L'impianto di Rozzano rappresenta un esempio concreto di come la gestione del ciclo idrico possa evolvere verso modelli di economia circolare e autonomia energetica. Una vera bioraffineria urbana capace di generare valore aggiunto per il territorio grazie alla realizzazione della linea di trattamento dei rifiuti liquidi e al progetto di interconnessione con la rete di teleriscaldamento comunale
La nuova Direttiva europea sulle acque reflue urbane segna un punto di svolta nella gestione del ciclo idrico, introducendo obiettivi stringenti in materia di efficienza energetica, riduzione delle emissioni e recupero di risorse.
L'Europa chiede agli impianti di depurazione di evolversi in piattaforme integrate, capaci non solo di trattare l'acqua, ma di produrre energia rinnovabile e contribuire alla neutralità climatica.
È in questo contesto che CAP Evolution, la società di Gruppo CAP che opera nei settori del Waste, Wastewater ed Energy, sta trasformando il depuratore di Rozzano in un'infrastruttura integrata capace di congiurare acqua, rifiuti ed energia.
L'impianto sarà interconnesso sia termicamente sia elettricamente con la centrale di teleriscaldamento di Atmos, società parte del gruppo GETEC e gestore della rete di teleriscaldamento del Comune di Rozzano.
L'iniziativa è finalizzata a creare un sistema energetico integrato capace di scambiare energia elettrica e termica, massimizzando il rendimento energetico e l'autosufficienza delle strutture coinvolte.
Atmos fornirà energia termica della rete di teleriscaldamento al depuratore, per stabilizzare la temperatura dei digestori utilizzati nella produzione di biogas. Questo apporto termico migliorerà l'efficienza del processo di digestione anaerobica.
Da una parte, quindi, il calore ad alta temperatura derivato dalla combustione del biogas prodotto dal digestore di CAP Evolution verrà immesso nella rete di riscaldamento comunale, che beneficerà così di una quota di calore completamente rinnovabile.
Dall'altra, la centrale di teleriscaldamento fornirà l'energia elettrica prodotta dal proprio cogeneratore direttamente al depuratore, che recentemente ha aumentato la sua capacità di trattamento, coprendo il proprio fabbisogno energetico e garantendo la copertura anche in caso di futuri incrementi dei consumi.
Da depuratore a bioraffineria
Sempre presso l'impianto di Rozzano, con un investimento di 3,6 milioni di euro, CAP Evolution sta realizzando una nuova sezione capace di trattare oltre 100mila tonnellate all'anno di rifiuti liquidi, da trasformare in energia, in ottica di efficientamento e autosufficienza energetica.
Il progetto prevede la realizzazione di una nuova sezione, specificamente dedicata al trattamento di 104.000 tonnellate all'anno di rifiuti liquidi, che saranno trattati sempre attraverso i biodigestori già esistenti, e un'altra sezione per il trattamento di 3.000 tonnellate l'anno di rifiuti alimentari confezionati, per un totale autorizzato di 107.000 tonnellate l'anno. Questo ampliamento sta trasformando di fatto l'impianto di depurazione di Rozzano in una vera e propria bioraffineria.
Sinergia vincente
La sinergia tra CAP Evolution e Atmos porterà benefici concreti in termini economici, ambientali e di affidabilità. Innanzitutto, la connessione diretta con il cogeneratore consente di evitare costi aggiuntivi, migliorando la sostenibilità economica delle operazioni. Inoltre, la stabilità termica dei digestori, garantita dal collegamento alla rete di teleriscaldamento, migliora la resa del biogas, incrementando così l'efficienza del processo di depurazione e la produzione di bioenergia.
Questo progetto rappresenta un modello replicabile di innovazione sostenibile, in cui la sinergia tra infrastrutture locali e la valorizzazione dei rifiuti trasformano un impianto di depurazione tradizionale in un nodo strategico per la produzione e la condivisione di energia rinnovabile.
Un passo concreto verso la transizione ecologica e il raggiungimento degli obiettivi europei di neutralità energetica al 2045.