L’economia del legno: naturale e circolare

Il riciclo del legno in Italia rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare che genera importanti vantaggi economici e ambientali. Il 95% del legno a fine vita diventa nuova materia prima per l'industria del legno-arredo, permettendo di evitare l'emissione in atmosfera di 1,8 milioni di tonnellate di CO2

Dalla cassetta di legno per l'ortofrutta alla cucina di casa nostra o dal pallet al mobile di design, il passo è breve. Detta così sembra semplice, ma dietro questo viaggio circolare del legno c'è un sistema articolato gestito da Rilegno, il consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno, che nel 2022 ha raccolto e avviato a riciclo 1.716.973 tonnellate di legno.

Il legno è un materiale naturale, sostenibile per eccellenza, riciclabile all'infinito e che svolge un ruolo fondamentale nella lotta al cambiamento climatico in virtù della sua capacità di assorbire anidride carbonica. Il riciclo del legno a fine vita consente poi di "congelare" l'anidride carbonica stoccata evitando così l'emissione in atmosfera di 1,8 milioni di tonnellate di CO2 rispetto ad altri utilizzi come, ad esempio, la termovalorizzazione.

La gran parte di tutto il materiale riciclato è costituito da pallet, imballaggi industriali, imballaggi ortofrutticoli e per alimenti, ma una quota importante proviene dalla raccolta urbana dove confluiscono materiali provenienti dal consumo domestico come vecchi mobili, cassette per la frutta o per vini e liquori, fino ai tappi in sughero.
Rilegno gestisce una filiera basata su 1.971 consorziati, 378 piattaforme di raccolta private, 15 impianti di riciclo.

La raccolta degli imballaggi e una prima lavorazione per ridurne il volume tramite pressatura, frantumazione, triturazione o cippatura, avviene nelle piattaforme convenzionate con il Consorzio capillarmente diffuse su tutto il territorio nazionale e al servizio del tessuto produttivo e distributivo nazionale e delle raccolte differenziate comunali. Dopodiché, attraverso un importante sforzo logistico, il legno viene indirizzato ai centri di riciclo localizzati perlopiù nel Nord Italia.

In questi impianti avviene il processo di riciclo che consente al legno di intraprendere un nuovo ciclo di vita, generando nuova materia e quindi nuovi prodotti. Il 95% del materiale legnoso riciclato viene, infatti, utilizzato per la creazione di pannelli truciolari, linfa vitale per l'industria del mobile, mentre il resto si trasforma in pannelli OSB, pallet block, blocchi di legno cemento per l'edilizia, biofilitri, pasta di legno destinata alle cartiere e compost.

L'industria del riciclo del legno post-consumo in Italia è orientata in modo prevalente alla produzione di pannello truciolare, impiegato nella fabbricazione di mobili, complementi d'arredo e rivestimenti per interni ed esterni di abitazioni e uffici. Oggi i produttori di pannello truciolare utilizzano totalmente legno che proviene dalla filiera del recupero post-consumo grazie alla ricerca industriale nel settore che con lungimiranza ha puntato a questo obiettivo. Negli anni le aziende del comparto hanno fortemente investito nel know-how produttivo e hanno raggiunto un tale livello di specializzazione da poter oggi ritirare qualsiasi tipologia di rifiuto legnoso: i loro impianti infatti attuano processi meccanici di selezione e pulitura del materiale in entrata, con un basso impatto ambientale e un'alta resa produttiva. Il grande lavoro di ricerca conseguito dalle aziende del settore nell'ambito dei processi di raffinazione e di progettazione di nuovi macchinari le ha portate a diventare oggi una realtà esemplare, senza eguali all'estero.

Nella sfida della sostenibilità degli imballaggi, inoltre, una fase importante è quella della rigenerazione e riutilizzo, durante la quale l'imballaggio viene verificato e riparato con l'obiettivo di immetterlo nuovamente sul mercato per essere riutilizzato. La filiera della rigenerazione dei pallet in legno ha raggiunto numeri importanti: sono ben 903.000 le tonnellate, ovvero circa 70 milioni i pallet usati, rigenerati e reimmessi al consumo.

Il sistema del recupero e del riciclo del legno in Italia rappresenta, dunque, un concreto esempio di economia circolare che si pone all'avanguardia in Europa con una percentuale del 63% nel riciclo degli imballaggi di legno, ben oltre il target fissato dall'Unione Europea al 30% per il 2030.

Una ricerca del Politecnico di Milano condotta sui dati del 2022 ha stimato che questo sistema (filiera riciclo + filiera rigenerazione) genera un impatto economico di 3,1 miliardi di euro, oltre 10mila posti di lavoro diretti e soprattutto un "risparmio" nel consumo di CO2 pari a 1,8 milioni di tonnellate.

L'impatto del "sistema Rilegno" è stato misurato secondo la logica della Triple Bottom Line, in termini di effetti economici, sociali e ambientali, considerando il contributo che può apportare agli obiettivi dello sviluppo sostenibile, i cosiddetti SDG. Gli effetti economici sono stati misurati come produzione nazionale attivata dalla filiera, con conseguenti ricadute sulla crescita economica (SDG 8), e sulla capacità di supportare lo sviluppo e l'innovazione delle imprese che fanno parte del sistema (SDG 9). Gli effetti sociali sono stati misurati in termini di occupazione generata dalla filiera, come unità di lavoro equivalenti e relativi salari (SDG 8). Infine, gli effetti ambientali sono stati valutati come tonnellate di CO2 equivalenti "risparmiate", grazie alla rigenerazione degli imballaggi (rispetto all'alternativa di valorizzazione energetica), con un beneficio all'obiettivo vita sulla terra (SDG 15) e alla lotta contro il cambiamento climatico (SDG 13). Tutti questi effetti sono alimentati da una filiera incentrata su modelli di consumo e produzione responsabili (SDG 12).

"Recuperare, riutilizzare e riciclare sono le priorità che guidano il nostro Consorzio da oltre 25 anni e che hanno consentito di dare vita a un sistema di economia circolare che ha prodotto risultati importanti sia in termini ambientali, sia per la capacità di creare sviluppo e occupazione a beneficio della comunità e del sistema Italia", sostiene Nicola Semeraro, Presidente di Rilegno.

"I numeri parlano da soli: in questi 25 anni sono stati immessi al consumo 63 milioni di tonnellate di imballaggi in legno, indispensabili per garantire una logistica moderna e sostenibile, sono stati avviati a riciclo 34 milioni di tonnellate di legno e sono stati riutilizzati 10 milioni di tonnellate di imballaggi, pari a 800 milioni di pallet rigenerati e reimmessi al consumo. In questi anni Rilegno ha garantito a tutto il sistema della raccolta, riutilizzo e riciclo un sostegno economico pari a 460 milioni di euro. Possiamo affermare che il riutilizzo e il riciclo del legno in Italia sono ormai un'economia concreta e consolidata che rappresenta un'eccellenza a livello internazionale", conclude Semeraro.

 

 


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