Nel corso dell'evento di Legambiente "Comuni Ricicloni", l'Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo-IPPR ha premiato un progetto di Gruppo Hera e Idrotherm 2000 per la posa di tubazioni in polietilene composte per almeno il 70% da plastica riciclata di provenienza tracciata
Un concreto contributo all'economia circolare delle materie plastiche e nuovo impulso al GPP-Green Public Procurement, i cosiddetti "acquisti verdi" della Pubblica Amministrazione. E' stato questo l'obiettivo del progetto di Gruppo Hera e Idrotherm 2000 che ha ricevuto il "Premio IPPR ‘Comuni Ricicloni 2019' per il miglior contributo all'economia circolare nel GPP" per aver messo a punto e utilizzato delle tubazioni di polietilene multistrato a basso impatto ambientale, derivante per almeno il 70% da plastica riciclata e, per questo, certificato PSV-Plastica Seconda Vita.
Le tubazioni in plastica riciclata per i servizi a rete, che garantiscono prestazioni tecniche identiche alle soluzioni in plastica vergine, sono state già installate lungo un chilometro di rete elettrica tra Modena e Imola e su due chilometri di rete fognaria nel Comune di Bellaria-Igea (RN).
Il premio è stato consegnato da Maria Cristina Poggesi, Segretario di IPPR-Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, che sostiene e supporta l'economia circolare delle aziende italiane delle materie plastiche: oggi sono oltre 3.000 i prodotti certificati con il marchio "Plastica Seconda Vita", con ben l'89% di contenuto medio di plastiche riciclate. Un vasto campionario di manufatti ecosostenibili a disposizione non solo delle Pubbliche Amministrazioni per rispondere agli obblighi previsti dal GPP, ma anche di consumatori e aziende.
"L'Italia è tra i leader in Europa per il riciclo delle materie plastiche con oltre 1 milione di tonnellate di plastica riciclata impiegata ogni anno in nuovi prodotti - ha commentato Maria Cristina Poggesi. Proprio per supportare le aziende abbiamo ideato e promosso il marchio "Plastica Seconda Vita", una certificazione ambientale di prodotto riconosciuta, basata sui rigorosi standard tecnici italiani, eccellenza nel panorama europeo, che aiuti ad orientare gli acquisti verso prodotti ad alto valore ambientale, specialmente quelli della Pubblica Amministrazione".
Il marchio Plastica Seconda Vita è, infatti, uno strumento utile agli Enti Pubblici per riconoscere i manufatti che soddisfano i requisiti di contenuto di riciclato dettati dai Criteri Ambientali Minimi e spostare così progettazione, produzione e utilizzo dei prodotti in plastica verso una maggiore sostenibilità, in un'ottica di economia circolare.
Chi è IPPR-Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo?
IPPR nasce nel 2004 per favorire il mercato delle materie prime seconde. È il punto d'incontro tra domanda e offerta nell'ambito degli acquisti verdi sia tra aziende private sia tra aziende e Pubblica Amministrazione.
Offre una piattaforma di visibilità a tutte le aziende produttrici e distributrici di plastiche da riciclo e relativi manufatti: una vetrina per il prodotto ecologico in plastica, certificato dal marchio "Plastica Seconda Vita".
Rappresenta un contesto di educazione e promozione in grado di fare cultura delle plastiche da riciclo presso scuole, istituzioni, cittadinanza, Grande Distribuzione Organizzata e Imprese.
Monitora e promuove l'impiego di plastiche da riciclo attraverso un'analisi annuale del settore e delle sue potenzialità di sviluppo, dimostrando così che la plastica non è soltanto riciclabile ma è anche riciclata, in un'ottica di economia circolare e sostenibilità di un settore che è in grado di trasformare realmente i rifiuti in risorse.
IPPR si propone di affrontare fattivamente le problematiche ambientali con un approccio costruttivo e progetti di ricerca e di riciclo innovativi. Per questo coordina, inoltre, il Tavolo Permanente Per il Riciclo di Qualità, il tavolo multi-stakeholder di cui fanno parte anche Federazione Gomma Plastica, COREPLA, ENEA, ISPRA e Legambiente.