Trasformazione e rescita continua

CRL, azienda francese attiva nel settore del recupero rifiuti, ha scelto il nuovo impianto Panizzolo Recycling Systems per innovare i propri processi

Sono ben tre gli stabilimenti di trattamento di CRL, azienda francese da sempre proiettata al futuro e da sempre attenta all'innovazione dei propri processi. Nella sede principale, in provincia di Bordeaux, abbiamo intervistato Patrice Le Guern, proprietario di questa storica attività a conduzione famigliare.


Buongiorno Patrice, può raccontarci della vostra realtà?

CRL è un'azienda ormai storica nel settore del recupero e riciclaggio rifiuti. Nasce nel 1987 e successivamente - nel 2001 - viene rilevata da me e gestita con l'aiuto di mio fratello e di mio figlio. Dall'acquisizione ad oggi abbiamo continuato un importante percorso di crescita che ci ha portato ad impiegare 25 persone su tre diversi siti - la nostra sede principale di Saint-Emilion e due stabilimenti produttivi a Countras e Tolosa - per una produzione annua di 40 ton.
Lavoriamo principalmente rifiuti metallici come rottami, lamiere, ELV ma anche raccolte di rame, alluminio e inox che vengono poi vendute presso i raffinatori e le fonderie. In questi processi abbiamo sempre investito in un'ottica modernizzazione e automatizzazione delle attività. All'interno di questa ricerca abbiamo incontrato per la prima volta Panizzolo tramite altre aziende e colleghi del settore che avevano già alcune macchine del costruttore italiano.


Perché avete scelto Panizzolo come fornitore?
Dopo queste prime referenze abbiamo voluto visitare l'impianto di trattamento Panizzolo situato in Piove di Sacco per valutare di persona funzionamenti e test. Devo dire che siamo rimasti soddisfatti all'epoca e lo siamo tutt'ora anche con l'impianto messo in servizio da qualche mese.
L'impianto che abbiamo acquistato è una linea di triturazione che ci permette di ottimizzare lo smistamento e separare correttamente i metalli. Prima, queste attività di cernita erano eseguite visivamente e manualmente - risultando lente e gravose - e non ci consentivano una suddivisione efficace dei materiali trattati. Adesso invece riusciamo a lavorare i nostri materiali a tutti gli effetti, trattando adeguatamente soprattutto i metalli ferrosi, e ottenendo un prodotto in uscita selezionato e di qualità.


Quali sono le tecnologie che compongono l'impianto da voi installato?
L'impianto di trattamento che abbiamo scelto si compone da un primo step di riduzione volumetrica del rottame con un trituratore PZH 1500 R. Una volta processato materiale è pronto per essere inserito nel ciclo di macinazione e selezione. Questo si compone da un mulino a martelli Serie Mega e da vari sistemi di separazione come eddy current, zig-zag e cabine di cernita manuale in ottica di separare le componenti ferrose, non ferrose e gli inerti inquinanti come plastica, gomma, legno e altro ancora.


Quali sono i pregi dell'impianto e di questo nuovo modo di lavorare?

Sicuramente il passaggio da un processo manuale ad un processo automatizzato è per noi davvero importante. Ci consente di risparmiare tempo e di avviare dei processi in serie, possiamo quindi definire delle giornate di lavoro senza intoppi e fermi macchina.
Tra i pregi il primo aspetto che tutti abbiamo notato è la silenziosità: non produce alcun rumore! Il secondo aspetto riguarda la taglia: il mulino a martelli è una macchina poco ingombrante, molto compatta ma in grado di processare ottimamente notevoli quantità di rottame. Ultima considerazione riguarda l'utilizzo: il personale si è abituato subito perché le logiche di funzionamento e il software di gestione e controllo sono efficaci e semplici.


Che visione avete per il futuro?
Per il futuro prevediamo di continuare ad investire. In questo senso stiamo già procedendo alla trattativa di un seconda linea di trattamento con Panizzolo Recycling Systems.
Non vogliamo limitare la nostra attività al recupero di rifiuti metallici ma vogliamo evolvere verso una trasformazione vera e propria del prodotto e poi, perché no, allestire un nuovo stabilimento di trattamento metalli.



Novità tecnologiche a Ecomondo 2022


Panizzolo presenterà presso il proprio stand a Ecomondo (Hall A3, Stand 76/75) numerose innovazioni tecnologiche che consentono alle aziende di massimizzare la produzione, ridurre i costi di esercizio e manutenzione e ottenere il pieno recupero delle materie prime secondarie.
Tra queste non possiamo non citare il:

IL LANCIO DI NUOVI MODELLI DI MULINI A MARTELLI
Ideati in ottica di massimizzare la resa dell'investimento del cliente, i nuovi mulini a martelli sono stati progettati seguendo tre principali linee guida: incremento della flessibilità, ottimizzazione dei tempi manutenzione e, sopprattutto, un singificativo incremento della produttività oraria senza incrementare il consumo energetico rispetto ai modelli precedenti.

IL POTENZIAMENTO TECNOLOGICO DELL'IMPIANTO DI RAFFINAZIONE PANIZZOLO
L'impianto di raffinazione Panizzolo è in grado di recuperare proficuamente anche le più piccole quantità di metallo, meccanicamente e con trattamenti completamente in linea.
I principali rifiuti trattati sono lanugine metallica mista, lanugine RAEE, lanugine d'auto, ritagli di circuiti elettronici, alucobond, cappucci in alluminio e rame deironizzato. Gli impianti di raffinazione di Panizzolo Recycling si distinguono per l'innovativo granulatore RAF-M e i mulini a martelli a turbina RAF-F. Questi sono caratterizzati da elementi brevettati che li rendono altamente efficienti e produttivi, in grado di trattare contemporaneamente rifiuti con polvere di acciaio, plastica, vetro e cemento.
Gli impianti di raffinazione Panizzolo, inoltre, sono studiati appositamente per un'usura uniforme dei singoli componenti, così da evitare rotture o cali improvvisi di produzione. L'utilizzo di fusioni speciali garantisce inoltre una maggiore durata di servizio di martelli e armature.
La logica del riciclo e le colate speciali, progettate in collaborazione con l'Università di Padova, consentono un'usura uniforme dei singoli componenti, garantendo una maggiore durata ed evitando cali di produzione improvvisi. Al termine del ciclo di trattamento vengono eliminati quasi tutti i sottoprodotti non commerciabili recuperando solo i granuli metallici puliti, classificabili come materia prima secondaria.
In occasione di Ecomondo 2022 Panizzolo presenterà importanti novità sull'impianto di raffinazione. Grazie alla costante attività di ricerca e sviluppo l'azienda ha perfezionato un nuovo modello di mulino a martelli raffinatore e upgrade tecnologici volti ad incrementare l'efficacia dei recupero dei metalli dell'impianto in ottica End-of-Waste.
A tal proposito sono in programma due presentazioni, sia in lingua italiana che in lingua inglese

LE TIME TABLE DELLE PRESENTAZIONI

Mercoledì 09 Novembre. Presentazioni in lingua italiana
ore 11.00 : La nuova gamma di mulini a martelli Panizzolo
ore 14.30:  Le novità dell'impianto di raffinazione Panizzolo

Giovedì 10 Novembre. Presentazioni in Lingua Inglese
ore 11.00: The new range of Panizzolo hammer mills
ore 14.30: The new features of Panizzolo refining plant


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