A tutto tondo

Dal prodotto al servizio: l’elettrico secondo DAF. Ne abbiamo parlato con Gianluca Dall’Olio, Service Manager DAF Veicoli Industriali S.p.A.

Una partecipazione importante, quella di DAF, all'ultima Edizione di Ecomondo, volta proprio a sottolineare l'impegno del Costruttore Olandese in una delle maggiori sfide della nostra epoca, ossia la transizione ecologica.

A far bella mostra di sé sullo stand riminese, il DAF XD Electric 350 E, il più potente della gamma elettrica DAF, tanto da montare un motore elettrico PACCAR EX-D2 da 350 kW (480 CV) in grado di erogare una coppia continua di 1.370 Nm e una coppia di picco di 2.470 Nm. Può essere equipaggiato con 4 o 5 batterie, con capacità  rispettivamente di 420 kWh o 525 kWh, tanto da riuscire a garantire autonomie a emissioni zero di oltre 500 chilometri con una sola ricarica. Questo significa che, con una pianificazione ottimale delle ricariche, questo veicolo sarà in grado di soddisfare le esigenze di una intera giornata di lavoro del Cliente.

Fattore fondamentale, la pianificazione. Come sottolinea Gianluca Dall'Olio, Service Manager DAF Veicoli Industriali S.p.A.: "Il veicolo elettrico implica uno studio preliminare. Considerando che la rete di distribuzione della corrente elettrica con le potenze necessarie ai veicoli industriali è per così dire ai primordi, per questioni di sicurezza Casa Madre offre al cliente uno studio preliminare in cui, a seconda della mission dichiarata dal Cliente, si va non solo a configurare un veicolo ad hoc con un corretto dimensionamento delle batterie, ma si analizza anche il tipo di strada in funzione del carico, ad esempio se è in salita o in discesa, se ci sono rotonde, se sono previsti tratti in autostrada, ecc. Anche perché in base alla tipologia di carico che si trasporta, più o meno pesante, in base alle condizioni del traffico e in base anche alle condizioni climatiche, le batterie hanno un loro sistema all'interno che le raffresca d'estate e le riscalda d'inverno così da operare sempre alla temperatura ottimale, dobbiamo studiare a tavolino il percorso così da sapere se la capacità delle batterie è sufficiente per garantire la percorrenza del tragitto e svolgere tranquillamente la mission preposta. Considerando - prosegue Dall'Olio - che la mission ideale del veicolo elettrico è il navettaggio, lo studio preliminare che si offre al cliente, proprio per fargli svolgere al meglio il suo lavoro, è quello di vedere se l'autonomia è sufficiente o magari occorre predisporre, al punto di scarico, una colonnina di ricarica, così da rinfrescare le batterie e tornare alla base in piena tranquillità. I veicoli elettrici DAF, così come quello esposto sul nostro stand, montano una ePTO, ossia una presa di forza elettrica, vale a dire che le batterie non dovranno solo trasmettere il moto alle ruote ma anche far funzionare un ausiliario".

Se dunque DAF offre un veicolo elettrico davvero tagliato sulle esigenze del cliente e crea con il cliente stesso un rapporto ancora più stretto, visto questo studio preliminare associato al mezzo, altrettanto importante e sfidante diventa, lato service, l'assistenza che si offre un mezzo elettrico.

Come sottolinea sempre Dall'Olio: "L'elettrico deve essere davvero considerato come un capitolo a parte: cambia la modalità di acquisto, cambia la modalità di utilizzo e cambia anche l'assistenza, nel senso che la figura del meccanico, se già con i moderni veicoli a diesel era una figura già di più alto profilo, dinnanzi ai veicoli elettrici il meccanico diventa una figura di altissimo profilo, quasi un ingegnere che deve essere in grado di leggere complessi schemi elettrici ed eseguire diagnosi avanzate. Proprio la parte diagnostica - specifica - diventa preponderante su quella meccanica che quasi scompare. Inoltre, per operare su un mezzo elettrico occorre essere autorizzati: gli operatori che erogano assistenza ai veicoli elettrici devono avere una certificazione preliminare, rilasciata da centri di formazione abilitati dal ministero, stiamo parlando della formazione PES - PAV, ossia Persona Esperta... del prodotto e Persona Avvertita... dei rischi, visto che va ad operare su un veicolo che ha una tensione di 600-700 volt. Quindi occorre abilitare la rete di assistenza con questa certificazione preliminare e in più, come DAF, formiamo la nostra forza service attraverso la DAF Academy, ovviamente in base alle caratteristiche specifiche dei nostri mezzi. La nostra rete di officine è costituita da dealer indipendenti che possono decidere o meno se diventare anche e-dealer con tutte le implicazioni, anche economiche, del caso".

Stiamo parlando di una tecnologia che non è agli albori ma quasi, specie se si considera che in Italia il numero di colonnine di ricarica è nettamente inferiore rispetto a quelle installate in altri paesi europei. Inoltre, la mancanza di incentivi statali per l'acquisto di mezzi elettrici, necessariamente più costosi di quelli con motore termico, non fa decollare al momento la richiesta. Rimane però l'obbiettivo sfidante e concreto della realizzazione del Green Deal dell'Unione Europea per il trasporto di merci a zero emissioni di carbonio entro il 2050. E DAF c'è. È pronta a giocare la sua parte, offrendo un servizio a tutto tondo per i suoi clienti, così da assisterli nella pianificazione e crescita del loro business.




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