A Ecomondo 2022 abbiamo intervistato Marco Turri, Managing Director di Geocycle Italia che ci ha parlato delle diverse soluzioni offerte per la valorizzazione sostenibile dei rifiuti. Focus su fanghi da depurazione e construction&demolition waste
Cenere alla cenere, polvere alla polvere. Dalla Genesi, passando per la letteratura e la poesia, non vi è chiusura del cerchio più eloquente. Ma polvere alla polvere può essere inteso in maniera quasi letterale se si parla rifiuti da costruzione e demolizione che vengono reimmessi nel ciclo di produzione di una cementeria. Protagonisti di questa perfetta chiusura del ciclo di vita dei materiali sono Holcim e Geocycle.
A Ecomondo 2022 abbiamo intervistato Marco Turri, Managing Director di Geocycle Italia che ci ha parlato del co-processing e delle diverse soluzioni offerte per la valorizzazione sostenibile dei rifiuti, con un focus particolare proprio sui construction&demolition waste e sui fanghi da depurazione.
Quanto è importante parlare di economia circolare nella produzione del cemento?
Partiamo dal presupposto che la produzione di cemento richiede un consumo elevato di energia e risorse. L'economia circolare, pertanto, non solo si traduce per Holcim nell'impegno verso una gestione sostenibile delle risorse, ma anche verso una massimizzazione dell'efficienza dei processi, per questo motivo è costante l'investimento in interventi volti a chiudere il ciclo di vita dei materiali. Sul mercato italiano Holcim Italia ottimizza il suo processo produttivo anche grazie al supporto della consociata Geocycle (Italia) che da oltre 30 anni si occupa della gestione responsabile e sostenibile dei rifiuti, nonchè della loro valorizzazione. La nostra piattaforma di Tradate, in provincia di Varese, gestisce scarti industriali assicurandone il completo recupero nelle cementerie Holcim. Grazie al co-processing nella cementeria di Ternate, forniamo soluzioni sostenibili alla gestione dei rifiuti locali, mentre per i rifiuti non gestibili nei nostri impianti italiani le soluzioni sono offerte dal network globale di Geocycle e Holcim.
Cosa significa per Geocycle Italia essere presenti a Ecomondo?
L'appuntamento annuale con Ecomondo, evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa, è per noi di Geocycle Italia sempre molto atteso. È l'occasione per incontrare i nostri clienti e per presentare quello che facciamo con il nostro co-processing, quindi con il recupero simultaneo di energia e di materia dai rifiuti.
Come avviene il co-processing?
Il co-processing è la tecnologia che consente il recupero di materia ed energia dai rifiuti, impiegandoli all'interno del processo produttivo del cemento senza produrre residui finali. I meccanismi simultanei di riciclo e recupero proposti rappresentano un'applicazione industriale dell'economia circolare, poichè attraverso il co-processing si può valorizzare anche ciò che non risulta recuperabile a valle della raccolta differenziata e si possono riutilizzare anche scarti di altre lavorazioni. Si tratta di una soluzione sicura per la collettività, l'ambiente e l'industria.
Quali sono i materiali che vengono recuperati?
All'interno del Gruppo possiamo gestire rifiuti provenienti da diversi settori, quali ad esempio: chimica e farmaceutica, automotive, raffinazione di idrocarburi, produzione di gomma, plastica e carta e da tre anni anche construction&demolition waste. In particolare a livello di rifiuti liquidi gestiamo solventi, acque solventate, oli esausti, emulsioni oleose. A livello di biomasse gestiamo fanghi essiccati da depurazione acque, legno e segature impregnate. A livello di rifiuti minerali: terre contaminate, rifiuti da C&D, rifiuti contenenti ferro, silice, alluminio, calcio; oltre che CSS e pneumatici fuori uso.
Un materiale che utilizzate da anni è costituito dai fanghi da depurazione, come vengono impiegati?
I fanghi da depurazione sono un materiale molto interessante che noi impieghiamo da quasi 20 anni nel nostro impianto italiano. È un materiale che riusciamo a recuperare completamente, ha un limitato contenuto di energia, molte ceneri ma per il tipo di processo che abbiamo, riusciamo a valorizzarlo nelle condizioni ottimali. Siamo assolutamente convinti che il recupero di questo materiale nel processo produttivo del cemento sia la soluzione ideale, perché grazie alla peculiarità dei nostri impianti e di quello che facciamo, oltre a recuperare tutto, riusciamo anche a distruggere ogni possibile inquinante. Oggi si parla sempre più di micro inquinanti, quali ad esempio PFAS, che noi riusciamo a distruggere totalmente grazie al nostro processo. Nell'ultimo periodo abbiamo lavorato per aumentare la capacità di utilizzo di questo materiale nel nostro impianto, investendo in un secondo silo di stoccaggio, per essere sempre più performanti e per offrire un servizio sempre migliore a tutti i nostri clienti, quindi a tutte le città che con i loro depuratori si sono affidati a Geocycle per la gestione del loro scarto.
Lo state utilizzando da un tempo relativamente ridotto, però il construction and demolition waste è la perfetta chiusura del cerchio, cosa significa poter usare i rifiuti da C&D nella cementeria?
È vero, sono solo tre anni che utilizziamo gli scarti da costruzione provenienti dalla demolizione degli edifici ed è un materiale che oggi riusciamo pienamente a valorizzare. Tra l'altro i rifiuti da C&D sono il materiale più presente nel nostro mondo quindi in quantitativi assolutamente importanti e che hanno bisogno di una soluzione ecologicamente corretta. Grazie al nostro processo lo riusciamo a recuperare completamente. È un prodotto che ci permette di sostituire materiali naturali che grazie a quello che facciamo consente di chiudere il ciclo di vita del calcestruzzo in maniera totalmente circolare. Siamo fermamente convinti che tanto cemento noi vendiamo e immettiamo sul mercato, tanto, o più realisticamente almeno una parte debba ritornare nel nostro processo. Polvere alla polvere, per chiudere davvero il ciclo in maniera perfetta.