A Sesto San Giovanni (MI) è in corso la demolizione dello storico edificio direzionale della ex Magneti Marelli. Protagonista l'azienda milanese Toptaglio che, per affrontare altezze e volumi importanti, ha scelto l'escavatore da demolizione EC480E HR di Volvo CE
I segni del tempo. Negli alberi li possiamo trovare nella corteccia o nel tronco, tanto che si dice che più anelli di accrescimento ci sono, più sono gli anni che ha l'albero; nelle persone li si ritrova implacabili sulla pelle, quelle rughe sottili o profonde che rivelano il trascorrere del tempo. Ma il tempo passato, coi suoi segni e coi suoi simboli, lo possiamo leggere anche nell'ambiente che ci circonda, nelle città, nei paesi. Prendiamo Sesto San Giovanni, ad esempio, comune di 80.000 abitanti nella Città metropolitana di Milano che nel XX secolo è stato sede di una delle più grandi ed estese concentrazioni industriali d'Italia, dal tessile alla produzione libraria e della carta, dalla metallurgia all'elettronica ed elettrotecnica. Non a caso proprio per la grande presenza di strutture industriali pesanti e la conseguente concentrazione di un gran numero di operai di ideologia comunista, negli anni del boom economico, Sesto era conosciuta addirittura come la "Stalingrado d'Italia". Di tutte quelle fabbriche oggi è rimasto ben poco: scheletri e polvere, zone da bonificare, demolire e riqualificare. Ed è proprio quello che si sta facendo: trasformare enormi aree dismesse per dare vita a percorsi di rinascita urbana.
Ne sono un esempio la Città della Salute e della Ricerca, Unione Zero e la Stazione Ponte, tutte nelle aree delle ex acciaierie Falck. Ma nel programma di rigenerazione urbana "Sesto Futura" si inserisce anche la demolizione degli ex uffici della Magneti Marelli, storico colosso specializzato nella produzione di componenti per l'industria automobilistica, per la quale è al lavoro dallo scorso febbraio l'azienda milanese Toptaglio che, per consegnare il lavoro in tempi record, ha scelto di affidarsi alla sicurezza di Volvo e al suo must have da demolizione: l'escavatore EC480E HR.
Come ci spiega Alessandro Reggiori, Direttore Commerciale di Toptaglio: "l'area oggetto di intervento, di circa 30.000 mq, era originariamente della Magneti Marelli che aveva insediato a inizio del secolo, proprio a Sesto San Giovanni, la produzione di magneti destinati ai motori a scoppio, automobilistici, motociclistici e aeronautici. Nel corso del tempo è stata poi acquisita dall'ex Impregilo, ora Webuild, che vi aveva impiantato i propri uffici. Inutilizzato da una quindicina di anni e spesso utilizzato come rifugio di fortuna, nonché oggetto di atti di vandalismo, il complesso industriale in soli sei mesi verrà demolito completamente e riqualificato per diventare poi uno studentato, da oltre mille posti letto, destinato a rispondere alla crescente domanda abitativa universitaria che coinvolge Milano e il suo hinterland. Dal punto di vista strutturale - precisa Reggiori - possiamo parlare di tre grossi corpi di fabbrica a triangolo, due dei quali prospicenti alle due strade principali, ossia Viale Italia e Via Marelli, e uno interno che costeggia il parcheggio della Coop. Si tratta di edifici di 5 piani, in cemento armato e laterizio, risalenti all'inizio del secolo scorso, poi rimaneggiati nel tempo con il rifacimento della facciata in vetro e alluminio e con l'aggiunta di un sopralzo che li ha portati ad un'altezza massima di 25 metri, motivo per cui avevamo bisogno di un escavatore a braccio lungo, che ci consentisse di lavorare agevolmente e in piena sicurezza anche in copertura".
Prima della demolizione vera e propria, iniziata lo scorso agosto, Toptaglio è stata protagonista insieme a Isovit della delicatissima fase di strip out e di bonifica. La bonifica ha riguardato, specialmente, la rimozione di FAV, ossia fibre artificiali vetrose, quindi materiale pericoloso che era solito essere utilizzato nei sottotetti, all'interno delle pareti e nell'isolamento delle tubazioni degli impianti di riscaldamento oltre che delle apparecchiature, che è stato trattato e smaltito in piena conformità con la normativa vigente. Oltre alla bonifica, prima della demolizione vera e propria è stato realizzato anche lo strip out selettivo che ha consentito di rimuovere preventivamente tutti gli elementi estranei alle mere strutture edilizie così da ottimizzare la gestione dei materiali di scarto, separandoli già in cantiere e indirizzandoli immediatamente verso processi di smaltimento e recupero dedicati.
Come specifica sempre Reggiori: "Le attività di demolizione non riguardano solo l'abbattimento degli edifici, ma anche la demolizione degli interrati con opere di contenimento dei terreni mediante pali di contorno propedeutici sia alle opere di demolizione dell'interrato che futuri scavi. Ad oggi, il primo blocco, quello interno, è pressocchè completamente demolito visto che siamo giunti ormai sull'angolo, dopodichè la demolizione avanzerà su due fronti, parallelamente, con due escavatori che attaccheranno i due edifici rimasti e finiranno per lavorare esattamente contrapposti. Escavatori - sottolinea Reggiori - che sono entrambi Volvo, visto che operando già da anni con un EC380E HR con braccio da 18 metri non abbiamo avuto dubbi nell'affidarci al brand svedese per una macchina importante, di tonnellaggio superiore quale l'EC480E HR con braccio da 28 metri, una macchina scelta apposta per l'alto sbraccio e soprattutto per la tranquillità data dall'alta qualità costruttiva e dalla solida rete Volvo che ci consente davvero di poter contare su un mezzo in grado di permetterci di portare a termine il lavoro in tempi stretti, visto che la consegna del cantiere è fissata a marzo 2026."
L'EC480E HR è infatti un escavatore da demolizione ad alto sbraccio, da 64 ton che monta un motore Volvo D13J, Stage V, da 13 litri, 385 CV. Grazie alla struttura robusta e all'alta efficienza dell'impianto idraulico, l'EC480E HR assicura elevate prestazioni anche nei progetti di demolizione più impegnativi.
Come ci spiega Lino Cattaneo, Funzionario Commerciale Volvo CE Italia: "La notevole robustezza di telaio, braccio heavy-duty e avambraccio contribuiscono a migliorare l'affidabilità e la disponibilità operativa della macchina. Opportuni listelli in acciaio, saldati inferiormente all'avambraccio, ne assicurano una maggiore protezione, così come le protezioni in acciaio per i cilindri della benna e del braccio proteggono aste, cilindri, valvole e tubazioni dalla caduta di detriti e materiali, nonché le protezioni sull'intera lunghezza delle catenarie dei cingoli che proteggono da detriti di demolizione ed evitano che armature o altri oggetti acuminati penetrino nei cingoli stessi. Considerando che per Volvo la sicurezza è da sempre al primo posto nella progettazione delle macchine e non solo - specifica Cattaneo - l'EC480E HR è dotato anche di un sistema di protezione dagli impatti laterali che protegge la torretta da possibili danni, oltre che una struttura FOG, quindi Falling Object Guard, montata sul telaio per proteggere l'operatore e la cabina dalla caduta di macerie incrementando la sicurezza e la disponibilità operativa della macchina".
La cabina, infatti, è un altro elemento importantissimo che concorre ad aumentare l'efficienza operativa della macchina, in quanto è noto che un operatore in un ambiente confortevole riesce ad essere molto più performante e a mantenere livelli di concentrazione più alti, cosa fondamentale durante le operazioni di demolizione che necessitano attenzioni maggiori rispetto alla realizzazione di uno scavo tradizionale, divenendo quindi un elemento cruciale nella scelta della macchina. Come ci descrive sempre Cattaneo: "La cabina dell'EC480E HR è una cabina a sollevamento idraulico montata su supporti elastici che si può angolare fino a 30° per migliorare la visibilità e ridurre l'affaticamento dell'operatore nei lavori con sbraccio elevato, è dotata di vetri anteriore e laterale destro laminati, per aumentare ulteriormente la sicurezza, e garantisce un'ottima visibilità grazie all'ampia superficie vetrata; visibilità poi aumentata e supportata dall'utilizzo di quattro telecamere, una posteriore e una laterale destra e due sul braccio da demolizione, fornite di serie".
La forza di questo escavatore da demolizione sta anche nel sistema del braccio modulare brevettato Volvo in grado di offrire la massima versatilità grazie all'innovativo giunto modulare idraulico che utilizza un meccanismo di bloccaggio idraulico per lo sgancio dell'attrezzature e la commutazione tra le configurazioni a braccio alto e standard.
Ancora Cattaneo sottolinea: "le varie configurazioni disponibili di braccio e avambraccio ne aumentano la versatilità, tanto che questa macchina può essere impiegata nella demolizione di edifici molto alti, ricordiamo che ha un braccio che raggiunge i 28 metri di altezza, e, con il braccio standard, nel caricamento delle macerie sul camion ad esempio. Considerando però che si tratta di una macchina nata per le demolizioni, anzi, nata per affrontare le demolizioni più complesse, Volvo offre una soluzione completa di soppressione della polvere che comprende una pompa di aspirazione idraulica da 30 l/min. Si tratta di un impianto di irrorazione acqua che si compone di quattro ugelli, due su ciascun lato dell'avambraccio, che irrorano un getto nebulizzato che abbatte la polvere, oltre al fatto che lo stesso impianto può essere utilizzato anche per la pulizia della macchina per mezzo della pistola ad alta pressione prevista sul retro della cabina".
Al fine di una maggior efficienza nel contenimento polveri, considerando l'ambito densamente abitato in cui sono inscritti i fabbricati da demolire, Toptaglio ha previsto ulteriori sistemi di abbattimento polveri che prevedono, oltre al personale a terra munito di idrante, anche un particolare sistema, un vero plus che l'azienda milanese è in grado di offrire e che prevede l'impiego di un'autogru per l'installazione di un maxi telo da demolizione, sulla cui sommità della trave vengono innestati i nebulizzatori per un abbattimento ancora più performante. Un ulteriore valore aggiunto se si considera che i due edifici su Viale Italia e Via Marelli sono proprio prospicenti il fronte strada. Un valore aggiunto che si somma alla capacità affrontare cantieri complessi e attenzionati nel pieno rispetto delle tempistiche di consegna. Così come sta avvenendo nel cantiere di Sesto San Giovanni che, grazie anche alle alte prestazioni dell'EC480E HR garantite altresì dall'estensione di garanzia, dal contratto di manutenzione programmata ogni 500 ore e dal supporto offerto dalla rete Volvo, procede spedito per trasformare un simbolo della Sesto operaia in un esempio di rigenerazione urbana in grado di rispondere ai nuovi bisogni sociali e demografici dell'area metropolitana di Milano, recuperando spazi in disuso e guardando al futuro.
In foto, da sinistra: Lino Cattaneo, Funzionario Commerciale Volvo CE Italia; Alessandro Reggiori, Direttore Commerciale di TopTaglio e Mykhaylo, Capocantiere TopTaglio
TOPTAGLIO: "demolire" e "costruire" parole intimamente connesse tra di loro
General Contractor specializzato in operazioni di riqualificazione edilizia, un'azienda di famiglia che opera nei settori della consulenza, delle demolizioni, del decommissioning, delle costruzioni e del fit out. Presente da oltre 25 anni sul mercato italiano ed estero, TOPTAGLIO si è sempre distinta per la sua capacità di trovare la soluzione più efficace per ogni tipologia di intervento. Dai tagli ai carotaggi, dalle bonifiche alle demolizioni più complesse, fino ad arrivare ai progetti di design & build, dove ogni fase è gestita con competenza e attenzione ai dettagli.