Nell’ottica di potenziare la propria attività di riciclaggio, il Gruppo Pollini ha installato un nuovo impianto dedicato al trattamento della carrozzeria auto, scegliendo il mulino a martelli Panizzolo Recycling Systems serie Mega 1100 per la valorizzazione dei metalli ferrosi
Con più di 40 anni di attività nel settore delle autodemolizioni, il Gruppo Pollini si compone da 250 dipendenti, un'area produttiva di circa 45 mila metri quadri e ben 6 sedi dislocate nel Nord Italia. Di proprietà della famiglia Pollini da ben 3 generazioni, il Gruppo è specializzato nel riciclaggio dei veicoli fuori uso, massimizzando il recupero delle componenti grazie alle migliori tecnologie disponibili nel mercato.
Ne parliamo meglio con Matteo e Giacomo Pollini che ci racconteranno la storia della loro azienda, la loro visione per il futuro e perché hanno deciso di installare questo nuovo impianto di riciclaggio.
Buongiorno Matteo e Giacomo, potete raccontarci la storia del Gruppo Pollini e di come svolge la sua attività di riciclaggio dei veicoli fuori uso?
Matteo Pollini: Le nostre aziende sono state fondate da Lorenzo Pollini, nostro nonno, circa 40 anni fa. Successivamente la gestione è passata ai nostri genitori e poi a noi, terza generazione di questa realtà familiare. Oggi Giacomo Pollini presiede la Pollini Lorenzo e Figli Srl mentre io, Matteo, seguo la Pollini Srl. Le nostre aziende complessivamente vantano circa 250 dipendenti suddivisi in 6 sedi: Bedizzole, Brescia Centro, Brescia Fornaci, Capriolo, San Martino d'Argine e, ultima acquisizione, Busto Arsizio.
La Pollini Srl si occupa dello smaltimento e riciclaggio dei rottami grazie al suo impianto di trattamento rottami dedicato.
Il materiale in input proviene per l'80% dagli scarti della Pollini Lorenzo e Figli Srl e per il 20% da materiale acquistato esternamente. Nel nostro processo di lavorazione utilizziamo macchinari come caricatori industriali, presse, cesoie, pre-macinatori e, ultimo ma non importanza, il nuovo mulino a martelli Panizzolo serie Mega 1100 recentemente installato e avviato.
Gli step di lavorazione sono diversi a seconda della tipologia del mezzo: per tutti il ciclo inizia con una selezione dei pezzi dopodiché i veicoli di piccole dimensioni vengono subito pressati mentre gli altri vengono pre-macinati e inseriti nel nuovo mulino a martelli. Il nostro obiettivo è quello di riciclare e recuperare più materiale possibile. Attualmente i metalli in output che ricaviamo dai vari impianti di trattamento li rivendiamo ad altre aziende oppure direttamente alle acciaierie, a seconda ovviamente delle qualità che ricaviamo.
Giacomo Pollini: La Pollini Lorenzo e Figli si occupa di autodemolizione. Siamo autorizzati alla autodemolizione di automezzi a benzina, gasolio, gpl, metano ed elettrici. Acquistiamo i veicoli in ingresso da concessionarie e officine, dagli appalti delle depositerie e da aziende come la FCA - da cui ritiriamo scarti di produzione e prototipi - e da clienti privati. Il flusso d'entrata raggiunge così circa 20/25.000 veicoli annui. Inoltre abbiamo anche recentemente potenziato il nostro servizio di ritiro di autobus di qualsiasi dimensione e autocarri di ogni genere.
Il processo di demolizione prevede la bonifica, lo smantellamento - processo quasi interamente manuale - e la valutazione dei singoli pezzi. Gli scarti vengono inviati agli impianti di macinazione mentre i pezzi in buone condizioni seguono un meticoloso iter di controllo qualità, registrazione e catalogazione, per poi essere stoccati all'interno dei nostri magazzini. Questi vantano infatti circa 350.000 pezzi catalogati e in pronta consegna per la rivendita, suddividendosi in aree di picking manuale e magazzini automatici verticali ad alta densità progettati per accessi rapidi, risparmio di spazio e salvaguardia della merce.
Grazie ai nostri negozi fisici e all'e-commerce, vendiamo i componenti di ricambio a officine, carrozzerie e clienti privati in tutta Italia. In particolare l'e-commerce, il cui sviluppo era già stato programmato da diversi anni, è stato reso rapidamente operativo all'inizio del 2021 per far fronte alle restrizioni causate dal COVID-19. Il mercato online è in costante crescita, coprendo oggi circa il 10% della vendita dei pezzi di ricambio, tuttavia il pubblico e le aziende continuano a preferire i nostri negozi fisici (che coprono circa il 50%) e la vendita telefonica (che coprono il restante 40%).
Nei vostri processi di lavorazione utilizzate delle tecnologie ausiliari molto particolari. Ce le potete illustrare?
Matteo Pollini: Sì è vero. Grazie alla nostra officina interna realizziamo prototipi di tecnologie che possano agevolare determinate mansioni. Nel caso della Pollini Srl abbiamo progettato e costruito una morsa per posizionare il materiale che ci permette di ruotare e spostare il veicolo a nostro piacimento; in questo modo possiamo rimuovere più agevolmente determinati materiali come il parabrezza, il paraurti e il motore.
Giacomo Pollini: Anche alla Pollini Lorenzo e Figli Srl abbiamo utilizzato la nostra officina per realizzare un nuovo strumento accessorio: una pedana rotante che permette all'operatore di smantellare un veicolo dopo l'altro, riducendo al minimo il tempo di inattività dovuto dallo spostamento e posizionamento delle automobili, sia aumentando la sicurezza dei nostri operativi all'interno della zona produttiva.
Il vostro ultimo step di trattamento consiste nella macinazione della carrozzeria. Come mai avete scelto una tecnologia Panizzolo per valorizzare questo rottame?
Matteo Pollini: Come già accennato inizialmente, la quasi totalità del rottame trattato dalla Pollini proviene da quello che non si è potuto recuperare all'interno dell'altro ramo aziendale. Tra questi, il materiale per eccellenza è la carrozzeria dei veicoli fuori uso, sui cui eseguiamo le finali fasi di trattamento. Fino a qualche anno fa, dopo una riduzione volumetrica del veicolo, operavamo questo processo con un trituratore monoalbero che tuttavia non riusciva a soddisfare le nostre esigenze qualitative di recupero.
Storicamente l'azienda è sempre stata in prima linea negli investimenti tecnologici in grado di mantenere alta la nostra competitività sul mercato. Per questo motivo abbiamo deciso di dismettere il vecchio macchinario, preferendo optare per un mulino a martelli che ci avrebbe sicuramente permesso di ottenere quella qualità di proler ferroso e metallico da noi ricercata.
Conoscevamo Panizzolo già da diversi anni, essendo stati storici fornitori di rottami per il suo impianto di trattamento e, confrontandoci con Fabrizio Scussolin - responsabile vendite Italia di Panizzolo Recycling Systems - abbiamo avuto un ottimo confronto costruttivo sul quale fosse il modello di macchinario che potesse al meglio valorizzare la nostra tipologia di rottame da veicoli fuori uso.
Ci siamo dunque quasi subito indirizzati verso il modello di mulino a martelli Mega 1100 per diversi motivi: l'ottimo rapporto qualità/prezzo, la produttività oraria, l'ottimo consumo energetico e soprattutto per la facilità e semplicità di manutenzione. Oltre a questo ci è molto piaciuta la possibilità di avere un macchinario flessibile, grazie alla sua culla intercambiabile brevettata, permettendoci in un prossimo futuro di poter ampliare la gamma di rottami da trattare con questo macchinario.
Il mulino a martelli Panizzolo Mega 1100 è stato completato con dei sistemi di separazione che già avevamo in casa e provenienti dal precedente impianto. Al momento stiamo ultimando i test per affinare il settaggio del macchinario ma possiamo dire che stiamo già ottenendo dei buoni risultati.
Quali sono i vostri obiettivi e cosa vi aspettate dal mercato?
Matteo Pollini: Il principale obbiettivo di Pollini è quello di affinare i cicli di trattamento, con uno sguardo all'ottimizzazione del recupero e alla valorizzazione dei metalli. Negli ultimi anni questa visione ha portato al raggiungimento di diverse certificazioni quali le UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 14001 e UNI EN ISO 45001.
Cercheremo sempre di implementare e affinare le nostre capacità e le nostre tecnologie, in modo da essere sempre al passo con i cambiamenti del mercato e delle sue necessità qualitative. In quest'ottica infatti il nuovo mulino a martelli Panizzolo Mega 1100 sarà il plus che ci permetterà anche di raggiungere questi obbiettivi e di chiudere l'economia circolare presente all'interno del Gruppo Pollini.
Giacomo Pollini: Il settore della rottamazione è sempre stato molto altalenante e vincolato al mercato produttivo, un fatto che molto probabilmente non cambierà nemmeno nel prossimo futuro. Quello che cambierà invece saranno i metodi di lavorazione in funzione delle nuove tecnologie del nostro settore e dell'avvento dei veicoli elettrici. Anche se al momento ne trattiamo solo una decina al mese e sono perlopiù prototipi, è necessario strutturarsi rapidamente per garantire la gestione di questa nuova tipologia di rifiuto. Il recupero dei veicoli elettrici sarà la sfida del prossimo decennio e Pollini Lorenzo e Figli sta già iniziando a muoversi in questa direzione, con la stessa professionalità e serietà che la contraddistingue da più di 40 anni.