La nuova serie F di trituratori secondari M&J Recycling si compone di tre modelli: l'M&J F140, l'M&J F210 e il gigante M&J F320 che sarà presentato da O.R.S.I. ad Ecomondo
Quando si parla di combustibili alternativi come CDR/CSS il materiale e la macchina fanno la differenza. E a livello macchine non ci sono dubbi. La nuova serie F di trituratori secondari di M&J Recycling è praticamente adatta a tutte le frazioni con pezzature che variano da 10 mm a 100 mm e capacità fino a 30 ton/ora.
Tre sono i modelli:
• l'F140, il più piccolo, con rotore da ca. 1,5 m e power pack 200 kW per una produzione media che si attesta tra 8 - 10 ton/ora con griglia 50 mm;
• l'F210, di taglia media, con rotore da ca. 2 m e power pack 250 kW per una produzione tra 12 - 15 ton/ora con griglia 50 mm;
• l'F320, ossia il più grande, con rotore da ca. 3 m e doppio power pack da 200 kW per una produzione oltre 20 - 25 ton/ora con griglia 50 mm.
Proprio l'F320, un vero e proprio gigante, sarà presentato da O.R.S.I., suo importatore per l'Italia, in occasione di Ecomondo, la kermesse riminese dedicata alla transizione ecologica, all'economia circolare e rigenerativa.
Al di là delle ovvie differenze dovute alle tre diverse taglie, i trituratori secondari M&J Recycling presentano importanti punti fermi comuni: innanzitutto il focus sulla performance e sulla qualità del materiale in uscita. La serie F offre una tecnologia di taglio all'avanguardia e un rotore progettato in maniera intelligente, così da garantire una triturazione secondaria ad alta efficienza e con un output estremamente omogeneo e quindi di qualità, cosa che rende queste macchine particolarmente adatte alla produzione di combustibili alternativi come CDR/CSS.
Da non trascurare, poi, la minima manutenzione richiesta: la minor generazione di calore mette al riparo dall'eventuale fusione della plastica riducendo, se non eliminando del tutto, i conseguenti fermi produttivi. Sempre al fine di garantire ottime performance anche la manutenzione per così dire ordinaria, risulta rapida e semplice, grazie al facile accesso ai pezzi di ricambio e di usura, senza contare che il sistema di coltelli altamente efficiente non richiede praticamente alcuna manutenzione o regolazione visto che con pochi pulsanti è possibile programmare la macchina per i vari tipi di materiale ottimizzando così la capacità produttiva, per nulla a discapito dei consumi energetici visti i bassi costi energetici operativi in termini di kW/h.
Il fratello maggiore della nuova famiglia di trituratori secondari Serie F
Fra le novità che verranno presentate da O.R.S.I. ad Ecomondo, nello stand 172 - hall A1 ci sarà l'F320, il gigante fra i trituratori secondari della nuova Serie F di M&J Recycling. Una macchina per la grossa industria, con una capacità produttiva superiore a 20 ton/ora con griglie da 30 mm, frutto anche di una continua ricerca che ha portato alla sua creazione, riuscendolo a dotare di un rotore extra lungo.
I bassi costi di esercizio sono dovuti ad un design innovativo che richiede una manutenzione giornaliera minima. Una volta che i coltelli del rotore e i coltelli statici sono stati impostati nella configurazione iniziale, o dopo un cambio di portacoltelli, non richiede regolazioni di routine come altre macchine di brand concorrenti. La produzione è al tempo stesso flessibile (basta impostare la dimensione dell'output e regolare lo spintore) e stabile (per la qualità costante del materiale in uscita).
Una caratteristica unica della costruzione dell'M&J F320 è la posizione ben congegnata delle parti soggette a usura.
Il team di assistenza ha un rapido e facile accesso a tutto e può quindi sostituire le parti soggette a usura in modo estremamente veloce per evitare lunghe manutenzioni.
Da entrambi i lati si può accedere facilmente all'albero per la manutenzione e la pulizia, mentre i blocchi coltelli sono stati progettati per una facile sostituzione, in caso di necessità. Il tempo di manutenzione è ridotto fino a 2/3 rispetto ai principali competitor, offrendo una maggiore resa di produzione e significativi vantaggi in termini di costi di esercizio.