Il 26 novembre scorso è stato inaugurato a Metaponto alla presenza del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, il centro di ricerca congiunto Eni - CNR dedicato alla promozione di soluzioni e tecnologie innovative per l'efficienza e l'ottimizzazione della gestione delle acque volte ad una corretta valorizzazione delle risorse idriche. Le attività si svilupperanno su tre direttrici progettuali: l'ottimizzazione dell'uso dell'acqua in agricoltura, le tecnologie avanzate di riutilizzo di acque urbane e industriali e la gestione ottimale delle acque sotterranee costiere e dei rischi di salinizzazione, per un investimento economico di oltre 7 milioni di euro in 5 anni (2019 -2024).
L'avvio del centro si inquadra all'interno della collaborazione a livello nazionale fra Eni e CNR (Joint Research Agreement) siglata lo scorso 24 marzo che prevede la costituzione di quattro poli di ricerca di eccellenza nel Mezzogiorno per uno sviluppo ambientale ed economico sostenibile. Il centro di ricerca congiunto nella fase iniziale prevede l'impegno di 13 ricercatori e tre assegnatari di borse di dottorato dell'Università della Basilicata e disporrà di laboratori dotati di strumentazioni tecnologiche d'eccellenza e di 2 serre sperimentali.
Il tema della disponibilità di acqua dolce rivestirà un ruolo sempre più rilevante nel prossimo futuro e per questo l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite ha inserito tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile l'accesso sicuro alla risorsa idrica. In linea con questo obiettivo, i ricercatori Eni e CNR lavoreranno insieme in quello che è destinato a diventare un centro di riferimento per quanto riguarda la ricerca nell'ambito dell'economia circolare per tutto il Mediterraneo. Un particolare impegno inoltre sarà dedicato alla promozione di soluzioni e tecnologie innovative in grado di aumentare la produttività e l'efficienza dell'uso dell'acqua nel comparto agricolo e alla mitigazione degli impatti crescenti della siccità nel Mediterraneo.
Nel corso dell'evento sono stati anticipati i risultati dello studio "Opportunità per la Basilicata", che nasce dalla collaborazione di Eni con le eccellenze scientifiche e tecnologiche del Mezzogiorno: CNR-ALSIA di Metaponto, ENEA della Trisaia, Università della Basilicata, Fondazione Eni Enrico Mattei di Potenza ed Università Federico II di Napoli. Lo studio intende fornire un contributo per valorizzare le risorse energetiche e le potenzialità legate al territorio della Basilicata attraverso 11 traiettorie tecnologiche prioritarie per uno sviluppo "innovation-driven". I risultati saranno utilizzati per individuare congiuntamente agli stakeholder regionali e locali le linee di potenziali interventi nei settori dello Smart Farming, della Bioeconomia ed Economia Circolare, dell'Energia e Mobilità sostenibili e dell'Industria culturale e creativa nell'ambito di una progettualità partecipata per la creazione di valore nel lungo periodo.