Quando la plastica non inquina

I consorzi giocano un ruolo fondamentale nella partita del riciclo. In queste pagine parliamo del CO.N.I.P. (Consorzio Nazionale Imballaggi Plastica) e del contributo che questa associazione dà alla filiera del recupero degli imballaggi in plastica

Il CO.N.I.P. Consorzio Nazionale Imballaggi Plastica è un Consorzio volontario senza scopo di lucro che nasce nel 1998 per volontà dei produttori di casse in plastica, conseguentemente all'entrata in vigore del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n.22 (Decreto Ronchi), con l'obiettivo di organizzare un sistema efficace, efficiente ed economico di gestione dei flussi di casse dismesse. Il Consorzio ha ottenuto l'approvazione del Ministero dell'Ambiente nel 1999 per la gestione delle casse in plastica fine ciclo vita e nel 2016 anche per i pallet in plastica. Il sistema si è sin da subito organizzato con una struttura closed loop, coinvolgendo tutti gli attori della filiera, ad oggi 100, tra produttori, utilizzatori, raccoglitori, riciclatori. 
Questo sistema a circuito chiuso è stato ideato per promuovere una produzione green delle casse, che fosse efficiente sia dal punto di vista economico che ambientale; infatti, tale sistema garantisce la raccolta degli imballaggi fine vita, il loro riciclo e il riutilizzo del materiale derivante dal riciclo come materia prima seconda per la produzione di nuove casse.

Nello specifico, i produttori sono gli operatori economici che producono le casse in plastica a marchio CO.N.I.P.; essi sostengono economicamente il sistema consortile in quanto, in conformità alle normative vigenti, versano al CO.N.I.P. un contributo sui quantitativi di casse che immettono al consumo (tale contributo viene utilizzato principalmente dal Consorzio per finanziare le attività di raccolta, recupero e riciclo delle casse), inoltre si impegnano ad impiegare il materiale riciclato dagli altri operatori del Consorzio nei loro sistemi produttivi e operano costantemente nell'ottica del miglioramento e della crescita, investendo in tecnologie e tecniche produttive all'avanguardia e sempre più ecosostenibili.

Gli utilizzatori sono coloro che, una volta terminato il ciclo di vita delle casse, se ne devono disfare correttamente al fine di poterle avviare a riciclo; proprio per questo il Consorzio mette a disposizione di questa categoria una fitta rete di piattaforme di raccolta che garantisce la ripresa degli imballaggi fine vita. Tutto ciò viene fatto minimizzando le distanze e senza costi aggiuntivi per gli utilizzatori. Nel caso di un utilizzatore - cittadino non in grado di conferire direttamente presso le piattaforme consortili, il ritiro è garantito dall'accordo Anci - CO.N.I.P., che regola i rapporti con i Comuni e la gestione delle esigue quantità di imballaggi di competenza del Consorzio che vengono conferiti nella raccolta differenziata.

I raccoglitori svolgono un ruolo fondamentale nell'attività del CO.N.I.P. in quanto, mediante un sistema di raccolta dedicata, garantiscono il ritiro degli imballaggi fine vita appartenenti al circuito consortile. Questa categoria gestisce le operazioni di raccolta delle casse CO.N.I.P. per poi eseguire le operazioni di selezione e bonifica che precedono l'avvio al riciclo; la presenza capillare dei raccoglitori sul territorio nazionale permette di offrire un servizio puntuale e dai costi contenuti. Sui quantitativi di casse fine vita recuperati, il CO.N.I.P. riconosce ai raccoglitori un contributo per l'attività di raccolta e selezione.

I riciclatori trasformano le casse fine vita in materia prima seconda che viene utilizzata dai produttori per produrre nuove casse in sostituzione del materiale vergine. Anche questa categoria investe in innovazioni tecnologiche finalizzate al miglioramento dei sistemi di riciclo e al miglioramento della qualità della materia prima seconda.

Le casse del circuito CO.N.I.P. sono riciclate e riciclabili al 100%.
Grazie al sistema a circuito chiuso, ogni anno il Consorzio genera ingenti risparmi sia in termini economici che di impatto ambientale certificati annualmente da uno studio LCA. Solo nel 2021 il sistema CO.N.I.P. ha permesso di evitare l'emissione di 150 mila tonnellate di CO2eq, pari a quelle generate da oltre 61 mila auto in un anno, risparmiare 2,3 milioni di GJ di energia, pari al consumo energetico medio annuo di oltre 577 mila cittadini italiani, evitare il consumo di 606 milioni di litri di acqua, pari a quella contenuta in 243 piscine olimpioniche, risparmiare l'impiego di 135 mila tonnellate di materia prima vergine pari al peso di 13 torri Eiffel, evitando l'importazione di 778 mila barili di petrolio consentendo un risparmio di 40 milioni di euro. Lo studio di impatto ambientale relativo al 2022 verrà presentato ad Ecomondo il prossimo novembre.

Nell'anno 2022 CO.N.I.P. ha immesso sul mercato nazionale 78.307 Ton di casse in plastica e ne ha recuperate ed avviate a riciclo 56.982 Ton pari al 72,77%. Il Consorzio, da anni, ha conseguito obiettivi di riciclo performanti e di gran lunga superiori rispetto a quelli previsti dalle normative vigenti.
I produttori consorziati realizzano oltre 400 modelli e formati di casse, idonee per ogni esigenza e per ogni tipologia di frutta e verdura, tutte personalizzabili su richiesta del cliente. I diversi formati assicurano una miglior funzionalità per le varie tipologie di frutta e verdura consentendo altresì una miglior valorizzazione della materia prima impiegata. La tecnologia produttiva ha, poi, consentito di realizzare casse sempre più leggere di circa il 30%, per ridurre i quantitativi di materia prima plastica, e tutte impilabili, così da ottimizzare i trasporti e ridurre i quantitativi di CO2 senza comprometterne la funzionalità.
Intatti, le casse CO.N.I.P. hanno una tara costante e delle dimensioni standard che consentono una pallettizzazione sicura.

La struttura delle casse CO.N.I.P. garantisce delle ottime performance di conservazione dei prodotti contenuti in quanto favorisce una distribuzione uniforme del freddo, evita la formazione di muffe e, di conseguenza, consente dei tempi di conservazione dei prodotti più lunghi evitando lo spreco alimentare.
Le casse CO.N.I.P. in plastica riciclata sono certificate per il contatto diretto con ortofrutta in quanto il Consorzio è stato il primo sistema autonomo ad aver ottenuto un giudizio scientifico da parte di EFSA a produrre plastica riciclata e cassette in plastica riciclata idonee al contatto diretto con ortofrutta, e che, a seguito dell'entrata in vigore del Regolamento UE 2022/1616 relativo ai materiali e oggetti in plastica riciclata a contatto con alimenti, il Sistema CO.N.I.P. è annoverato tra le tecnologie di riciclo idonee.

In questo periodo il tema caldo del settore è la proposta di Regolamento Europeo sugli Imballaggi che vuol spostare il focus dal riciclo al riutilizzo degli imballaggi. 
Questa proposta è alquanto penalizzante sia per il consorzio che per tutta l'Italia. Infatti, l'Italia ha raggiunto risultati eccellenti in tema di riciclo dei rifiuti di imballaggio, anticipando addirittura quelli che sono gli obblighi fissati a livello europeo. Tutte le aziende italiane hanno effettuato, nel corso di questi ultimi 20 anni, ingenti investimenti nelle tecnologie di riciclo, al fine del raggiungimento degli ambiziosi traguardi verso la transizione ecologica. Convertire un sistema che funziona verso un sistema di dubbia efficienza ed efficacia appare veramente insensato. Infatti, la proposta di Regolamento presentata dal Parlamento Europeo è puramente ideologica senza alcun dato scientifico o studio LCA che dimostri che il sistema di riutilizzo sia più efficiente da un punto di vista economico, ambientale e di sicurezza alimentare e della salute di quello del riciclo. Occorre infatti tenere in considerazione che per riutilizzare un imballaggio che va a contatto con ortofrutta o comunque con un alimento, deve essere, dopo ogni utilizzo, accuratamente lavato e sanificato con conseguente enormi consumi di acqua ed energia. 


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