Si respira aria di futuro a Eskilstuna, in Svezia, dove abbiamo partecipato al grande ritorno dei Volvo Days. Il costruttore svedese è intenzionato a guidare il cambiamento verso la sostenibilità dispiegando una vasta gamma di macchine e servizi, disponibili fin da oggi, perché change starts here!
Volvo Construction Equipment (Volvo CE) ha fissato il suo obiettivo: il 100% dei suoi veicoli non verrà più alimentato con carburanti fossili a partire dal 2040 e tutta la value chain sarà a zero emissioni. Il gigante svedese è quindi deciso a guidare la trasformazione verso la sostenibilità, l'elettromobilità e i servizi ad essi connessi.
L'intento di Volvo CE è infatti quello di plasmare il futuro e il mondo in cui vivremo, con una proposta di soluzioni studiate per fare la differenza fin da oggi, come afferma Melker Jernberg, Presidente di Volvo CE: "Come leader mondiale nel campo delle soluzioni per l'edilizia, abbiamo la forza di fare la differenza e di mettere in moto il processo. Vogliamo guidare il cambiamento nel nostro settore verso le zero emissioni, ma anche supportare i nostri clienti nella decarbonizzazione delle loro attività". Il messaggio è chiaro: change starts here, il cambiamento verso la sostenibilità inizia qui.
E non potevamo immaginare scenario migliore del Customer Center di Eskilstuna, casa dei Volvo Days, per queste prove generali di futuro: un'area di 75 ettari che ospita più di 80 macchine con lo spazio per testarle su terreni e pendenze diverse, in modo da metterne in luce tutto il potenziale. Quest'anno il pubblico ha avuto la possibilità di apprezzare la nuova demo area, realizzata in collaborazione con Volvo Autonomous Solutions, che permetterà di svolgere test e dimostrazioni per le soluzioni elettriche a batteria e di trasporto autonomo con l'obiettivo di rendere i cantieri più sicuri, più efficienti e più sostenibili. In pista abbiamo potuto vedere all'opera il nuovo dumper a guida autonoma TARA TA15-B, che verrà presto introdotto sul mercato.
Nella  visione Volvo, i servizi giocheranno un ruolo fondamentale verso la  neutralità climatica, contribuendo alla transizione del settore da una  prospettiva incentrata sulla macchina, alle soluzioni e ai servizi  ottimizzati per il cantiere. Le novità sul fronte servizi sono: il nuovo  Programma di Riduzione della CO2, che offre piani su misura per ridurre  le emissioni di carbonio, Connected Map e altre soluzioni digitali che  arriveranno sul mercato. 
Connected Map, fornisce una panoramica  visiva in tempo reale della posizione di ogni macchina, veicolo e  visitatore all'interno del cantiere. Il servizio di posizionamento  intelligente è accessibile a tutto il personale di cantiere, sia a bordo  macchina (tramite Volvo Co-Pilot o un dispositivo Android/iOS) che in  ufficio (tramite Office Portal).
L'elettromobilità 
Altro  grande tema di questa edizione dei Volvo Days è stata  l'elettromobilità. "Quando nel 2019 abbiamo lanciato, in occasione della  fiera Bauma di Monaco, i primi prototipi di macchine elettriche non  avevamo idea di come sarebbe stata la risposta del mercato, non avevamo  dati su cui basarci, è stato un rischio che abbiamo deciso di correre.  Oggi siamo convinti che non solo il futuro sarà "elettrico" ma che nei  prossimi 5 anni assisteremo ad un rapido sviluppo anche delle tecnologie  ad esso annesse, come le soluzioni di ricarica", ha commentato durante  la conferenza stampa Jernberg.
Volvo CE oggi propone una gamma completa di macchine elettriche compatte, al momento cinque modelli: la pala gommata L20 Electric e la sorella maggiore, la L25 Electric, i miniescavatori ECR18 Electric, EC18 Electric e l'ECR25. Di questi modelli in Italia sono stati introdotti il mini escavatore ECR25 Electric e la pala gommata compatta L25 Electric.
Entro l'anno arriveranno tutti  gli altri tre modelli della gamma, tra cui anche l'ECR18 Electric, una  macchina perfetta per il mercato italiano che verrà prodotta nella  versione tettuccio. Volvo CE offre diverse soluzioni di ricarica in  grado di soddisfare le diverse esigenze degli operatori: le macchine  possono essere ricaricate con cavo fornito di serie, che permette  tramite una comune presa domestica di ricaricare la macchina in circa  nove ore, o tramite caricatore rapido a corrente continua. 
"Anche  gli operatori più scettici si sono ricreduti quando hanno iniziato ad  utilizzare la gamma elettrica: la produttività di queste macchine è  comparabile ai modelli alimentati a diesel. L'esperienza di guida e di  lavoro è invece nettamente migliorata grazie alla manovrabilità  superiore e all'assenza di emissioni acustiche e gassose", dichiara Carl  Slotte, Head of Sales Region Europe Volvo CE. 
Un'altra grande  anteprima, che l'area dedicata all'elettromobilità ci ha regalato, è  stata l'EC230 Electric, il più grande escavatore elettrico del gruppo,  22 tonnellate, attualmente in versione pilota in Norvegia. Oltre alla  macchina è stata sviluppata anche una Power Unit da 330 kWh in grado di  ricaricare l'EC230 Electric in circa un'ora e mezza.
Come servizio  dedicato al comparto elettrico ricordiamo l'App EMMA (Electric Machine  Management Application), concepita per fornire informazioni in tempo  reale sullo stato della batteria o la posizione geografica della singola  macchina o dell'intera flotta.
Nuova e migliorata: la pala heavy-duty L350H 
Concepita  per i lavori più impegnativi, la nuova pala gommata L350H di Volvo  Construction è stata arricchita da una serie di aggiornamenti ed è ora  pronta ad affrontare una moltitudine di applicazioni, dalle miniere   alle cave fino ai lavori per infrastrutture pesanti, il tutto con una  maggiore produttività ed efficienza dei consumi e con costi di  manutenzione inferiori.
La L350H non teme quindi le applicazioni più gravose grazie al collaudato braccio di sollevamento a Z con doppie tenute a entrambe le estremità dei perni e alla robusta struttura del telaio, a cui si aggiungono un'articolazione centrale superiore rinforzata e nuovi assali Volvo. Tanta strada è stata fatta da quel primo modello di pala gommata, la L320, introdotta sul mercato nel 1985. Questo nuovo modello possiede un impianto idraulico più reattivo, con nuovi cilindri di sollevamento e inclinazione, e una pressione idraulica di lavoro superiore che consentono di ottenere cicli di lavoro più rapidi del 10% e di conseguenza una maggiore produttività.
Inoltre,  la catena cinematica aggiornata presenta nuovi assali e una nuovissima  trasmissione, made by Volvo, grazie alla quale la macchina può essere  fornita di serie con il sistema OptiShift di terza generazione, una  tecnologia collaudata che integra insieme la funzione RBB (Reverse by  Braking) e la funzione Lock-up della trasmissione aumentando  l'efficienza dei consumi fino al 15%. Contribuisce ad implementare  l'efficienza anche il rapporto di cambio marcia ottimizzato e il nuovo  convertitore, in grado di fornire una potenza maggiore, che si traduce  in una forza di trazione fino al 22% superiore, a seconda della marcia  selezionata e della velocità della macchina. Volvo CE supporta i clienti  offrendo un pacchetto specifico (comprendente le caratteristiche della  macchina, gli pneumatici e le attrezzature più adatte) a seconda del  tipo di applicazione in cui verrà impiegata la macchina, per raggiungere  le massime prestazioni. 
La nuova pala heavy-duty L350H arriverà in Italia il prossimo anno.
Tutte le strade portano a . . .
Grandi  investimenti riguardano anche il settore stradale, Volvo CE sta  muovendo i primi passi verso l'elettrico. A Eskilstuna, era presente  un'ampia gamma di finitrici e attrezzature per la compattazione. La  nuova opzione E+Screed consente di collegare le finitrici alla rete  elettrica per il preriscaldamento, quindi la finitrice è pronta a  partire non appena la squadra arriva sul posto. E+Screed è disponibile  sulle nuove finitrici e prossimamente verrà resa disponibile sulle  vecchie finitrici, E+Screed ottimizza l'efficienza e riduce le  emissioni. Interessante anche il sistema connesso Connected Pave collega  telematicamente la finitrice, i camion e l'impianto di asfalto in modo  da inviare ricevute elettroniche e ottimizzare la logistica.
Tradizione che fa rima con innovazione
Con  alle spalle già una lunga tradizione nel settore forestale, la prima  pala gommata ad alto sollevamento è stata lanciata sul mercato nel 1974,  Volvo ha deciso di reinventare la sua pala gommata L180H High-Lift  trasformandola nella nuova L200H High Lift. Il miglioramento principale  sta nella possibilità di montare pinze fino al 13% più grandi, grazie ad  un aumento del 27% della capacità di sollevamento. E avendo inoltre  aggiunto un'unità di base più robusta, la pala L200H High Lift può ora  movimentare più metri cubi di legname all'ora e dunque consentire di  aumentare la produttività riducendo i costi operativi. Questo è il primo  modello ad alto sollevamento ad essere compatibile con il Load Assist,  la suite di applicazioni accessibili dal display Volvo Co-Pilot interno  alla cabina e progettato per migliorare la produttività e la redditività  delle pale gommate.
Gli escavatori: i grandi protagonisti 
Non  possiamo concludere la rassegna degli highlights di questa edizione dei  Volvo Days senza parlare degli escavatori da 50 tonnellate, una nuova  classe di peso per Volvo CE, l'EC530E e l'EC550E. Due escavatori nati  per eccellere in lavori di escavazione pesante e su larga scala e nella  preparazione di vasti siti, grazie alle forze di scavo e di sollevamento  che normalmente si trovano solo in macchine da 60 tonnellate. Si  distinguono per la potenza del motore, la più alta nella loro classe, e  per l'elevata forza di trazione e coppia di rotazione.
Combinati con benne di grandi dimensioni, l'EC530E e L'EC550E sono ideali per il caricamento di dumper articolati della classe da 30-40 tonnellate, in quanto sono in grado di farlo con cicli più brevi, con questa combinazione è possibile aumentare la produttività di ben il 20%. Il motore Volvo D13J a basse emissioni è il cuore degli escavatori, ma l'aumento complessivo dell'efficienza dei consumi fino al 25% è dovuta soprattutto all'adozione di un recentissimo sistema elettroidraulico basato sulla tecnologia IMVT ( Indipendent Metering Valve Technology) che, attraverso un sistema di controllo elettronico intelligente, consente di ottenere un funzionamento più accurato ed efficiente rispetto a un sistema idraulico tradizionale ad accoppiamento meccanico. I gradini antisdrucciolo imbullonati e il corrimano ad alta visibilità consentono di salire a bordo in maniera rapida e sicura, in cabina l'operatore gode di un ambiente a basso rumore e a basse vibrazioni e altamente sicuro grazie alla struttura ROPS di protezione della cabina che supera gli standard del settore per questa classe di peso. L'EC530E e l'EC550E sono stati progettati per offrire un'elevata durata e la massima affidabilità, anche nelle applicazioni più impegnative; i tempi e le spese di manutenzione sono stati ulteriormente ridotti grazie agli ampi intervalli di cambio dell'olio e sostituzione dei filtri (1000 ore) e al raggruppamento dei filtri tutti accessibili da terra.
Soluzioni autonome, elettromobilità, una gamma completa di servizi per ottimizzare i processi e migliorare le performance riducendo la carbon footprint, nuove macchine e tanti aggiornamenti per rendere ancora più efficienti i grandi classici del marchio, questo e tanto altro era presente a Eskilstuna. Tanti gli aggettivi che ci vengono in mente per descrivere questi due giorni: all'avanguardia, innovativi, stimolanti. In una parola? Iconici!
Iniziati i test del primo prototipo di dumper articolato 
a  idrogeno al mondo Oltre alle soluzioni elettriche a batteria, dove  Volvo CE offre già la più ampia gamma di prodotti commerciali, gli  sforzi dell’azienda includono anche l’esplorazione del potenziale  dell’elettrificazione attraverso la tecnologia delle celle a  combustibile a idrogeno. Ora, un importante traguardo è stato raggiunto  con la sperimentazione di un primo prototipo di dumper articolo a celle  di combustibile a idrogeno senza emissioni, il Volvo HX04. 
Carolina  Diez Ferrer, Head of Advanced Engineering Programs di Volvo CE, afferma:  “Essendo gli inventori del primo dumper articolato al mondo, più di 55  anni fa, siamo felici e orgogliosi di guidare ancora una volta il  cambiamento con questo concetto di dumper a celle a combustibile.  Sebbene sia solo un prototipo, questa innovazione fornirà preziose  informazioni sulle opportunità dell’idrogeno nella trasformazione  dell’energia insieme alle soluzioni elettriche a batteria. Crediamo che  esplorando molteplici tecnologie e lavorando in partnership possiamo  creare il miglior percorso per decarbonizzare il settore edile”. Il  Volvo HX04 è il risultato di un progetto di ricerca iniziato nel 2018,  con il finanziamento da parte di FFI, una collaborazione a livello  nazionale tra l’agenzia per l’innovazione svedese VINNOVA, l’Agenzia  svedese per l’Energia e l’Amministrazione dei trasporti svedese, per  supportare la ricerca e lo sviluppo di veicoli sostenibili. I partner  del progetto includono Volvo CE, RISE ( Research Institutes of Sweden)  che ha fornito competenze specialistiche sullo sviluppo e la sicurezza  della trasmissione e PowerCell Sweden, uno sviluppatore di soluzioni di  alimentazione a idrogeno-elettrico basate su celle a combustibile. 
Il  Volvo HX04 viene caricato con 12 Kg di idrogeno in circa 7,5 minuti  consentendogli di funzionare per circa quattro ore. Le celle a  combustibile funzionano combinando l’idrogeno con l’ossigeno e la  reazione chimica risultante produce elettricità che alimenta la  macchina. Nel processo, le celle a combustibile emettono solo una cosa:  vapore acqueo. I veicoli con propulsori elettrici a celle a combustibile  hanno tempi di attività, autonomia e tempo di rifornimento simili a  quelli dei veicoli con motore a combustione. La commercializzazione di  questa tipologia di macchine è prevista per la seconda metà di questo  decennio.
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