Lo sviluppo delle nuove generazioni di celle si muove tenendo in considerazione tematiche quali lo smaltimento e il recupero delle batterie agli ioni di litio al termine della loro vita. Flash Battery è alla continua ricerca di materiali sempre più riciclabili e, al contempo, altamente performanti, che garantiscano la massima efficienza della batteria al litio, contemplando sostenibilità e basso impatto ambientale
La quota più consistente degli ingressi in Flash Battery azienda avvenuti nel 2020 (16 addetti in più, che hanno portato il totale a oltre 60) ha riguardato le aree ricerca e sviluppo e progettazione che, insieme a marketing e progetti internazionali innovativi, sono state ulteriormente rafforzate pur in presenza delle conseguenze determinate dalla pandemia.
Flash Battery - leader nella produzione di batterie al litio per macchine industriali e veicoli elettrici - aumenta ulteriormente, alla luce di questi ultimi ingressi, gli investimenti sulla sostenibilità di processi prodotti.
"E' evidente - sottolinea Marco Righi, CEO di Flash Battery - che l'area della ricerca assume un valore centrale per un'azienda come la nostra, chiamata a competere in un mercato giovane e tutto orientato all'innovazione. In quest'ambito, però, vogliamo implementare gli elementi di sostenibilità che ci connotano e che appartengono a quella responsabilità sociale d'impresa che si sta consolidando come fattore distintivo offrendo importanti riscontri anche sul versante della competitività".
Al proposito, Righi fa esplicito riferimento ai processi applicati e ai materiali impiegati nella produzione delle batterie al litio da parte di un'impresa che, poche settimane fa, ha ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il "Premio dei Premi" proprio per gli investimenti messi in atto nella ricerca e innovazione.
"Le nostre batterie - spiega Righi -sono completamente prive di cobalto, che è tra i materiali più difficilmente riciclabili e più impattanti per l'ambiente anche nella fase di produzione. Lo sviluppo delle nuove generazioni di celle sta prendendo sempre più coscienza di questo aspetto, sul quale la nostra scelta è stata comunque netta ed è rappresentata proprio dall'adozione di chimiche al litio (LFP) completamente prive di cobalto".
"Abbiamo scelto- prosegue il CEO di Flash Battery - di adottare la tecnologia più sicura e stabile che si possa reperire sul mercato, giungendo a risultati particolarmente importanti tanto sulla vita delle batterie (oltre 4.000 cicli di ricarica) quanto sulla sicurezza per gli utilizzatori (grazie anche alle nostre tecnologie sull'elettronica di controllo e sul sistema di bilanciamento) e nei processi di riciclo".
I risultati di Flash Battery dimostrano, in sostanza, che le più alte performances sono compatibili con processi produttivi e il ricorso a prodotti a basso impatto ambientale, "ma per questo - osserva Marco Righi - è necessario un continuo investimento in ricerca sui materiali e in competenze ben orientate all'efficienza e alla sostenibilità, consapevoli che il lavoro sulle energie alternative e sostenibili è un percorso ampio e complesso e non si limita alla sostituzione di una fonte".
"Nel Marzo 2021 - prosegue il CEO di Flash Battery - è attesa l'entrata in vigore il nuovo Regolamento europeo sulle batterie relativo alla sostenibilità e allo smaltimento di questi prodotti, per il quale già aderiamo al Consorzio Nazionale Cobat; per parte nostra, però, siamo convinti che le norme vadano sempre anticipate da scelte e comportamenti che prevengano le criticità possibili sulle quali intervengono i regolamenti".
"Anche per questo - conclude Righi - siamo a maggior ragione soddisfatti dell'apprezzamento e dei riscontri commerciali ottenuti sul mercato interno e su quelli esteri, così come dei riconoscimenti ottenuti in queste settimane sia nell'ambito del premio "Imprese per l'innovazione" (evento organizzato da Confindustria in collaborazione con la Fondazione Giuseppina Mai e il sostegno di BNP Paribas e Warrant Hub - n.d.r.) che per l'inserimento di Flash Battery nella graduatoria delle imprese italiane "campioni di crescita" tra il 2016 e il 2019 curata dall'Istituto Tedesco Qualità e Finanza".