Novità tecnologiche

In occasione di Ecomondo 2022 Panizzolo Recycling Systems ha presentato importanti novità tecnologiche in grado di consentire alle aziende di massimizzare la produzione, ridurre i costi di esercizio e ottenere il pieno recupero delle materie prime secondarie

Il settore del recupero dei metalli è in continua evoluzione. Da un lato si generano rottami sempre più complessi, dall'altro il mercato richiede la reintroduzione nel ciclo produttivo di prodotti sempre più raffinati. In mezzo c'è Panizzolo Recycling Systems che, grazie ad una costante attività di Ricerca e Sviluppo e un'approfondita conoscenza del mercato del rottame, progetta e commercializza soluzioni di riciclaggio in grado di sintetizzare il concetto "il tempo è denaro". Grazie a questi punti di forza, Panizzolo ha presentato presso il proprio stand a Ecomondo molte novità tecnologiche, tra cui la nuova gamma di mulini a martelli Mega Serie 7, le isole di raffinazione e il nuovo modello di mulino a martelli raffinatore RAF 330.


Il lancio della nuova gamma di mulini a martelli "Mega - Serie 7"
La progettazione dei nuovi modelli Mega 735 e Mega 725 ha seguito la stessa filosofia che da sempre contraddistingue Panizzolo: fornire soluzioni all'avanguardia in ottica di massimizzare la resa dell'investimento del cliente. Per questo motivo l'ufficio tecnico, durante la progettazione, ha seguito tre principali linee guida: incremento della produttività, della flessibilità di trattamento e semplificazione delle operazioni di manutenzione. Tutto ciò è stato reso possibile dalla costante comunicazione tra ufficio tecnico, Ricerca & Sviluppo interno e clienti finali che lavorano con i macchinari Panizzolo.
Vediamo nel dettaglio cosa distingue la nuova gamma di mulini a martelli Mega Serie 7.

• Produttività oraria
Rispetto ai modelli precedenti, i nuovi Mega Serie 7 incrementano la produttività oraria senza variare il consumo energetico. Infatti il mulino Mega 735 presenta un motore da 450 kW e una capacità produttiva che arriva fino alle 35 ton/h, mentre il modello Mega 725 presenta un motore da 355 kW e una capacità produttiva che arriva fino alle 25 ton/h. La nuova progettazione ha conseguentemente allineato la qualità strutturale che da sempre contraddistingue i macchinari Panizzolo.

• Campi d'applicazione
Particolare attenzione è stata data alla riprogettazione dei componenti e dell'intera struttura. In questo modo la Serie 7, rispetto al mercato, può eseguire trattamenti su un maggior ventaglio di rottami gravosi, molti dei quali non necessitano di pre-lavorazioni.

• Bassi costi energetici
I Mulini Mega Serie 7 possiedono il miglior bilanciamento tra consumi energetici e capacità produttiva sul mercato. Sono appositamente progettati per massimizzare la redditività dei metalli macinati.

• Aggiornamento modulare
Gli upgrade meccanici, elettrici ed oleodinamici rendono il Mega Serie 7 ulteriormente modulare e bi-facciale.
In questo modo Panizzolo ha incrementato la flessibilità del mulino a martelli, eliminando i costi addizionali di adattamento al sito produttivo. La logica di progettazione di questa nuova gamma di mulini è stata proprio quella di studiarli per adattarsi direttamente al sito, evitando così riprogettazioni specifiche di adattamento e, dunque, il fatto di dover presentare spese extra al cliente finale dopo la firma del contratto di acquisto.

• Check, pulizie e manutenzioni
Gli upgrade installati riducono ulteriormente i tempi di fermo macchina per l'esecuzione di check, pulizie e manutenzioni periodiche. I Mega Serie 7 presentano carter, coperture, sistemi di sicurezza di ultima generazione e una nuova gamma di accessori per semplificare e velocizzare il lavoro degli operatori.
I nuovi modelli di mulini a martelli Mega Serie 7 presentano sempre la culla intercambiabile brevettata, storico brevetto Panizzolo ed elemento chiave nel processo di macinazione, nella flessibilità di lavorazione e nel mantenimento della qualità strutturale nel lungo periodo.

Le novità tecnologiche dell'impianto di raffinazione Panizzolo
Ogni anno tonnellate di rifiuti ancora ricchi di metalli come rame, alluminio e ottone vengono destinati in discarica o all'esportazione, a causa dell'elevata percentuale di acciai e inerti usuranti che impediscono agli impianti generalmente sul mercato di completare il ciclo di recupero, annullandone la redditività.
Mentre le tradizionali tecnologie si trovano in seria difficoltà nel fornire un'adeguata soluzione, l'impianto di raffinazione sviluppato da Panizzolo permette di recuperare profittevolmente le più piccole quantità di metallo, in maniera meccanica e con trattamenti completamente in linea.
Quali sono state le novità sull'impianto di raffinazione che Panizzolo ha presentato in occasione di Ecomondo 2022?

Impianto master e isole di raffinazione
Le soluzioni fornite da Panizzolo massimizzano la redditività del trattamento dei rifiuti misti, sia se viene scelto di lavorare con l'Impianto Master sia Step-by-Step con le isole specializzate di raffinazione. La modularità e la flessibilità degli impianti permettono alle aziende di tenere il passo con i cambiamenti del mercato e cogliere nuove opportunità commerciali. Rispetto ad altre tecnologie, sia l'impianto Master sia le Isole di raffinazione riducono i costi di gestione, dal punto di vista del personale impiegato e della movimentazione logistica. Le tecnologie inserite garantiscono l'eliminazione dei sotto-prodotti non commercializzabili mentre il software gestisce, controlla e regola le fasi più importanti del trattamento.
Entrambe le soluzioni permettono di lavorare frazioni di rifiuti misti che possiedono al loro interno acciaio e inerti usurati (come cemento, vetro e altro ancora), sia durante la fase di macinazione che in quella di granulazione. L'impianto è in grado di recuperare anche le frazioni metalliche più piccole, permettendo di ottenere in output granuli di rame, alluminio, ottone e acciaio di alta qualità e fino alla completa suddivisione per tipologia commerciale.

Il nuovo mulino a martelli raffinatore raf 330
La valorizzazione dei singoli granuli metallici viene eseguita da specifici mulini a martelli raffinatori. Questi non installano generiche lame ma specifici martelli e corazze in fusione Panizzolo, che li rendono in grado di lavorare contemporaneamente acciaio, vetro, polveri di cemento e altri inerti usurati. La logica di macinazione e gli elementi brevettati garantiscono longevità dei componenti, un'usura uniforme, maggiori performance nella riduzione volumetrica e costante qualità dei metalli in output. Il nuovo modello RAF 330 presentato ad Ecomondo 2022 garantisce una produttività che può arrivare fino alle 3 ton/h con un motore elettrico da 200 kW.

Crescita esponenziale
Sin dalla sua nascita Panizzolo Recycling Systems ha ampliato il raggio d'azione dall'Italia a Paesi come Cina, Corea, Africa e Nord Africa, Australia, Sud America. Il trend positivo è iniziato nel 2014, con una linea abbastanza dritta. Dal 2018 la retta è diventata un'iperbole verticale, registrando incrementi di fatturato di +25, +30, +40% annuo. Per questo Panizzolo sta realizzando al suo interno importanti investimenti quest'anno: progetti di formazione del personale, strutturazione dei ruoli e dei processi aziendali, introduzione di nuove attrezzature e apertura di una terza e nuova sede dedicata al magazzino e al servizio.
"Rispetto ad altri competitor - spiega Mauro Panizzolo - abbiamo scelto di specializzarci in un solo settore, quello dei rifiuti con metalli. C'è un buon potenziale di lavoro e ci stiamo aprendo a nuovi mercati, ma teniamo sempre i piedi per terra. Non ci interessa vendere una macchina o un impianto, ma vendere una soluzione che possa migliorare il lavoro delle aziende. Penso infatti che raggiungere gli obiettivi insieme al cliente sia una delle cose che ci dà più soddisfazione. Per noi, un cliente soddisfatto significa un cliente che sta facendo un buon business con le nostre tecnologie".

 


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