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O.R.S.I. ha presentato a Ifat il mix-on 2111 un miscelatore robusto e affidabile, ideale per gli impianti di compostaggio e digestione anaerobica


E' stato il miscelatore a pale MIX-ON 2111 il vero protagonista dello stand O.R.S.I. ad IFAT 2022. L'impatto visivo generato sui visitatori si è rivelato forte e significativo. Fin dal primo momento l'idea che ci si fa è quella di una macchina possente, prestante ed affidabile. E in questo caso si può proprio dire che la prima impressione sia davvero quella giusta. Robustezza, affidabilità e durata nel tempo sono infatti i principi guida seguiti dalla O.R.S.I. fin dalla fase di progettazione e concretizzati poi nella scelta dei materiali e della componentistica elettrica e meccanica da installare sui macchinari.


MIX-ON: UN ROTORE A FONDO vASCA E DUE COCLEE DI RINVIO
Il MIX-ON è dotato di un'ampia vasca di miscelazione al cui interno sono montati un rotore a pale asimmetriche nella parte inferiore e due coclee di rinvio controrotanti nella parte superiore. L'azione principale di miscelazione è esercitata dal rotore, il quale, oltre a miscelare, produce un duplice effetto sul materiale introdotto nella vasca: ne permette lo spostamento in avanti ma, allo stesso tempo, generando una spinta verso l'alto, riduce notevolmente la pressione esercitata sullo stesso e conseguentemente l'effetto spremitura. Il risultato che si ottiene è una miscela soffice e porosa, ottenuta con tempi di lavoro rapidi e con un consumo energetico ridotto. Si può sintetizzare dicendo che la miscelazione avviene tra le pale del rotore, prima ancora che all'interno della vasca. La presenza di lame montate sulle pale del rotore, permette infine di generare anche un'azione di taglio/strappo di eventuali parti più grossolane introdotte nella vasca.

La gamma standard dei MIX-ON si compone di quattro modelli, identificati in base alla volumetria della vasca di miscelazione, la quale può essere: 15 m3 (MIX-ON 159), 18 m3 (MIX-ON 189), 21 m3 (MIX-ON 2111) o 24 m3 (MIX-ON 2411). Le potenze elettriche installate variano in base ai modelli: 75 kW, 90 kW o 132 kW. Tutti i MIX-ON sono comunque dotati di soft starter, sistema in grado di fornire un'elevata potenza di spunto, così da poter avviare la macchina anche in caso di carico parziale. La trasmissione all'albero miscelatore è di tipo meccanico, con giunto elastico tra motore e riduttore, mentre la trasmissione alle coclee superiori avviene con rinvio tramite catene ad alta resistenza.

I MIX-ON sono ideali in impianti di compostaggio per la miscelazione della parte organica con lo strutturante triturato, oppure in impianti di digestione anaerobica per la fase di preparazione della miscela in entrata al digestore, o ancora per la fase di miscelazione del digestato con lo strutturante in uscita dal digestore. La lavorazione può avvenire sia a batch che in continuo. Una volta miscelato, il materiale viene poi scaricato sul nastro estrattore tramite l'apertura di una portella posta lateralmente alla vasca, a destra o a sinistra in base alle esigenze del cliente.

Il MIX-ON 2111 esposto ad IFAT ha riscontrato grande successo sia tra potenziali acquirenti italiani che visitatori europei grazie anche all'attenzione ai dettagli nell'equipaggiamento e alla scelta dei materiali utilizzati. Per quel che concerne i materiali, al fine di garantire una più lunga durata nel tempo, le parti a maggiore usura presenti nella vasca di carico, sono infatti realizzate in Hardox 450. Per quanto riguarda l'equipaggiamento, oltre a quanto già detto, i MIX-ON sono dotati di un impianto di lubrificazione centralizzata, che provvede a dosare il grasso ai cuscinetti degli organi in movimento ed a mantenerli sempre nel corretto stato funzionale. Questo sistema aumenta la durata dei vari componenti e riduce gli interventi di manutenzione ordinaria, oltre a prevenire rotture che potrebbero causare fermi impianto. Inoltre, in prossimità dei quattro punti di sostegno della macchina, sono presenti quattro celle di carico, per il rilevamento del peso del materiale introdotto nella vasca. Il dato, una volta rilevato, viene quindi trasferito alla pesa elettronica installata a bordo macchina (o in altra posizione) e letto su un display digitale.

Infine, dal punto di vista gestionale, le macchine sono dotate di un quadro elettrico a bordo macchina. Il programma di gestione della macchina è controllato da un PLC e vi è la possibilità di gestire importanti funzioni tra cui: apertura/chiusura portella di scarico, avvio/arresto nastro di scarico, start/stop, arresto d'emergenza. Inoltre, in base alle esigenze del cliente, è possibile anche equipaggiare i MIX-ON di un radiocomando per la gestione delle principali funzioni di lavoro anche a distanza.


I PARTNER O.R.S.I. AD IFAT


M&J


M&J ha presentato il nuovo trituratore primario P250. Nato dall'esperienza maturata da più di vent'anni a questa parte sul WR4000, il nuovo P250 condensa in sé l'affidabilità e la potenza del WR4000 ma si contraddistingue per la nuova struttura modulare brevettata e per la possibilità di essere fornito, oltre che come di consueto con power pack idraulico, anche con motore elettrico. La combinazione di questi due nuovi aspetti comporta un notevole risparmio in termini di tempo e denaro in fase di lavoro e manutenzione. Nel caso di trituratore elettrico notevole è anche la riduzione delle emissioni sonore.

WESTERIA

Westeria si è presentata ad IFAT con due importanti novità:  DiscSpreader® automove e AirLift® move. Il primo nasce da uno studio, sviluppato insieme all'università di Colonia, che ha portato ad un livello superiore il "tradizionale" e già brevettato sistema DiscSpreader®. Grazie all'intelligenza artificiale, il macchinario è infatti in grado di reagire in modo automatico alle variazioni del flusso di materiale. Una videocamera rileva e "valuta" la distribuzione del materiale sul nastro e l'intelligenza artificiale seleziona conseguentemente l'allineamento ottimale dei dischi. In questo modo si ottiene una costante uniformità nella distribuzione del materiale, evitando di dover intervenire manualmente sui dischi al variare del flusso di materiale. AirLift® move è invece un separatore ad aria studiato principalmente per far fronte alle richieste provenienti dagli impianti di compostaggio. Si affianca al già noto AirLift fisso e, come quest'ultimo, si compone principalmente di tre elementi che, nel loro insieme, possono separare materiali 2D leggeri (film plastico, etichette, carta...) dal resto dei componenti: un nastro trasportatore ad alta velocità, l'unità di separazione aspirante e la rotocella completa di ventole di aspirazione. Con questo macchinario è possibile separare la frazione ultraleggera anche da un flusso di materiale con densità specifica simile e ridurre notevolmente i piccoli frammenti di film plastico nel compost e nei sovvalli. AirLIft move è disponibile sia in versione scarrabile che su telaio con ruote.

SMICON

SMICON ha presentato la nuova pressa spremitrice SMIMO80: ideale per il depackaging e per la separazione della parte organica dalla plastica. La prima viene spremuta e fuoriesce al di sotto della macchina sotto forma di "sugo", mentre le plastiche fuoriescono separatamente e ormai ripulite in gran parte dall'organico. Con una capacità di 10 m3/ora e una struttura compatta ed accessibile su tutti i lati per manutenzione, la pressa spremitrice SMIMO80 è ad oggi una delle più innovative sul mercato e si affianca alle già affermate "sorelle" SMIMO 120 (con capacità fino a 35 m3/ora) e SMIMO 160 (con capacità fino a 45 m3/ora). La macchina può lavorare con e senza l'aggiunta di liquido e al variare del materiale possono essere utilizzate diverse griglie con varie forature.


SPALECK

SPALECK ha esposto ad IFAT il vaglio vibrante a doppio piano SZWS 1550x5200 FS, una macchina compatta a tre frazioni, con un sistema a cascata ideale per la vagliatura di molteplici tipi di materiale. Il piano superiore si compone di "cassetti" in acciaio con fori che, in base al materiale da trattare, possono avere forma tonda, quadrata, a mezza luna o rettangolare ed essere di diversa grandezza. Il piano inferiore è invece costituito da speciali pannelli in poliuretano fissati con un particolare sistema ad incasso, che non prevede alcun utilizzo di bulloneria. Molto funzionale è anche il sistema di copertura fisso o "vibrante", che permette in ogni caso una notevole riduzione della dispersione di polveri e microparticelle di materiale.


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