Gladius: la soluzione ad alta efficienza per la pulizia dei nastri trasportatori nel riciclaggio del vetro

Il caso Tecno Recuperi Spa dimostra come un raschiatore secondario ad alte prestazioni fornito da Arca Processing abbia risolto accumuli, fermi impianto e criticità di sicurezza sulla Linea 3 dell' impianto di riciclaggio del vetro di Gerenzano (VA) , inaugurando una partnership con l'azienda cremonese


VETRO E PUREZZA: IL PARADOSSO DI UN PROCESSO COMPLESSO
Quando pensiamo al vetro, pensiamo a pulizia, igiene, trasparenza. È il materiale per eccellenza dei settori alimentare e farmaceutico, simbolo di purezza e sicurezza. Eppure, il processo che porta un frammento di bottiglia o di finestra a tornare a nuova vita parte da una materia tutt'altro che pura: un miscuglio eterogeneo e contaminato, dove vetro, metalli, ceramica, plastica e organico si confondono in un insieme complesso da trattare.

In questo contesto lavora Tecno Recuperi S.p.A., azienda leader in Italia nel recupero del vetro, che ogni anno trasforma circa 380.000 tonnellate di rifiuto vetroso in materiale "pronto forno" destinato alle vetrerie. Una produzione a ciclo continuo, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che richiede impianti ad altissima efficienza, dove ogni dettaglio meccanico e manutentivo fa la differenza.

Proprio in quest'ambito, la collaborazione con Arca Processing Solutions e l'adozione del raschiatore Gladius hanno permesso di risolvere una delle criticità più insidiose per chi tratta materiali umidi e abrasivi: l'accumulo di "fanghiglia di vetro" e materiale residuo sotto i nastri trasportatori.


UN'AZIENDA STORICA NEL PANORAMA DEL RICICLAGGIO DEL VETRO IN ITALIA
Fondata oltre sessant'anni fa e tuttora a conduzione familiare, Tecno Recuperi è una realtà di riferimento nazionale per la raccolta e il trattamento del vetro proveniente dai circuiti urbano e industriale. L'azienda opera attraverso due siti produttivi: Gerenzano (VA), attivo a ciclo continuo 24/7, e Dello (BS), che lavora su due turni. In totale, ogni anno vengono trattate circa 380.000 tonnellate di vetro, provenienti da tre filiere principali:

Vetro cavo, cioè il vetro domestico raccolto tramite campane, container pubblici e scarti industriali di imbottigliatori e produttori di vetro;
Vetro da settore automotive, costituito da parabrezza e finestrini, che Tecno Recuperi pretratta separando il PVB dalla parte vetrosa;
Vetro piano, proveniente da demolizioni e scarti industriali, chiaro, colorato, stratificato, temprato o doppio.

Il processo produttivo dell'azienda è articolato in cinque linee di trattamento, ciascuna progettata per eliminare progressivamente le impurità: metalli ferrosi e non ferrosi, carta, plastica, legno, ceramica, vetroceramica e vetro al piombo. Dopo una prima fase di pretrattamento con deferizzazione magnetica, vagliatura e cernita manuale, il materiale viene frantumato, asciugato, aspirato e ulteriormente raffinato tramite selezione ottica a raggi X, laser e telecamere, fino a ottenere un prodotto finito certificato per singolo lotto.

Il risultato è un vetro di altissima qualità, pronto per essere fuso e trasformato in nuovi imballaggi, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni di CO₂ e al risparmio energetico. Ri-fondere del vetro necessita di meno energia del produrlo con materia prima silicea. Quindi con ogni tonnellata di vetro pronto al forno riciclato si produce l'equivalente di una tonnellata di nuovi imballaggi, si risparmiano 300 kW/h di energia, non si emettono 250 kg di CO₂ e non si sprecano 1,2 tonnellate di materia prima.


La Linea 3: "la regina" dell'impianto di Gerenzano

La Linea 3, definita "la regina" per la sua complessità e capacità produttiva, ha subito un significativo upgrade ad aprile dello scorso anno. Oggi è in grado di trattare fino a 750 tonnellate al giorno di materiale in ingresso, con una produzione finale di vetro pronto al forno di 550 tonnellate al giorno - un incremento sostanziale rispetto alle 400 tonnellate precedenti.

Questa linea gestisce il materiale più sporco: il misto da raccolta differenziata, dove si trova di tutto, anche l'impensabile. Passeggini, ombrelloni d'estate, decorazioni natalizie d'inverno, buste, batterie, persino mini utensili: tutto ciò che non dovrebbe finire nel vetro, ma che puntualmente vi finisce. La sfida è trasformare questo "mischione" in un prodotto finale di altissima purezza, adatto alle esigenti specifiche delle vetrerie.

 

LA CRITICITÀ: ACCUMULI, FERMI E RISCHI PER LA SICUREZZA
All'interno di un processo così complesso e continuo, anche un dettaglio apparentemente marginale può diventare un collo di bottiglia. È quanto accadeva lungo il nastro di trasporto principale della Linea 3 di Gerenzano, lungo oltre 80 metri, dove il vetro umido aderiva al tappeto generando spessori di fango, sovraccarichi ai motori e frequenti fermi impianto.

"Durante i mesi più freddi o piovosi il materiale arrivava saturo d'acqua" racconta Emanuele Balestrucci, Responsabile di Produzione e Manutenzione di Tecno Recuperi. "Si creavano accumuli di materiale sotto il nastro, difficili da rimuovere e potenzialmente pericolosi per chi

doveva intervenire manualmente. Era chiaro che serviva una soluzione mirata, robusta e calibrata sulle nostre condizioni operative."

Un problema dalle conseguenze multiple
Il problema non si limitava alla manutenzione o alla sicurezza. Le conseguenze si ramificavano su diversi fronti:

Manutenzione e continuità produttiva
Gli accumuli di fango vetroso, quando raggiungevano spessori di alcuni centimetri, provocavano sovraccarichi ai motori. Il sistema di controllo, dotato di protezioni termiche, interveniva automaticamente fermando la linea. Ogni fermo richiedeva l'intervento manuale di operatori per rimuovere il materiale accumulato e sbloccare il nastro - operazioni complesse, che richiedevano coordinamento tra personale e riavvio macchine, con tempi morti inevitabili.

Sicurezza degli operatori
Le manovre di sblocco rappresentavano un rischio reale. Gli operatori dovevano posizionarsi in zone potenzialmente pericolose, utilizzare attrezzature per rimuovere manualmente il fango vetroso e coordinare queste operazioni con il riavvio controllato del nastro. Una procedura delicata, dove l'errore umano o un problema di comunicazione potevano trasformarsi in incidente.

Efficienza di processo e qualità del prodotto
L'accumulo di questo "fango di vetro" interferiva anche con la fase di separazione magnetica e a correnti parassite, riducendo l'efficienza dei dispositivi di selezione dei metalli. Lo spessore di materiale tra il nastro e i magneti o i rotori delle ECS (cernitrici a correnti parassite) inibiva parzialmente i campi magnetici, riducendo la capacità di espellere metalli ferrosi e non ferrosi. Questo comportava ulteriori interventi di pulizia, calibrazione e controllo qualità, con impatto diretto sulla continuità produttiva e sulla purezza del prodotto finito.

Stagionalità del problema
Sebbene presente tutto l'anno, il fenomeno si acuiva drasticamente durante i mesi autunnali e invernali, quando piogge frequenti e temperature rigide aumentavano il contenuto di umidità del materiale in ingresso. In queste condizioni, la formazione di fango era pressoché continua, rendendo la gestione dell'impianto particolarmente gravosa per il personale di produzione e manutenzione.
In sintesi, la criticità della Linea 3 non era solo un problema meccanico, ma una questione di efficienza, sicurezza e qualità del processo, che richiedeva una soluzione capace di garantire pulizia costante e prestazioni stabili anche nelle condizioni più difficili.


LA RISPOSTA: IL RASCHIATORE SECONDARIO A LAME SFALSATE GLADIUS
Dopo un'analisi tecnica dell'impianto, Arca Processing Solutions ha individuato nel Gladius la soluzione più adatta. Si tratta di un raschiatore secondario ad alte prestazioni con lame sfalsate in tungsteno, progettato per garantire pulizia uniforme, lunga durata e manutenzione ridotta anche in presenza di materiali abrasivi e umidi.

Un nome, una filosofia
Il nome Gladius non è casuale. Richiama il gladius hispaniensis, la spada corta che fu l'arma distintiva del legionario romano e uno dei fattori determinanti del successo militare di Roma. Lunga circa 60-70 centimetri, il gladio romano era progettato per il combattimento ravvicinato: robusto, affidabile, letale nella sua essenzialità. Non era l'arma più lunga né la più appariscente, ma era la più efficace nelle condizioni difficili del corpo a corpo, dove servivano precisione, resistenza e prestazioni costanti.
Allo stesso modo, il raschiatore Gladius di Arca Processing affronta il "combattimento ravvicinato" contro materiali difficili - umidi, abrasivi, adesivi - in condizioni operative dove altri raschiatori cedono. Come l'acciaio temprato della spada romana garantiva durata e affidabilità in battaglia, il tungsteno delle lame Gladius assicura prestazioni costanti anche dopo lunghi periodi di lavoro intensivo. E come il gladio rappresentava l'essenza del pragmatismo romano - design semplice, funzionalità massima, zero compromessi - così il Gladius incarna una filosofia progettuale dove ogni elemento ha una funzione precisa e nulla è superfluo.

È lo strumento giusto per la battaglia quotidiana contro l'accumulo, l'usura e i fermi impianto.

Caratteristiche tecniche distintive
Le lame sfalsate permettono la pulizia completa della superficie del nastro, eliminando punti ciechi; il design con scarico tra i tondini evita intasamenti e assicura il flusso continuo del materiale rimosso; il braccio con movimento verticale garantisce un contatto costante e controllato con il tappeto, preservandone l'integrità e prolungandone la vita operativa.
"Il Gladius è nato per applicazioni impegnative" spiega Umberto Arillotta, CEO di Arca Processing. "In impianti come Tecno Recuperi, dove il materiale è abrasivo e il nastro lavora in continuo, un raschiatore convenzionale non resisterebbe a lungo. Il tungsteno, invece, mantiene prestazioni costanti e riduce drasticamente gli interventi manuali."

Perché il tungsteno fa la differenza
La scelta del tungsteno come materiale per le lame non è casuale. Rispetto al poliuretano o all'acciaio convenzionale, il tungsteno offre:
Resistenza all'usura molto elevata: le lame mantengono la loro capacità di taglio e pulizia anche dopo lunghi periodi, ben oltre le prestazioni delle lame tradizionali. Dove una lama in poliuretano si degrada in poche settimane con materiali abrasivi, il tungsteno garantisce mesi di funzionamento ottimale.
Prestazioni costanti in condizioni difficili: nelle applicazioni con polvere fine, materiali umidi, abrasivi o adesivi, le lame in tungsteno riescono ad asportare residui tenaci che altri raschiatori non eliminano senza degradarsi rapidamente. È proprio in queste condizioni estreme che il Gladius esprime il suo valore.
Riduzione dei fermi e dei costi manutentivi: grazie alla lunga durata del materiale, le sostituzioni sono richieste con minore frequenza, riducendo i tempi di inattività e i costi operativi. La manutenzione diventa programmabile e prevedibile, eliminando l'aleatorietà degli interventi d'emergenza.

Posizionamento strategico e recupero materiale

L'installazione del Gladius è stata studiata in modo che il materiale rimosso dal nastro ricada direttamente nella tramoggia sottostante, per essere reimmesso nel processo produttivo. Questo approccio elimina sprechi, mantiene costante la produttività e rappresenta un esempio concreto di efficienza circolare all'interno del ciclo di lavorazione.


RISULTATI: LINEA PIÙ PULITA, CONTINUITÀ PRODUTTIVA, SICUREZZA MAGGIORE
A pochi mesi dall'installazione, i risultati sono evidenti. Il nastro rimane pulito, gli interventi manuali di pulizia sono stati quasi azzerati, e i fermi macchina dovuti a incrostazioni sono praticamente scomparsi.
"Il materiale rimosso dal raschiatore ricade direttamente nella tramoggia sottostante e viene reimmesso nel processo" spiega Balestrucci. "In questo modo evitiamo sprechi e manteniamo costante la produttività. I motori lavorano più leggeri, la struttura resta pulita e sicura."

 

Benefici operativi concreti

Pulizia e manutenzione
Il nastro sotto il raschiatore resta pulito, eliminando la necessità di interventi manuali programmati o d'emergenza. Il personale di manutenzione può concentrarsi su attività a maggior valore aggiunto, piuttosto che su pulizie ripetitive e potenzialmente rischiose. La riduzione degli interventi manuali si traduce anche in minori costi diretti di manodopera dedicata a operazioni non produttive.

Efficienza operativa
I motori, non più sollecitati da sovraccarichi dovuti agli accumuli, lavorano in condizioni ottimali. Questo si traduce in:
• Minore stress meccanico sui componenti
• Riduzione del consumo energetico
• Allungamento della vita utile delle apparecchiature
• Maggiore affidabilità complessiva dell'impianto

Sicurezza degli operatori
L'eliminazione degli interventi manuali di sblocco e pulizia in zone potenzialmente pericolose rappresenta un miglioramento significativo delle condizioni di lavoro, riducendo il rischio di infortuni. Gli operatori possono svolgere le loro mansioni in ambienti più sicuri e controllati, con conseguente riduzione del rischio assicurativo per l'azienda.
Impatto ambientale e igienico
Eliminando efficacemente il materiale residuo (carryback), si limita la dispersione di polveri nell'aria, migliorando la qualità dell'ambiente di lavoro e riducendo rischi respiratori o di contaminazione. Questo aspetto è particolarmente rilevante in un impianto che lavora 24/7, dove la qualità dell'aria diventa un fattore critico per la salute dei lavoratori.

Prevenzione danni strutturali

Un raschiatore efficiente riduce la formazione di depositi sotto il nastro o attorno ai supporti, prevenendo danni a rulli, cinghie o strutture meccaniche che potrebbero richiedere interventi di manutenzione straordinaria costosi. La prevenzione diventa più efficace ed economica della riparazione.

 

La scelta di un cliente soddisfatto: una nuova implementazione
Soddisfatta dei risultati ottenuti sulla Linea 3, Tecno Recuperi ha già ordinato un secondo Gladius per un'altra linea di trattamento, confermando la fiducia nella soluzione e nel metodo di lavoro di Arca Pro. La valutazione positiva si basa non solo sui risultati operativi immediati, ma anche sulla prospettiva di lungo periodo: minori costi di gestione, maggiore affidabilità, continuità produttiva e, non ultimo, la serenità operativa che deriva dalla consapevolezza di aver risolto strutturalmente un problema critico.


UN APPROCCIO CONSULENZIALE E CONTINUATIVO
La collaborazione con Arca Pro non si è esaurita con l'installazione. Grazie al programma di manutenzione programmata Arclean® Service, il sistema è monitorato nel tempo da tecnici specializzati, che verificano regolarmente l'efficienza dei raschiatori e pianificano gli interventi in base all'usura reale.

"Ciò che apprezziamo di più" conclude Balestrucci "è la serenità operativa che ne deriva: sapere che l'impianto è seguito da professionisti che conoscono le nostre esigenze e intervengono con tempestività ci consente di concentrarci sulla produzione."

Il valore della partnership a lungo termine
L'approccio di Arca Processing Solutions va oltre la semplice fornitura di un componente meccanico. Si tratta di una partnership strutturata che comprende:
Analisi preliminare dell'impianto e del processo, con sopralluoghi tecnici e studio delle specificità operative del cliente.
Progettazione su misura della soluzione più adatta, considerando le caratteristiche del materiale trattato, le condizioni ambientali e le esigenze produttive specifiche.
Installazione professionale con minimi tempi di fermo, grazie a una pianificazione accurata e all'esperienza maturata in decenni di interventi su impianti industriali.
Monitoraggio continuativo delle prestazioni, con verifica periodica dello stato di usura e dell'efficienza operativa del sistema.
Assistenza reattiva in caso di necessità, con tempi di intervento rapidi e personale tecnico qualificato sempre disponibile.
Pianificazione predittiva degli interventi manutentivi, basata sull'analisi dei dati di usura reale piuttosto che su scadenze arbitrarie, ottimizzando così i costi e minimizzando i fermi programmati.

Questo modello di collaborazione trasforma un fornitore in un partner strategico per l'efficienza e la competitività dell'impianto, creando un rapporto di fiducia reciproca che si consolida nel tempo.


TECNOLOGIA, EFFICIENZA E PARTNERSHIP

Il caso di Tecno Recuperi dimostra come anche un intervento mirato, quando supportato da competenza tecnica e visione consulenziale, possa generare effetti strutturali sull'intera produttività. Il raschiatore Gladius, unito all'assistenza continuativa di Arclean Service, rappresenta oggi una soluzione concreta per migliorare efficienza, sicurezza e sostenibilità nel settore del riciclo del vetro.

Ma il valore di questa esperienza va oltre il caso specifico. Gladius si propone come risposta efficace per tutti quei settori industriali che movimentano materiali difficili - umidi, abrasivi, adesivi - e che necessitano di soluzioni robuste, affidabili e a bassa manutenzione. Dai settori minerario e estrattivo all'industria del cemento, dal riciclaggio dei rifiuti solidi agli impianti a biomasse, la tecnologia del tungsteno e il design studiato per condizioni estreme trovano applicazione in molteplici contesti produttivi.

L'evoluzione del settore estrattivo e del riciclo richiede sempre più spesso l'integrazione di tecnologie specifiche con servizi di supporto continuativi. Le normative ambientali sempre più stringenti, la necessità di ottimizzare i costi energetici e la crescente attenzione alla sicurezza sul lavoro impongono alle aziende di guardare oltre la semplice fornitura di componenti, per abbracciare una visione sistemica dove tecnologia, servizio e consulenza si fondono in un'offerta integrata.
La capacità di Arca Processing Solutions di coniugare questi elementi - prodotto di qualità superiore e assistenza strutturata - rappresenta un modello di riferimento per il futuro del comparto, dove la competitività non si gioca più solo sul prezzo, ma sulla capacità di garantire prestazioni costanti, affidabilità nel tempo e supporto continuativo. In un mercato sempre più esigente, dove i margini si assottigliano e l'efficienza diventa fattore critico di successo, avere un partner che accompagna il cliente in un percorso di ottimizzazione continua rappresenta un vantaggio competitivo difficilmente quantificabile ma estremamente tangibile nella gestione quotidiana dell'impianto.

 

SCHEDA TECNICA - GLADIUS


Tipologia
Raschiatore secondario con lame in tungsteno ad alte prestazioni

Applicazioni
Materiali umidi, abrasivi o adesivi: vetro, sabbia, aggregati, rifiuti, cemento, biomasse, ceneri

Caratteristiche distintive

Design e funzionamento

• Lame sfalsate: copertura completa della superficie del nastro, eliminando punti ciechi e garantendo una pulizia uniforme su tutta la larghezza
• Design con scarico tra i tondini: previene intasamenti e assicura il flusso continuo del materiale rimosso, evitando accumuli secondari
• Braccio a movimento verticale: garantisce contatto controllato e costante con il tappeto, adattandosi automaticamente alle variazioni di spessore e preservando l'integrità della copertura del nastro, prolungandone significativamente la vita operativa


Materiale delle lame: tungsteno

• Resistenza all'usura molto elevata: le lame mantengono capacità di taglio e pulizia anche dopo lunghi periodi di funzionamento intensivo, con prestazioni superiori di oltre 10 volte rispetto a lame in poliuretano o acciaio convenzionale
• Prestazioni costanti in condizioni difficili: efficace con polvere fine, materiali umidi, abrasivi o adesivi, rimuovendo residui tenaci senza degradarsi rapidamente. Particolarmente indicato per applicazioni dove altri materiali falliscono
• Durata estesa: ciclo di vita significativamente superiore rispetto a materiali tradizionali, con conseguente riduzione della frequenza di sostituzione e dei costi associati

Benefici operativi

Manutenzione e costi

• Riduzione drastica dei fermi impianto per manutenzione raschiatori
• Minore frequenza di sostituzione lame (fino a 10 volte superiore rispetto a soluzioni tradizionali)
• Diminuzione dei costi manutentivi complessivi del sistema di pulizia nastri
• Riduzione significativa dei tempi di inattività non programmati

Efficienza produttiva

• Aumento della continuità operativa e della disponibilità dell'impianto
• Riduzione del sovraccarico sui motori con conseguente risparmio energetico
• Maggiore durata del nastro trasportatore grazie alla protezione della copertura
• Massima asportazione del materiale in eccesso, mantenendo il nastro costantemente pulito ed efficiente

Sicurezza e ambiente

• Riduzione drastica degli interventi manuali in zone pericolose
• Miglior igiene ambientale: limitazione della dispersione di polveri nell'aria
• Riduzione dei rischi respiratori e di contaminazione per gli operatori
• Miglioramento complessivo della qualità dell'ambiente di lavoro

Prevenzione danni strutturali

• Riduzione della formazione di depositi sotto il nastro e nelle zone critiche
• Prevenzione di danni a rulli, cinghie e strutture meccaniche
• Protezione dei supporti e delle strutture portanti da accumuli di materiale
• Minori interventi di manutenzione straordinaria su componenti meccanici

Ambiti e settori di applicazione

Minerario / Cave / Aggregati
Nei nastri trasportatori che movimentano rocce, minerali, sabbia e ghiaia, il comportamento abrasivo è spesso severo. I raschiatori in tungsteno sono molto utili per preservare la cinghia e garantire pulizia costante, riducendo al minimo gli interventi manutentivi anche in presenza di materiali particolarmente aggressivi.

Industria del cemento, calce e materie prime ignee
Materiali polverosi, abrasivi e talvolta umidi richiedono soluzioni robuste per evitare incrostazioni e usura accelerata. Il Gladius garantisce prestazioni costanti anche con materiali ad alta temperatura o con caratteristiche chimico-fisiche particolarmente impegnative.

Riciclaggio & trattamento rifiuti solidi
In impianti di selezione e trattamento rifiuti, materiali misti o residuali tendono ad aderire al nastro. Un raschiatore secondario robusto come il Gladius aiuta a mantenere i nastri puliti e a ridurre le manutenzioni, garantendo continuità operativa in contesti dove la varietà del materiale trattato renderebbe inefficaci soluzioni standard.

Impianti a energia / biomasse / ceneri
Materiali come ceneri volanti o residui carboniosi possono essere abrasivi o adesivi. Un raschiatore ben dimensionato con lame in tungsteno aiuta a prevenire accumuli pericolosi, garantendo la sicurezza dell'impianto e la continuità della produzione energetica.

Disponibilità

Gladius è disponibile in due versioni:

• Taglia M: lama da 150 mm - per nastri da 500 a 1200 mm
• Taglia L: lama da 200 mm - per nastri da 650 a 2000 mm
Entrambe le taglie sono progettate e realizzate interamente da Arca Processing Solutions, garantendo qualità costante e possibilità di personalizzazione in base alle esigenze specifiche dell'impianto.

 

In foto: Emanuele Balestrucci, Responsabile di Produzione e Manutenzione di Tecno Recuperi