestività di risposte ai clienti e, soprattutto, trasparenza. Oggi pubblichiamo sul nostro sito non solo il report di sostenibilità, ma anche il piano di riduzione delle emissioni, le analisi LCA e tutte le nostre politiche ESG. Questo è ciò che ci chiede l'ASI, ma rispecchia anche l'impegno di Eural nel garantire coerenza tra parole e azioni. La certificazione non rappresenta un punto di arrivo, bensì di partenza per un miglioramento continuo".
CON LA CERTIFICAZIONE ASI, EURAL GNUTTI SALE NEL RATING SUPPLIER ASSURANCE
Uno dei benefici tangibili più evidenti derivanti da questo riconoscimento riguarda il rating di Eural sulla piattaforma Supplier Assurance. Un sistema sviluppato per tracciare la supply chain e testare i requisiti di due diligence in materia di diritti umani nel rispetto delle leggi, a livello globale e specificamente per il settore dell'automotive. Dal rating iniziale di D54 punti, registrato nell'ottobre 2023, Eural ha compiuto un significativo avanzamento, arrivando oggi a B80 punti, grazie ai progressi maturati durante l'iter di certificazione.
"La certificazione ASI ha dato vita a un circolo "virtuoso" che copre l'intera catena del valore: sebbene la direttiva "stop the clock" dell'aprile scorso abbia rinviato le date di applicazione di taluni obblighi relativi alla rendicontazione societaria e al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità, Eural ha deciso comunque di inserire nuovi criteri CSRD nel prossimo report di sostenibilità, così da trovarsi preparati all'entrata in vigore degli obblighi della direttiva stessa. Un ulteriore obiettivo di Eural è estendere prossimamente l'analisi LCA ad altre leghe, al fine di garantire un'avanzata gestione del ciclo di vita del massimo numero di prodotti. Desideriamo ringraziare EY per l'opportunità di essere intervenuti in veste di relatori in un contesto così prestigioso e qualificato. In questa direzione, Eural rafforza il suo ruolo di portavoce della filiera contribuendo, con visione e responsabilità, ad alimentare un dialogo costruttivo per una crescita sostenibile dell'alluminio, in sintonia con le sfide del presente e gli orizzonti del futuro." conclude Gianfranco Cazzago.