Via col vento

Il 21 aprile è stato inaugurato a Taranto "Beleolico", il primo parco eolico marino del Mediterraneo. L'impianto di Renexia, società del Gruppo Toto, assicurerà una produzione di oltre 58 mila MWh, pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone

Alla luce dei recenti sviluppi internazionali e soprattutto delle ripercussioni sul piano energetico del conflitto Russo-Ucraino, è ormai lapalissiana l'urgenza di accelerare i processi di decarbonizzazione e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e sostenibili del nostro Paese. Il problema del caro energia potrebbe essere la miccia in grado di portare ad uno snellimento degli iter autorizzativi per la realizzazione degli impianti fotovoltaici ed eolici necessari per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica fissati dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC).


La rivoluzione energetica che parte dal Mezzogiorno
Beleolico, l'impianto di Renexia società del Gruppo Toto attiva nel settore delle rinnovabili, inaugurato il 21 aprile a Taranto, rappresenta l'inizio della tanto auspicata "rivoluzione energetica", come ha dichiarato in occasione dell'inaugurazione Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia: "Questo giorno rappresenta un punto di partenza importante per il futuro rinnovabile della Puglia. È la dimostrazione di come sia possibile uscire dalla dipendenza dall'estero e soprattutto di come la Puglia possa essere il laboratorio da cui parte la rivoluzione energetica del Mezzogiorno." Taranto potrebbe quindi diventare, grazie all'avvio di questo impianto, un punto di riferimento per un settore in forte crescita come quello dell'eolico offshore, una tecnologia che si configura come una concreta alternativa alle centrali clima alteranti, per la produzione di energia pulita, contribuendo così alla riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2 nel rispetto delle direttive europee.


L'impianto: fasi di realizzazione e capacità energetica
Le operazioni di cantiere per la realizzazione dell'impianto sono iniziate alla fine del 2021 con l'installazione di 10 monopali di fondazione di acciaio con un'altezza compresa tra i 40 e i 52 metri, tali strutture sono state infisse sul fondale marino a un livello variabile tra i 4,5 e i 18 metri.
Su queste fondazioni, a febbraio, sono state poi installate le torri (anch'esse in acciaio), suddivise in 4 segmenti, alla cui estremità, a 89 metri di altezza sul livello del mare, è stato poi posato il cosiddetto hub, considerato il fulcro della turbina, la parte centrale del rotore dove vengono imbullonate le pale. Come ultimo step, sono state infine agganciate le pale, grazie a un complesso sistema di gru. Sia per le fasi di battitura del fondale che per l'innalzamento delle torri, i tecnici Renexia hanno impiegato un mezzo speciale, la MPI Resolution fornita dalla società olandese Van Oord, una nave cantiere autosollevante in grado di operare in assoluta stabilità, senza subire l'influenza del moto ondoso.
L'impianto, che comprende dieci turbine per una capacità complessiva di 30 MW, assicurerà una produzione di oltre 58 mila MWh, pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone. In termini ambientali vuol dire che, nell'arco dei 25 anni di vita prevista, consentirà un risparmio di circa 730 mila tonnellate di anidride carbonica.


La tecnologia impiegata
L'energia cinetica del vento fa muovere le grandi pale eoliche che attivano un generatore per la produzione di energia elettrica. Le dieci pale del Beleolico sono solo la parte più appariscente dell'impianto formato da altre componenti tecnologicamente avanzate e altrettanto importanti che verranno gestite da Terna-Rete Elettrica Nazionale SpA, società italiana operatrice delle reti di trasmissione dell'energia elettrica. Nella sottostazione, posizionata in località Torre Triolo a pochi km dall'area portuale, giungono i cavi che collegano le turbine all'impianto di gestione. Da valori di media tensione (20.000 volt), con il passaggio attraverso un apparato trasformatore elevatore, l'energia passa in alta tensione (150 mila volt). L'intero sistema è telecontrollato e tali flussi telematici viaggiano attraverso una rete dedicata che utilizza più gestori e diversi sistemi. La stazione fornisce energia elettrica che l'apparato utilizza integrandola con quella prodotta dal parco eolico in modo da poter erogare una quantità di energia elettrica costante, che non dipenda da quella generata dal vento. L'impianto si avvale di più trasformatori di potenza in alta tensione per fronteggiare eventuali avarie. Il percorso dell'energia continua lungo i cavi che confluiranno nella rete nazionale.


L'elettrificazione del porto di Taranto

È stato firmato un accordo tra l'Autorità Portuale e Renexia per la cessione di una parte dell'energia prodotta da Beleolico per consentire la totale elettrificazione del Porto di Taranto. Stiamo parlando della cessione di almeno il 10% dell'energia prodotta, per un quantitativo comunque non inferiore a 220 MWh annui. Il Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Sergio Prete e il Direttore Generale di Renexia Riccardo Toto, dopo aver siglato l'intesa, hanno sottolineato come elettrificare il Porto significhi una riduzione molto elevata dell'inquinamento, se si considera che ogni nave che entra in Porto e non spegne i motori produce un inquinamento su base giornaliera pari a quello di 10 mila vetture. "Il completamento di quest'opera centra un duplice obiettivo, da una parte la soddisfazione per aver realizzato il primo impianto eolico marino in Italia e nel Mar Mediterraneo, dall'altra la consapevolezza che il nostro approccio, basato sulla condivisione, possa contribuire alla creazione di un nuovo protocollo che coniughi tecnologia e attenzione all'ambiente" ha commentato durante l'inaugurazione Toto.


Med Wind: il parco eolico offshore galleggiante nel cuore del Mediterraneo
La società Renexia è al momento impegnata nel progetto "Med Wind" un innovativo parco eolico offshore "galleggiante" che sorgerà nel cuore del mediterraneo, nel canale di Sicilia. Il progetto è stato curato elaborando tutti gli aspetti di tutela ambientale e di compatibilità con il territorio grazie all'innovativa tecnologia floating che consentirà strutture non infisse sui fondali marini ma galleggianti. L'impianto prevede l'installazione di 190 turbine per una potenza totale installata di 2.850 MW, la produzione di energia a regime sarà equivalente al fabbisogno annuo di 3,4 milioni di famiglie con un risparmio, in termini di CO2, di 2,7 milioni di tonnellate/anno. I lavori per la realizzazione dell'impianto dovrebbero iniziare tra il 2024 e il 2030