Novità e opportunità per i produttori di materiali da costruzione
A quali opere si applica il Decreto CAM Strade?
Il Decreto CAM STRADE riguarda sia la realizzazione di nuove opere stradali che gli interventi di manutenzione delle opere stradali esistenti.
Cosa cambia riguardo ai materiali da impiegare nella costruzione e nella manutenzione di strade?
Si dovranno utilizzare obbligatoriamente materiali riciclati e miscele bituminose contenenti materiale riciclato/recuperato o sottoprodotto.
Quali materiali sono coinvolti?
Il decreto CAM Strade, oltre agli aggregati riciclati e alle miscele bituminose contenenti materiali riciclati, riguarda anche i misti cementati e gli aggregati prodotti dalle lavorazioni di terre e rocce da scavo.
Quali sono le percentuali di materiale riciclato/recuperato o sottoprodotto previste?
Le strutture dei corpi stradali (piano di posa delle fondazioni, corpo del rilevato e sottofondo) dovranno essere costituite da almeno il 70% di materiale riciclato/recuperato o sottoprodotto mentre per gli strati di fondazione o base in pavimentazioni flessibili e semirigide ne dovrà essere impiegato almeno il 50%, sia se realizzate in misto granulato non legato e legato, sia se realizzate in misto cementato.
I conglomerati con bitumi normali dovranno contenere il 35% di materiale riciclato/recuperato o sottoprodotto per Base o Base/binder, il 30% per strati di Collegamento o Binder, il 15% per Usure chiuse.
I conglomerati con bitumi modificati con polimeri oppure i conglomerati bituminosi additivati con compound polimerici dovranno contenere il 25% per Base o Base/binder, il 20% per Collegamento o Binder, il 10% per Usure chiuse e drenanti.
Per la realizzazione di pavimentazioni rigide in calcestruzzo o resina, si potranno realizzare esclusivamente strati di fondazione in misto granulare contenenti almeno il 50% di materiale riciclato/recuperato o sottoprodotto; i misti cementati ne dovranno contenere almeno il 50%, le pavimentazioni in lastre di calcestruzzo ne dovranno contenere almeno il 5%.
Gli altri materiali e prodotti da costruzione che dovranno avere un contenuto minimo di materiale riciclato/recuperato o sottoprodotto sono: il calcestruzzo (5%); i prefabbricati e manufatti in calcestruzzo (5%); gli acciai per usi strutturali (dal 12% al 75% in base alla tipologia); le tubazioni in gres ceramico (30%), ecc..
Gli obblighi per i produttori
Dal prossimo 21 dicembre, ai fini del rispetto dei requisiti del nuovo decreto CAM STRADE, i produttori di conglomerati bituminosi, aggregati riciclati e misti cementati dovranno essere in possesso di una certificazione rilasciata con schema accreditato sul contenuto di materiale riciclato/recuperato o sottoprodotto per poter effettuare le forniture nei cantieri sia per la realizzazione di nuove opere stradali che per la manutenzione di quelle esistenti. La certificazione UNIPdR 88, per la quale ABICert è stato il secondo Ente di certificazione in Italia ad ottenere l'accreditamento di ACCREDIA, consente in maniera facile e veloce di certificare i materiali al fine di dimostrare il rispetto dei requisiti previsti dal CAM STRADE. La certificazione si basa sul semplice principio dei bilanci di massa senza dover essere costretti a sostenere laboriosi, lunghi e onerosi modelli di calcolo e gli oneri da sostenere sono contenuti.
Al momento ABICert è l'Ente di Certificazione italiano che ha rilasciato il maggior numero di certificazioni UNI PdR 88 sul territorio nazionale.
Cosa occorre per poter ottenere la certificazione UNI PdR 88?
1. Per poter ottenere la certificazione sul contenuto di materiale riciclato/recuperato o sottoprodotto l'azienda deve dimostrare il rispetto della normativa ambientale applicabile per la realizzazione del prodotto, come ad esempio l'Autorizzazione Unica Ambientale A.U.A., l'Autorizzazione Unica A.U., ecc....
2. Gli ingredienti acquistati da fornitori che apportano un contributo sul contenuto di materiale riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto nei prodotti da certificare devono essere anch'essi in possesso di una certificazione del tipo della UNI PdR 88 al fine di dimostrare la adeguata tracciabilità. E' il caso, ad esempio, degli aggregati riciclati o industriali da utilizzare per produrre miscele bituminose, calcestruzzi o misti cementati.
Con la certificazione UNIPdR 88 l'azienda è in grado di dimostrare il contenuto di materiale riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto nelle proprie forniture, registrando e archiviando le evidenze sulla produzione ai fini di eventuali controlli da parte delle Direzioni Lavori e delle Stazioni Appaltanti, come accade in un normale Controllo della Produzione di Fabbrica (FPC).
Perché è facile e veloce ottenere la certificazione UNI PdR 88?
La registrazione delle pesate dei diversi ingredienti impiegati nella produzione è già realizzata dalle aziende del settore nella normale gestione quotidiana del Controllo della Produzione di Fabbrica (FPC). Gli operatori delle aziende, anche le più piccole, sono già abituati ad annotare questi dati da parecchi anni, da quando cioè è entrato in vigore l'obbligo della marcatura CE; si tratta, pertanto, di un'attività semplice già ampiamente diffusa tra gli operatori presenti all'interno delle aziende.
Ottenere la certificazione UNI PdR 88 per i propri materiali da costruzione (miscele bituminose, aggregati riciclati, misti cementati, ecc...) è quindi semplice e veloce.
ABICert ha già emesso in questi anni un ingente numero di certificazioni UNI PdR 88, in tutta Italia, a impianti di produzione di conglomerati bituminosi, calcestruzzo, misti cementati, prefabbricati in calcestruzzo, aggregati riciclati e industriali, ecc...
Anche chi produce aggregati dalle lavorazioni di terre e rocce da scavo può ottenere la certificazione UNI PdR 88, valida sia per i CAM STRADE, sia per i CAM EDILIZIA.
Gli uffici ABICert sono a disposizione per fornire gratis informazioni a riguardo e, per chi lo desiderasse, valutando la fattibilità di ottenimento della certificazione UNI PdR 88 per i diversi materiali da costruzione soprattutto attraverso un'attenta analisi dei requisiti necessari per gli ingredienti impiegati, prima dell'avvio dell'iter di certificazione e senza alcun impegno economico per l'azienda.
Quali sono le altre novità più importanti introdotte dal DECRETO CAM?
Sicuramente quelle che riguardano i requisiti degli impianti e l'impiego dei conglomerati bituminosi tiepidi.
Per quanto riguarda gli impianti vengono di seguito riportati i principali requisiti.
Per l'affidamento delle forniture per la realizzazione delle nuove opere stradali e per gli interventi di manutenzione delle opere stradali esistenti gli impianti che forniscono il conglomerato bituminoso dovranno avere requisiti di sostenibilità ambientale come ad esempio:
- lo stoccaggio delle sabbie immediatamente destinate alla miscelazione e del conglomerato bituminoso di recupero sotto una tettoia o in un capannone ventilato per ridurre i consumi energetici necessari per eliminare l'umidità contenuta nel materiale;
- l'impiego di gas metano, o gas metano liquido o biometano o idrogeno o la possibilità di utilizzare, per l'alimentazione dei macchinari o per l'illuminazione, energia prodotta da pannelli fotovoltaici;
- la gestione dei fumi e delle polveri e la gestione delle emissioni odorigene.
Il Decreto prevede deroghe su alcuni requisiti, in particolari condizioni. La Direzione Lavori ha l'obbligo di verificare la rispondenza al criterio attraverso visite ispettive presso gli impianti di produzione.
Altri requisiti sugli impianti di produzione del conglomerato bituminoso riguardano le temperature di miscelazione del conglomerato bituminoso in impianto, che devono essere ridotte di 20°C rispetto a quelle imposte dalle norme di settore della serie UNI EN 13108.
Nel corso della fornitura la Direzione Lavori verificherà la rispondenza al criterio, che potrà essere ulteriormente riscontrato attraverso misurazioni dirette presso il sito di produzione, effettuate da parte della Direzione lavori, anche per mezzo di laboratori, incaricati dalla Stazione Appaltante.
La temperatura di posa del conglomerato bituminoso in alcuni casi viene imposta non superiore a 120°C (warm asphalt mix o miscele bituminose tiepide). Sono stati introdotti limiti di emissione acustica delle pavimentazioni che saranno verificati dopo la posa, in fase di esercizio.
Ulteriori limitazioni sono state introdotte per il personale di cantiere che deve avere adeguata formazione in materia ambientale e di sostenibilità.
I tecnici che ottengono la certificazione da "Ecoprogettista" emessa da ABICert sotto accreditamento Accredia dimostrano implicitamente il soddisfacimento del requisito, senza alcun rischio di contestazione o di smentita e garantiscono effettivamente una gestione sostenibile del cantiere, essendo capaci di effettuare la conduzione di attività di cantiere nel rispetto della legislazione ambientale innanzitutto e delle previsioni del Decreto CAM in secondo luogo, dimostrando particolare disinvoltura e competenza nella selezione dei prodotti contenenti materiale riciclato/recuperato/sottoprodotto e comunque caratterizzati da una ridotta impronta di CO2.
Indicazioni aggiuntive riguardano le macchine operatrici, i grassi e gli oli lubrificanti per i veicoli utilizzati durante i lavori, ecc...