. Nasce un'unica società globale - Liberty Steel Group - che raggruppa le attività siderurgiche di GFG Alliance in un'unica entità legale.
. Le strategie GREENSTEEL saranno al centro del gruppo, compresa la ricerca di nuove tecnologie sostenibili come la produzione di acciaio all'idrogeno.
. Il gruppo Liberty Steel punta a diventare la prima azienda siderurgica al mondo a zero emissioni di CO2 entro 11 anni (2030).
Un'unica azienda globale con 18 milioni di tonnellate di capacità produttiva di acciaio laminato all'anno sarà lanciata attraverso il consolidamento delle attività siderurgiche di GFG Alliance, con la missione di guidare il settore verso un futuro a zero emissioni.
GFG Alliance, di Sanjeev Gupta, ha annunciato oggi che il gruppo Liberty Steel, che impiega 30.000 persone in 10 paesi, sarà accorpato entro la fine di quest'anno attraverso una fusione delle attività di GFG di produzione, estrazione e distribuzione di acciaio a monte e a valle presenti in tutto il mondo.
Il gruppo Liberty Steel diventerà l'ottavo produttore di acciaio al di fuori della Cina, con attività che si estendono dall'Australia all'Europa continentale, dal Regno Unito agli Stati Uniti, e un fatturato annuo di circa 15 miliardi di dollari. Anche se le singole imprese manterranno un elevato grado di autonomia, si produrranno bilanci consolidati e si svilupperà una strategia unitaria.
Al centro della missione del gruppo ci sarà l'obiettivo di ampliare l'attuale strategia GREENSTEEL di GFG per raggiungere entro il 2030 la condizione "net carbon neutral' - gettando le basi per far diventare il gruppo Liberty Steel la prima società siderurgica al mondo a zero emissioni. A lungo termine, ciò comprenderà la ricerca del miglior utilizzo di nuove tecnologie per produrre l'acciaio, come l'idrogeno generato da fonti rinnovabili.
La strategia GREENSTEEL si concentra sull'utilizzo di forni elettrici ad arco per riciclare rottame di acciaio, piuttosto che produrre tutto il materiale da zero, oltre che sull'uso di fonti di energia rinnovabile. L'acciaio da rottame riciclato, prodotto utilizando energia da fonti fossili, genera meno di un terzo delle emissioni di CO2 rispetto alla produzione di acciaio primario, con un beneficio che aumenta drasticamente fino a emissioni quasi zero tramite l'uso di energia rinnovabile, nell'ambito della strategia GREENSTEEL.
I siti Liberty di tutto il mondo stanno già lavorando per ridurre le emissioni dei trasporti, ridurre il consumo di elettricità, ridurre al minimo i rifiuti, sostituire l'acqua dolce con acqua grigia e investire nella produzione di energia sostenibile.
Parlando alla World Steel Dynamics' European Conference a Milano, oggi, Sanjeev Gupta, Presidente Esecutivo di GFG Alliance, ha detto: "Stiamo creando una nuova forza nel settore dell'acciaio con le dimensioni, la portata e l'agilità per creare un percorso verso un futuro sostenibile per le nostre imprese siderurgiche e le comunità in cui operiamo. Il nostro gruppo integrato si estenderà in tutto il mondo, con una struttura finanziaria e di governance adatta ad un business intercontinentale grande come il nostro.
"L'acciaio è l'elemento costitutivo della vita moderna e GFG Alliance ha sempre posto le strategie sostenibili al centro del suo modello imprenditoriale. Siamo consapevoli che diventare "carbon neutral" entro il 2030 è un obiettivo molto ambizioso, ma abbiamo solide basi su cui costruire grazie alla strategia GREENSTEEL già in atto. Questo, unito alla fattibilità tecnica dell'utilizzo dell'idrogeno per il ferro preridotto (DRI) ci dà la certezza di poter puntare ancora più in alto.
"Come azienda sostenibile, l'eredità che trasmettiamo alle generazioni future è tanto importante quanto i nostri profitti. Liberty Steel non mira solo a produrre acciaio di alta qualità, ma anche ad essere un fautore del cambiamento nel settore. In questo modo, possiamo aprire la porta alla reindustrializzazione del mondo sviluppato, rivitalizzando e ripristinando un settore spesso trascurato".
Il gruppo Liberty Steel comprenderà le attività di Liberty House nel Regno Unito, Liberty Steel Europa Continentale, Liberty Steel USA, Infrabuild e Liberty Primary Steel and Mining Australia. Sarà organizzato in tre divisioni: Liberty Primary Steel, Liberty GreenSteel e Liberty Engineered Steel.
La strategia del gruppo prevede un modello di produzione equilibrato, che comprende la transizione degli altiforni esistenti verso forni elettrici ad arco, l'investimento in nuovi forni elettrici ad arco e la sperimentazione di nuove tecnologie ecologiche in tutto il mondo. L'obiettivo sarà quello di affrontare le emissioni nei diversi siti, esplorando tecnologie come il ferro preridotto, la captazione e lo stoccaggio di CO2; inoltre, continueremo a partecipare allo sviluppo di varie forme di energia rinnovabile attraverso la nostra consociata SIMEC Energy.
Liberty Steel intende collaborare strettamente con altre aziende e settori che cercano di ridurre la loro impronta ambientale.
Fautine Delasalle, direttore della Commissione per le transizioni energetiche, che sta lavorando in tutto il mondo su iniziative di sostenibilità, ha dichiarato: "La produzione di acciaio può essere completamente decarbonizzata dalla crescente produzione basata sul rottame e dalla decarbonizzazione della produzione di minerale attraverso varie tecnologie - tra cui l'uso dell'idrogeno, prodotto da elettricità a zero emissioni di CO2, come agente di riduzione, ma anche l'elettrolisi o l'uso della captazione di CO2".
"Sono lieto di vedere aziende pioniere come Liberty Group trasformare questa visione in realtà, inviando un chiaro messaggio al mercato: l'acciaio verde sarà disponibile su scala commerciale e prima di quanto si possa pensare. Ora abbiamo bisogno che i politici si adoperino per sostenere i produttori di acciaio che si sono impegnati a raggiungere obiettivi climatici ambiziosi. Abbiamo anche bisogno che i principali acquirenti di acciaio si impegnino ad utilizzare acciaio a zero emissioni inquinanti per inviare un segnale ai produttori: c'è una domanda di prodotti in acciaio a zero emissioni di CO2".