È stato inaugurato a Modugno (BA) un nuovo impianto fotovoltaico a terra nell'area della ex cava di calcare e cementeria Italcementi, riqualificando così un'area industriale bonificata. Realizzato con tecnologie all'avanguardia, l'impianto è composto da 10.056 pannelli fotovoltaici di ultima generazione e ha una potenza totale di circa 5,5 MW con una produzione annuale attesa di 8,5 GWh
Italgen, società attiva nel settore delle energie rinnovabili, prosegue il proprio percorso di sviluppo e diversificazione delle fonti di produzione energetica inaugurando a Modugno (BA) un nuovo impianto fotovoltaico a terra, che riqualifica un'area industriale bonificata. Nel 2020 il Comune di Modugno e Italgen firmano un accordo per la riqualificazione di un'area industriale dismessa, l'ex cementeria Italcementi, di circa 30 ettari.
La storia di questo sito in realtà inizia negli anni '30, quando Cementerie delle Puglie utilizza il materiale estratto dalla vicina cava per la produzione di leganti idraulici, l'attività si svolge a pieno regime fino al 1975 passando da Cemensud fino a Italcementi. Dal 1975 al 1990 inizia lo spegnimento graduale degli impianti e la riduzione dell'attività estrattiva, fino all'utilizzo del sito principalmente per le attività di stoccaggio e di commercializzazione. Successivamente iniziano le attività di demolizione e bonifica dell'intero sito.
Italgen, proprietaria del sito dal 2002, ha ceduto gratuitamente oltre la metà di questa zona al Comune di Modugno per la realizzazione di un'area naturalistica che sarà aperta ai cittadini, aumentando in questo modo di ben cinque volte il verde pubblico del comune di Modugno, che passa da 44.000 mq a 234.000 mq. Sulla restante parte la Società ha realizzato un impianto fotovoltaico di nuova generazione per la produzione di energia verde e rinnovabile denominato "Modugno 1".
Si tratta del terzo impianto fotovoltaico inaugurato negli ultimi 9 mesi da Italgen, il primo in Puglia. Nella regione la società ha in corso di sviluppo anche altri progetti, sempre nel campo delle rinnovabili, per ulteriori 37 MW circa. Il parco fotovoltaico di Modugno, il più grande per taglia e producibilità del programma di sviluppo 2024 di Italgen, si inserisce così in un più ampio piano di crescita e sviluppo avviato tre anni fa dalla Società anche per diversificare le fonti di produzione energetica e mitigare il rischio di cambiamento climatico. Tutta l'energia prodotta dagli impianti di Italgen, inclusa quella generata a Modugno, viene venduta principalmente sulla borsa elettrica e a grossisti sul mercato italiano.
Il parco fotovoltaico: specifiche e dettagli
Realizzato con tecnologie all'avanguardia, l'impianto di Modugno è composto da 10.056 pannelli fotovoltaici di ultima generazione e ha una potenza totale di circa 5,5 MW con una produzione annuale attesa di 8,5 GWh, interamente immessa in rete, pari al consumo annuale di circa 3.200 famiglie. Energia rinnovabile e totalmente green, con un risparmio in termini di emissioni di ben 2.700 tonnellate di CO2 l'anno. L'impianto come dicevamo, si inserisce nell'ambito del progetto di riqualificazione dell'area industriale costituita dall'ex cava di calcare con annessa cementeria, quindi non c'è stato alcun nuovo consumo di suolo. "Modugno 1", come è stato ribattezzato questo primo impianto, è un impianto di tipo "grid connected", quindi l'energia prodotta viene immessa nella rete elettrica nazionale tramite apposito elettrodotto, con allaccio trifase in media tensione multisezione.
I pannelli (o moduli) fotovoltaici utilizzati sono realizzati da Jink Solar in silicio monocristallino da 545 W ciascuno, e tutti insieme coprono una superficie di circa 26.000 mq. La potenza generata dai pannelli viene gestita, instante per instante, da 28 inverter Huawei. Ogni inverter è dedicato alla gestione di più gruppi pannelli, le cosiddette "stringhe". Questa gestione, automatica, è indispensabile perché la tensione erogata dai pannelli varia secondo diversi fattori che vanno dall'irraggiamento solare alla temperatura dei pannelli, mentre gli apparecchi utilizzatori necessitano di un'alimentazione stabile. L'impianto, allacciato alla rete nazionale il 13 giugno, è telecontrollato H24, sette giorni su sette, dalla sala di controllo della sede Italgen di Villa di Serio (BG), che ne monitora da remoto i parametri di funzionamento ed esercizio. La vita utile stimata dell'impianto è di circa 25 anni.
Progetti futuri: riqualificazione agricola e produzione energetica
Accanto all'impianto fotovoltaico di "Modugno 1", su ulteriori ettari di terreno sempre di proprietà di Italgen sorgerà un secondo parco fotovoltaico che prenderà il nome di "Modugno 2". Questo impianto attualmente in fase di progettazione utilizzerà una tecnologia diversa: verranno installati dei pannelli fotovoltaici bifacciali con tracker (tecnologia a inseguimento), ed entrerà in esercizio nel primo trimestre del 2024.
Un'altra quota parte dei terreni, circa 4 ettari, sono e resteranno agricoli, coltivati ad olio. Italgen ha inoltre realizzato una pista ciclopedonale che attraversa l'area naturalistica, un belvedere sul lago dell'ex cava e un'area attrezzata per pic-nic all'interno del sito, che donate al comune di Modugno potranno essere utilizzate dai cittadini. "Siamo orgogliosi di aver realizzato un impianto per la produzione di energia rinnovabile, a zero nuovo consumo di suolo, che dà nuova vita a un'area industriale dismessa lasciando in dote al territorio un parco naturale di oltre 20 ettari adiacente alla ex cava, intitolato a Pinuccio Loiacono, oltre ad una pista ciclabile che lo collega con il centro di Modugno", ha commentato Luca Musicco, Consigliere Delegato e Direttore Generale Italgen.
Una riqualificazione ambientale, quella di Modugno, che dà quindi nuova energia al territorio.
Convertire il sole in energia
Il sistema FV è un insieme di componenti meccanici, elettrici ed elettronici che concorrono a captare e trasformare l'energia solare, rendendola utilizzabile sotto forma di energia elettrica. Questo grazie ad un fenomeno fisico, noto come effetto fotovoltaico. Quando i fotoni (particelle di energia del sole) colpiscono una cella fotovoltaica, una parte di energia è assorbita dal materiale, mentre alcuni elettroni scorrono attraverso il materiale stesso, semiconduttore, producendo corrente continua che viene raccolta sulla superficie della cella. Le celle sono collegate fra loro in serie o in parallelo al fine di formare un modulo, il componente base di ogni impianto fotovoltaico. I moduli possono essere collegati tra di loro per realizzare impianti di produzione di energia elettrica della potenza desiderata. I sistemi fotovoltaici posso essere classificati in: impianti connessi alla rete (cosiddetti "grid-connected"), o impianti isolati dalla rete (altrimenti definiti "stand-alone"). Nei primi, la corrente generata viene inviata ad un convertitore (inverter) dal quale ne esce sotto forma di corrente alternata, che verrà poi trasformata in corrente a media tensione dal trasformatore, prima di essere immessa nella linea di distribuzione. Mentre gli impianti isolati possono alimentare carichi sia in corrente continua (senza la presenza di un inverter) che in corrente alternata, ma sono in genere dotati di un sistema di accumulo. In questi tipi di impianto è necessario immagazzinare l'energia elettrica per garantire la continuità dell'erogazione anche nei momenti in cui non viene prodotta, mediante accumulatori elettrochimici (batterie). Fonte: Italgen