Le attività delle piattaforme ECESP e ICESP
Applicare i principi dell'economia circolare in un settore strategico come quello delle costruzioni e demolizioni può comportare rilevanti benefici per l'ambiente e opportunità per le imprese, le PA e i centri urbani. Occorre adottare un approccio integrato che miri a favorire nuovi modelli di produzione per la filiera C&D e a superare le barriere esistenti, a minimizzare i rifiuti e ottenere maggior valore dalle risorse creando punti di aggregazione di enti e istituzioni, imprese, associazioni e altri soggetti coinvolti nella filiera.
L'adozione del paradigma dell'economia circolare impone una relazione continua fra le risorse ambientali, la loro trasformazione, il loro utilizzo, riutilizzo e recupero. Nel 2015 la Commissione Europea ha pubblicato la Comunicazione COM (2015) 614 final, "L'anello mancante - Piano d'azione dell'Unione Europea per l'economia circolare" in cui i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D) sono identificati come ambito prioritario di intervento. Inoltre nella più recente COM (2020) 98 final "Un nuovo piano d'azione per l'economia circolare per un'Europa più pulita e più competitiva" si prospetta l'ideazione di una strategia per la realizzazione di un ambiente costruito sostenibile basata sull'aumento dell'efficienza nell'uso dei materiali e la riduzione degli impatti climatici. Tale strategia sarà sviluppata in coerenza con gli obiettivi in materia di clima, efficienza energetica e delle risorse, gestione sostenibile dei rifiuti da C&D, accessibilità, digitalizzazione, incremento delle competenze, e promuoverà i principi di circolarità lungo l'intero ciclo di vita degli edifici. A livello europeo, la Direttiva UE 851/2018 ha confermato la previsione della Dir. 98/2008 che almeno il 70% dei rifiuti derivanti da attività di C&D debba essere riciclato e/o recuperato entro il 2020, al fine di ridurre l'impatto ambientale del settore edile. Non è da escludere inoltre che entro il 31 dicembre 2024 vengano introdotti nuovi obiettivi in materia di preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti da C&D e delle relative frazioni di materiale specifico. In particolare, l'UE riconosce la necessità di migliorare la gestione dell'intera catena del valore e il relativo flusso di rifiuti mediante una corretta identificazione e raccolta separata per tipologia, impegnandosi a promuovere la diffusione di buone pratiche di riciclaggio e lo sviluppo di protocolli volontari basati su norme comuni, per migliorare l'individuazione, la separazione alla fonte, la raccolta dei rifiuti, nonché la logistica, la trasformazione e la gestione qualitativa dell'intera filiera.
Sebbene il recupero dei materiali della filiera C&D comporti benefici ambientali ed economici diffusi per enti, pubbliche amministrazioni, imprese e collettività, in termini di riduzione dello smaltimento in discarica, dei rischi di sversamento abusivo, dell'esaurimento delle risorse naturali e di promozione del loro recupero, ad oggi vi sono diverse barriere, di tipo finanziario, strutturale, operativo, tecnologico e di mercato, che frenano la diffusione di meccanismi virtuosi nel rispetto dei principi di economia circolare. Di questi temi si dibatte in due piattaforme di approfondimento e di consultazione degli stakeholder strettamente interconnesse: ECESP - European Circular Economy Stakeholder Platform (https://circulareconomy.europa.eu/platform/) e ICESP (www.icesp.it), piattaforma mirror di ECESP a livello italiano, creata e coordinata da ENEA. Comuni gli obiettivi di fondo delle due iniziative: superare le attività settoriali ed evidenziare le opportunità e le sfide intersettoriali tramite un punto di incontro dove le parti interessate possano condividere le loro soluzioni e collaborare per affrontare sfide specifiche, collegando le iniziative esistenti e sostenendo l'economia circolare a livello europeo, nazionale e locale. In qualità di gestore, ENEA trasferisce le informazioni derivate dalla partecipazione al gruppo di coordinamento ECESP verso gli stakeholder italiani aderenti ad ICESP e, allo stesso tempo, diffonde in Europa le buone pratiche italiane nel campo dell'economia circolare raccolte tramite la piattaforma italiana (Figura 1).
Le attività ECESP nel settore C&D
La Piattaforma Europea degli stakeholder sull'economia circolare, nata nel 2017, è una delle due iniziative di approfondimento e di consultazione degli stakeholder (insieme allo European Commission Circular Economy Financing Expert Group), lanciate dalla Commissione Europea a supporto delle strategie per il piano di azione sull'economia circolare e dei futuri finanziamenti sul tema. La piattaforma è supportata da un Gruppo di Coordinamento, composto di 24 rappresentanti delle organizzazioni e società di tutta Europa, di cui ENEA, unico membro italiano, è parte attiva anche in particolare nel Leadership Group sul settore delle costruzioni. Al fine di sviluppare le attività di ECESP all'interno di una strategia globale, sono stati attivati tre cluster tematici: lo scambio di buone pratiche - ad oggi ne sono state mappate più di 250 - la promozione del dialogo, la condivisione della conoscenza e l'identificazione delle barriere. I risultati delle attività del Gruppo di Coordinamento sono pubblicati sul sito web (https://circulareconomy.europa.eu/platform/), attraverso cui ECESP fornisce uno spazio virtuale che riunisce le parti interessate.
In parallelo, ogni anno il Gruppo di Coordinamento organizza una conferenza annuale finalizzata proprio al confronto tra i portatori di interesse. Il 4 novembre 2020, nell'ambito della conferenza annuale (in edizione digitale), il Leadership Group Construction terrà il Workshop "Promoting circularity in the construction value chain" ("Promuovere la circolarità nella catena di valori edilizia", https://lnkd.in/d9tefyM), che affronterà le principali tematiche e sfide sulla circolarità nel settore delle costruzioni (https://lnkd.in/dh7awE6). Il workshop presenterà, in particolare, i contenuti dell'Orientation Paper sulla circolarità nel settore delle costruzioni pubblicato da ENEA, INEC, ACR+, European Environmental Bureau and Ecopreneur a luglio 2020. Pertanto, il workshop sarà focalizzato sul contributo della catena del valore del settore C&D al raggiungimento della carbon neutrality a livello Europeo, con l'individuazione di aree di intervento prioritarie e relative azioni. Si prevede la partecipazione attiva degli stakeholder alla discussione, nel tentativo di rispondere alle seguenti domande chiave:
• Quali sono gli approcci di mercato che potrebbero spingere verso modelli di consumo circolari nel settore C&D?
• Che tipo di informazioni dovrebbero essere richieste o rese disponibili lungo la catena del valore verso l'utente finale per dare impulso ad una diffusione dei modelli di consumo sostenibili e circolari nel settore C&D?
• Quali policy e azioni specifiche possono influenzare la scelta dell'utente finale di acquistare edifici più sostenibili verso modelli di consumo circolari (quali "made to last", "disown ownership", "get local", "get clean")?
• Quali specifiche policy possono aiutare a promuovere la riduzione dell'uso di materie prime vergini ad un uso più produttivo dei materiali nel settore C&D (ad esempio metalli, plastiche, cemento)?
Il Leadership Group Construction, inoltre, ha inteso valorizzare il contributo degli stakeholder nella prioritizzazione delle aree di intervento e delle azioni per migliorare la circolarità nella catena del valore C&D attraverso un questionario preparatorio, (https://lnkd.in/dEGggYK), i cui risultati saranno discussi durante il Workshop.
Le attività ICESP nel settore C&D
La Piattaforma Italiana ICESP è nata nel maggio 2018, per essere l'interfaccia nazionale e rafforzare il ruolo dell'Italia quale paese-chiave per la promozione, implementazione e diffusione di strategie circolari ad alto valore aggiunto e, al contempo, di aumentare il peso e la rappresentatività del nostro paese nella comunità internazionale. La piattaforma ICESP è dotata di un manifesto programmatico (Carta ICESP) che definisce motivazioni, finalità, interessi comuni e strumenti operativi dell'iniziativa, e da un regolamento che regola il funzionamento della piattaforma e definisce il ruolo degli aderenti. A ottobre 2020, ICESP annovera 94 organizzazioni firmatarie della carta e 176 organizzazioni partecipanti ai Gruppi di Lavoro (GdL), prevedendo di ampliare ulteriormente la partecipazione a seguito dell'assemblea e conferenza annuale previste, rispettivamente, il 4 e l'11 dicembre 2020. Le attività della piattaforma si articolano in 7 diversi GdL (Figura 2). In particolare, all'interno del GdL4 "Sistemi di progettazione, produzione, distribuzione e consumo sostenibili e circolari" che ha come focus la chiusura dei cicli nella catena del valore con un approccio integrato per filiera/settore, il comparto C&D è stata individuato come rilevante.
Al gruppo di lavoro specifico sulla filiera C&D ad oggi hanno aderito 13 diverse organizzazioni (Figura 3) appartenenti al mondo imprenditoriale, della ricerca e formazione, alle associazioni di categoria e la società civile per oltre 30 persone partecipanti al tavolo. Le attività mirano a individuare e promuovere buone pratiche e casi di successo relativi alla chiusura dei cicli nella filiera anche a livello intersettoriale ed individuare criticità normative e tecniche del settore.
In questo senso, il primo output del gruppo è un position paper (in corso di pubblicazione) contenente le priorità strategiche per lo sviluppo della filiera circolare nel settore C&D e la mappatura di buone pratiche nazionali di settore relative ai diversi aspetti e pilastri dell'economia circolare. La consultazione effettuata ha identificato le seguenti priorità strategiche per la filiera C&D:
1. Adeguamento della normativa;
2. Estensione dell'applicazione del Green Public Procurement (GPP) e dei relativi Criteri Ambientali Minimi (CAM);
3. Aumento della competitività degli aggregati riciclati rispetto a quelli naturali.
Oltre a tali priorità è stata realizzata la mappatura di n. 19 buone pratiche che incidono su diversi stadi della filiera con una preponderanza nello stadio dell'end-of-life dei materiali della filiera C&D con un relativo impatto nella fase di costruzione/recupero. Fra le attività, oltre alle riunioni operative e ai confronti periodici per la condivisione di esperienze, vi sono diversi appuntamenti quali RemTech - Inertia (tenutosi a settembre 2020), il Workshop nell'ambito della conferenza annuale ECESP sopramenzionato (4 novembre 2020) nonché l'evento faro di ICESP durante ECOMONDO (5 novembre 2020) dal titolo "Ruolo della Piattaforma italiana degli attori dell'economia circolare nella diffusione della conoscenza e delle buone pratiche di economia circolare".
L'approccio integrato: un metodo di lavoro indispensabile per favorire l'implementazione della circolarità
L'adozione dei principi di economia circolare in un settore come quello delle costruzioni offre grandi opportunità per le imprese, i governi e le città per minimizzare i rifiuti da costruzione& demolizione e ottenere maggior valore dalle risorse utilizzate nell'ambiente costruito.
Agendo sulle varie fasi della filiera e favorendo il dialogo fra le parti interessate, è possibile definire procedure e protocolli in grado di sostenere le imprese e le associazioni di categoria operanti nel settore e, nel contempo, essere di supporto ai policy maker.
Il confronto sistematico ed aperto a tutti gli stakeholder promosso nell'ambito delle piattaforme ECESP e ICESP mira a favorire l'implementazione di nuovi modelli di produzione e consumo basati sui pilastri di economia circolare attraverso: lo sviluppo di input rinnovabili e bio-based; interventi di prevenzione e minimizzazione della produzione dei rifiuti; l'estensione della vita utile dei materiali inerti e la valorizzazione del fine vita, anche tramite processi di simbiosi industriale e di demolizione selettiva; la diffusione di esempi concreti di buone pratiche di filiera che siano rilevanti, complete, dai concreti risultati attesi, con un contributo educativo e comportamentale/valore aggiunto, nonché conformi alle regole di ECESP per la pubblicazione.
L'applicazione di un metodo scientifico-tecnologico come quello adottato nelle piattaforme sopramenzionate consente di supportare la realizzazione di sistemi di gestione trasparenti, efficienti, completi e agili della filiera delle costruzioni e dei materiali da costruzione lungo tutto il ciclo di vita, anche attraverso analisi dei flussi e dei relativi mercati, indispensabile per un'efficace chiusura del ciclo. I lavori contribuiranno così a delineare i punti di forza e di debolezza della filiera, oltre che individuare le azioni strategiche da implementare lungo tutta la catena del valore, nel breve, medio e lungo periodo, per uno sviluppo delle filiere in coerenza con i principi dell'economia circolare.