Tra pochi giorni, il pacchetto di direttive per l'economia circolare diventerà legge e Remedia, con l'obiettivo di avvicinare le persone a un tema complesso come quello del modello economico circolare, rilascia una breve clip per accrescere la consapevolezza che ognuno può fare, responsabilmente, la propria parte per preservare il pianeta per le future generazioni.
E' attesa nei prossimi giorni l'emanazione da parte del Presidente della Repubblica del pacchetto di Economia Circolare, che recepirà le direttive europee in tema rifiuti con l'intento di promuovere un modello economico sempre più circolare.
In quest'ottica, Remedia, Consorzio nazionale no profit leader nella gestione dei rifiuti tecnologici, è pronto a fare la propria parte per sensibilizzare il cittadino sull'importanza delle tematiche ambientali. In concomitanza con l'entrata in vigore della nuova legge, il Consorzio pubblica un nuovo video educational dal titolo "Economia circolare: un'opportunità chiamata futuro", che intende istruire su un tema, come quello dell'economia circolare, molto diffuso tra gli addetti ai lavori, ma ancora poco chiaro e lacunoso per i cittadini.
Il video è disponibile da oggi sul sito dedicato ai cittadini remediapervoi.it e sui canali social del Consorzio ed è parte della campagna di comunicazione che Remedia porta avanti da tempo per la diffusione delle buone pratiche. La clip si aggiunge quindi a "Come riciclare i RAEE" e "Pile esauste: piccolo rifiuto, grande cuore" realizzati lo scorso anno, confermando l'impegno reale di Remedia per diffondere una cultura green in grado di cambiare il paradigma esistente e che punti a rafforzare l'immagine dei rifiuti non solo come scarto, ma come risorsa per l'intero Sistema. A partire proprio dai rifiuti tecnologici presenti nelle nostre case e nelle nostre vite.
Fare la raccolta differenziata dovrebbe essere un'usanza ormai consolidata, ma ancora non tutti sanno che questa regola vale anche per i prodotti tecnologici (elettrodomestici,smartphone, pc, pile e accumulatori, ecc) che se raccolti e trattati correttamente possono essere riciclati dando vita a nuove risorse. E proprio il riciclo è alla base del modello economico circolare, un cambiamento necessario che deve coinvolgere governi, imprese e cittadini e che consiste in un nuovo modo di progettare, realizzare, utilizzare e riutilizzare ancora, così da poter dare vita a un modello di business in grado di potersi rigenerare da solo, senza conseguenze per il Pianeta.
"La filiera dei rifiuti tecnologici rappresenta un esempio virtuoso di applicazione dell'economia circolare" dichiara Danilo Bonato, Direttore Generale di Consorzio Remedia - "Oro, argento, rame, platino, ferro, vetro e plastica sono solo alcuni dei materiali contenuti al loro interno che, una volta che l'apparecchiatura ha concluso il proprio ciclo di vita, possono essere recuperati e reinseriti in nuovi cicli produttivi senza bisogno di nuove estrazioni dal suolo per ottenere materie prime. Questo video realizzato da Remedia è l'emblema del nostro impegno concreto e continuo verso lo sviluppo dell'economia circolare perché è solo quando tutti ne cogliamo il significato e ne comprendiamo le opportunità,consumatori cambiamento che per verificarsi deve basarsi sul coinvolgimento e la collaborazione di tutti." compresi, che possiamo davvero intravedere un cambiamento. Un cambiamento che per verificarsi deve basarsi sul coinvolgimento e la collaborazione di tutti"
Remedia, che rappresenta circa 2.300 aziende che immettono sul mercato Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, Pile e Accumulatori, da sempre si impegna a promuovere iniziative e progetti per incentivare uno sviluppo sostenibile. Nel 2019 il Consorzio ha ambientalmente gestito circa 150.000 tonnellate di rifiuti tecnologici, con un risparmio di energia di 689.042 GJ pari al consumo elettrico annuo di una città come Reggio Calabria 626.934 tCO2 risparmiate pari alle emissioni generate dal parco veicolare della provincia di Milano, per un periodo di 23 giorni.
È possibile visualizzare il video: "Economia Circolare, un'opportunità chiamata futuro"
cliccando qui e sui canali social del Consorzio.