Successo per il mcTer di Milano: il punto sullo stato dell'arte in Italia in materia di cogenerazione, energia ed efficienza energetica. Accanto ai convegni professionali, molte aziende e moltissimi esempi virtuosi di efficientamento energetico e cogenerazione nel nostro Paese.
Le aziende italiane sono pronte alle novità e potenzialità dei biocarburanti avanzati, in particolare il biometano, che presto potrebbe coprire il 15% del fabbisogno di gas naturale
Successo per la mostra-convegno tenutasi a Milano lo scorso 29 giugno sul tema della cogenerazione, delle energie e dell'efficienza energetica. Aziende, professionisti, imprese che hanno fatto dell'efficientamento energetico la chiave del proprio successo, si sono dati appuntamento a Milano, San Donato, in occasione di mcTer per fare il punto sullo stato dell'arte in materia di cogenerazione, di biocarburanti avanzati, di energie ed efficienza energetica per l'industria, l'agricoltura, il trasporto nel nostro Paese.
In agenda diverse sessioni di convegni professionali, tutte affollatissime e dense di nuove proposte, di esperienze virtuose realizzate, progetti, risultati e obiettivi per il prossimo futuro di un settore, quello dell'energia, in grande fermento. Presenti alla giornata verticale di Milano tutti i maggiori protagonisti del settore: molte aziende hanno potuto presentare progetti di recente realizzazione, d'avanguardia, progettati per clienti italiani che hanno scelto l'eccellenza nel settore energia e intendono dare una svolta nel proprio settore di riferimento. Fra esse le aziende sponsor della giornata milanese: 2G, AB Energy, ABB, Bosch Energy and Building Solutions, E.ON Connecting Energies Italia, Ecospray Technologies, Ener-G, Fores Engineering, GE Jenbacher, Intergen, Liquigas, Nidec Asi, TonissiPower. Molte altre aziende hanno presentato i loro progetti e le proposte per i nuovi mercati durante i quattro convegni tecnici (http://www.verticale.net/mcTER-Cogenerazione-2017).
La cogenerazione verso l'industria 4.0
In collaborazione con ATI (Associazione Termotecnica Italiana) si è svolto il convegno sul tema: cogenerazione verso l'industria 4.0. Come per il resto del mondo industriale, anche nel caso degli impianti cogenerativi il tema del passaggio a Industria 4.0 risulta quanto mai attuale e nel prossimo futuro sarà sempre più importante, in quanto consentirà di controllare al meglio i sistemi per raggiungere prestazioni ottimali. Il convegno ha visto la partecipazione delle istituzioni e di alcune delle più importanti aziende del settore per condividere buone pratiche e case history di successo; nel corso della mattinata, coordinata da Luigi Bressan (ATI), si sono alternati molti relatori: Pier Ruggero Spina (Università di Ferrara, CTI Comitato Termotecnico Italiano) ha illustrato le novità normative in ambito cogenerativo; Vincenzo Gerardi (ENEA) ha introdotto le innovazioni legate all'utilizzo delle biomasse negli impianti cogenerativi; Sonia Sandei (ENEL) ha approfondito il tema della cogenerazione distribuita per l'Industria 4.0. Apprezzato l'intervento di Andrea Tomaselli (E.ON Connecting Energies Italia) che ha affrontato il tema della cogenerazione interconnessa; così come l'intervento di Cristiano Petrazzini (Liquigas) sulla metanizzazione delle aree off-grid grazie al GNL.
Presentate alcune case history di successo, come per esempio le soluzioni smart per la gestione dell'energia (Mattia Brambilla, Bosch); Gianluca Airoldi (AB Energy) ha invece affrontato il tema della cogenerazione applicata all'industria 4.0 e analizzato le soluzioni per l'ottimizzazione dei processi produttivi. Roberto Barbieri (IML Impianti) ha portato il caso applicativo relativo all'azienda alimentare Rovagnati; sempre in ambito alimentare Federico Frinzi (2G Italia) ha presentato le soluzioni in ambito tri-generativo per i processi produttivi; mentre Nicola Miola (Ener G) ha illustrato un caso di tri-generazione applicata all'industria della plastica. Ha chiuso i lavori l'intervento di Sergio Stagni (Tonissi Power) incentrato sul caso degli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi, dallo studio di fattibilità alla realizzazione.
Dal biogas al biometano. Nuove soluzioni e tecnologie
Affollata la sessione parallela curata dal CIB, Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione, in cui sono state analizzate le potenzialità del biometano, le nuove soluzioni e gli ultimi aggiornamenti normativi in vista dell'approvazione del tanto atteso decreto sul biometano.
Ad alternarsi sul palco dei relatori sono stati CIB, CIG (Comitato Italiano Gas), CTI (Comitato Termotecnico Italiano), Assogasmetano, Nidec Asi, TonissiPower, GE Jenbacher, Ecospray Technologies, Fores Engineering, BIT.
In particolare ecco i temi trattati nel dettaglio: "Il biogas: evoluzione di un sistema", di Marco Pezzaglia (CIB); a seguire Cristiano Fiameni del CIG ha fatto il punto sulle norme tecniche che regolano il settore; Assogasmetano ha portato un contributo sul tema "Metano e Biometano per i trasporti: un immediato contributo alla decarbonizzazione" e in seguito sono stati trattati temi relativi alla cogenerazione (Nidec Asi) e alla tecnologia ETW SmartCycle PSA - tecnologia efficiente e affidabile per upgrading biometano (a cura di TonissiPower).
A seguire ancora diversi relatori hanno presentato i vantaggi delle nuove tecnologie nell'evoluzione dal biogas al biometano, come per esempio la tecnologia VPSA (Vacuum Pressure Swing Adsorption) e l'evoluzione tecnologica che ha condotto ad un impianto di liquefazione efficiente ed affidabile: bioGNL.
Infine si è discusso sul tema del finanziamento degli impianti a biometano e sulla bancabilità dei progetti.
Biometano: il nuovo decreto
Prende forma il nuovo decreto interministeriale sul biometano, tanto atteso dagli addetti ai lavori. Il decreto in preparazione prevede un sostegno concreto ai biocarburanti avanzati e ai progetti che lavorano nel senso dell'efficientamento energetico e della transizione verso l'impiego di energia da fonti rinnovabili e in grado di promuovere attivamente la decarbonizzazione del sistema.
L'Italia è uno dei primi Paesi in Europa a credere e sostenere i biocarburanti avanzati e dunque il biometano. Il decreto prevede un tetto di 1,1 miliardi di metri cubi, sufficiente a raggiungere il target di consumo al 2020 del 10% sul totale dei carburanti. Ma secondo le stime le potenzialità del biometano in Italia sono anche maggiori (commento di Giovanni Perrella, Ministero dello Sviluppo Economico, a Biogas Italy, febbraio 2017). Rassicurazioni arrivano anche dall'Europa, afferma Giulio Volpi, dirigente della Direzione Energia della Commissione Europea, ricordando che il nuovo pacchetto UE sull'energia contiene 8 proposte legislative di riforma del quadro normativo europeo in materia di energia, con il triplice obiettivo di rendere l'efficienza energetica prioritaria nelle politiche energetiche, sostenere la leadership europea in materia di fonti rinnovabili e permettere ai consumatori di giocare un ruolo attivo nella transizione energetica. In questo quadro, il biogas e il biometano fatto bene possono contribuire al miglioramento della sicurezza energetica dell'Italia e dell'Europa, allo sviluppo rurale e all'innovazione tecnologica nonché alla decarbonizzazione. Piero Gattoni, Presidente del CIB, infine afferma che le aziende italiane sono pronte per il nuovo cambiamento e attendono il decreto: negli ultimi anni hanno mobilitato investimenti per 4 miliardi di euro creando oltre 1.555 impianti a biogas (1.200 MWel installati) e 12 mila occupati stabili. Il lavoro fatto sino a oggi rappresenta un grande vantaggio sul fronte dei nuovi investimenti sul biometano. Occorre ora dare concretezza alle potenzialità del biometano che nel prossimo futuro potrà rappresentare fino al 15% del fabbisogno nazionale di gas naturale. L'adozione del nuovo DM Biometano, afferma Marco Pazzaglia del CIB durante il convegno, è un passo essenziale per lo sviluppo del sistema. La focalizzazione è sui trasporti, ma occorre prevedere una strategia a lungo termine anche per usi diversi. E' positiva l'introduzione di target rilevanti in tema di biometano avanzato, adeguabili sulla base dell'effettivo sviluppo del mercato, così come positivi sono i meccanismi proposti di ritiro di biometano avanzato/CIC a valorizzazione fissa e i meccanismi di garanzia per l'accesso agli incentivi, importanti per la bancabilità dei progetti. Interessanti anche le opportunità per la riconversione e/o il potenziamento di impianti esistenti.
Biometano, biocarburante avanzato
Lo sviluppo del biogas e del biometano è indispensabile e condizione necessaria per:
• ridurre le emissioni del settore agricolo e dei trasporti;
• promuovere la sostenibilità del settore gas nazionale;
• integrare i sistemi elettrico e gas, ottimizzando gli approvvigionamenti e la sicurezza di funzionamento del sistema;
• valorizzare e rinforzare il parco biogas esistente quale elemento strutturale del sistema energetico nazionale.
Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 27 del n. 4/2017 di Recycling...continua a leggere